mercoledì 29 dicembre 2010

Biscotti speziati al cioccolato.

Quest'anno ho partecipato allo swap natalizio della muccasbronza, ci ho pensato su una settimana buona, primo perchè so come e quanto lavoro ho da novembre a gennaio e secondo perchè non sapevo se sarei stata all'altezza.

E' stata veramente dura, tanto che non sono riuscita a onorare l'impegno di spedire i pacchi entro il 10 di dicembre ma, haimè l'ho fatto il 15, con conseguente ritardo nella consegna alle mie due compagne Serena e Barbara.

Devo dire però che è una bella scoperta lo swap...l'idea di regalare qualcosa a qualcuno che non si conosce è un bello stimolo, mi ha fatto apprezzare nuovamente la gioia del Natale. Ne parlavo giusto l'altra sera con una cara amica che alla prossima occasione vuole essere coinvolta...è meraviglioso riscoprirsi generosi e disponibili verso persone quasi sconosciute, davvero una bella sensazione, la fortuna ha giocato una gran bella partita perchè ho "conosciuto" due persone molto diverse tra loro ma davvero rincuoranti, aggettivo strano? Direi di no, mi rendo conto di quanto sia difficile conoscere persone interessanti con un anima e un cervello, ecco io ne ho trovate due in un sol botto! Questo mi aiuta a pensare che il mondo è migliore di come me lo immagino a volte.

Ovviamente questo swap è stato un pretesto per fare biscotti provandone di nuovi...poverette glicemia a mille con me!!!

Amo profondamente i gingerbread, li amo perchè l'accostamento chiodi di garofano e zenzero sono per me guduriosi, finalmente ho potuto usare lo stampino regalatomi da Elena, ho fatto tanti Gingy (chi mi conosce sa che ho anche le orecche da Shrek...a volte mi dicono che non sono tanto seria) però soprassediamo su i gingerbread classici, quest'anno ho provato questa meraviglia, già perchè se amo le spezie vogliamo parlare della mia passione per il cioccolato???No forse non è il caso, sarebbe noioso!

Quindi vi racconto di quanto sono buoni questi?Ma no mi sento magnanima e vi scrivo anche la ricetta :o).


Ingredienti:
225 g di farina "00";
2 cucchiaini di zenzero in polvere;
1 cucchiaino di cannella in polvere;
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano;
1/4 di cucchaino di noce moscata;
2 cucchiai di cacao amaro;
125 g di burro;
100g di zucchero di canna;
1 uovo;
1 cucchiaino di bicarbonato;
200g di cioccolato fondente;
50 g di zucchero semolato;
sale.Ok la lista è lunghissima ma la preparazione è davvero semplice.
Setacciare insieme la farina, con il cacao e le spezie.
Unire al burro morbido lo zucchero di canna e l'uovo.
Far sciogliere in due cucchaini di acqua bollente il bicarbonato.
Spezzettare il cioccolato, io ho fatto dei riccioli.
Unire il composto secco di farina con quello del burro, aggiungere il bicarbonato e il cioccolato in pezzi/scaglie.
Formare la palla e metterla in frigo per un paio d'ore (l'ideale è fare l'impasto la sera prima).
Ed ora palliamo, già, quando il composto sarà freddo, fare delle palline di due cm circa, io ho versato in un piatto lo zucchero semolato e ci ho tuffato sopra le palline (lavorandole si scaldano e lo zucchero si attacca meglio) le ho disposte sulla leccarda a un 4/5 cm di distanza l'una dall'altra. Mettere in frigo per 20 minuti (bisognerebbe farlo sempre per stabilizzare il composto) e poi infornare a 180°C per 12 minuti, l'indice della corretta cottura sono le crepe che si formeranno, caldi sono una droga, freddi non so...non ci sono arrivati nel mio caso.

Visto che questo sarà il mio ultimo post per quest'anno vi auguro un sereno e proficuo 2011 ricco di gioia e prosperità.
Ringrazio quelle splendide persone che in questi sette mesi di blog mi hanno sostenuta, chissà se questa neo cuoca possa mai diventare brava a cucinare!!!
Un abbraccio a tutti.

Se hai qualche dubbio leggi qui.

martedì 21 dicembre 2010

150° Olio Sasso.

Uhhhh sponsorizzo olio ora???

No vi assicuro che non è così, ora vi spiego:

oggi mi è arrivata una mail da parte dello staff dell’olio Sasso, beh l’ho trovata interessante, non so se riuscirò a partecipare con un mio scatto ma sono contenta di poter divulgare questa bella iniziativa.

Buongiorno Lia,

sono Chiara di Viralbeat e mi occupo di marketing online, piacere.

Stiamo lavorando per Sasso www.oliosasso.it che in occasione del suo 150° compleanno ha ideato un progetto che mi auguro possa interessarti.

Con le attività di comunicazione per il suo olio d’oliva, Sasso, ha sempre cercato di mantenere un forte legame con le arti visive, l’originalità, l’ironia, la creatività. In linea con il suo stile, per il suo 150°anniversario, ha ideato un progetto dedicato ad una forma d’arte moderna e molto vicina alle persone: la fotografia.

Da qui nasce 150 Primavere con Sasso, il cui punto di partenza è una mostra fotografica itinerante che ha portato nelle piazze italiane le immagini della primavera e i suoi valori di gioia, risveglio e leggerezza, da sempre il linea con i valori di Sasso.

La mostra itinerante è terminata, ma continua on line sul minisito dedicato all’iniziativa www.150primavere.it e ciascuno, con i propri scatti, può contribuire alla creazione della galleria fotografica caricando le proprie immagini sul canale dedicato su Flickr http://www.flickr.com/groups/150primavere/.

La fotografia deve racchiudere la propria, personale interpretazione della primavera: leggerezza, benessere, gioia, bellezza, risveglio dei sensi!
Può essere una immagine già scattata o un nuovo scatto.

Caricando le proprie fotografie entro il 28 febbraio 2011, si ha la possibilità di prendere parte ad una selezione speciale: una giuria esperta, presieduta dall’agenzia Contrasto, selezionerà, infatti, le foto più belle che andranno a personalizzare l’edizione limitata della storica latta di Olio
di Oliva Sasso
.

Un’opportunità per dimostrare il proprio talento e, magari, per avviare una nuova avventura nel mondo della fotografia.

Spero che la notizia possa interessarti e ti sarei grata se ne scrivessi sul tuo blog per far conoscere questa iniziativa anche ai tuoi lettori.

Sono a tua completa disposizione per altre informazioni e resto in attesa di un tuo cortese riscontro.

Cordiali saluti,

Chiara

Chiara Puglia
Seeding Manager
Phone: 089 2148572 begin_of_the_skype_highlighting   089 2148572 end_of_the_skype_highlighting
Skipe: Chiara Puglia
Viralbeat
Corso Umberto I, 158
84013 Cava de' Tirreni - Salerno (Italy)
www.viralbeat.com

domenica 19 dicembre 2010

Torta di castagne del rifugio del Freo , Apuane.

Quando si dice unire l’utile al dilettevole…da bimba mi portavano in montagna perchè era l’unico modo per vedermi mangiare, devo dire che sono passati tanti anni da allora, ma non è cambiato molto, nel senso che la montagna mi riporta alla tranquillità e mi permette di mangiare e…mangio qualsiasi cosa, in pratica ogni due ore di cammino devo nutrirmi , praticamente un tritatutto!
Questa ricetta l’ho avuta da Manù la mia spacciatrice di ricette ormai…me ne mancano ancora un paio e poi mi dovrà rifornire nuovamente ;o). 
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Ingredienti:
4 uova
300 g di farina di castagne setacciata
5 cucchiai di olio di oliva
10 cucchiai di latte
2 cucchiai di zucchero (da aggiustare a seconda della dolcezza della farina)
1 bustina di lievito
1 buccia di arancia grattugiata

Sbattere bene il tuorlo con lo zucchero.
Aggiungere poi la farina con lo lievito, aggiungere l’olio e il latte, io ho aggiunto un po’ d’olio perchè la farina era molto secca.
Montare a neve gli albumi con una goccia di limone e aggiungerli al composto facendo attenzione a non smontare tutto.
Accendere il forno a 180°C e infornare per 40 minuti, usare il forno statico non ventilato.

mercoledì 15 dicembre 2010

Casetta dei Pulledrari, Appennino Pistoiese.

In questo momento sto scaricando le foto da pubblicare su Picasa, ne ho fatte 80...mi stupisco, sembro proprio una giapponese, alla fine ero sempre l'ultima alla ricerca dello scatto migliore, purtroppo non siamo stati fortunatissimi per quanto riguarda le condizioni meteo, fatemi dire che faceva un freddo pitone, con cappello e cappuccio della giacca antivento l'aria ti ghiacciava le idee da in testa!
La meta era il Monte Gennaio ma ci siamo trovati una soletta di ghiaccio vetrato che avremmo potuto attraversare solo con i ramponi, ma doveva essere una gita e non un rischio, per cui abbiamo giracchiato per i monti alla ricerca di un bel posto dove...mangiare!
A questo giro non son riuscita a trovare un solo animale da fotografare ma, lo spettacolo della galaverna mi ha appagato abbastanza. A questo punto sabato spero nel meteo e nella neve perchè non vedo l'ora di usare le "palette" (una sorta di bob con solo la maniglia davanti).
Vi lascio qualche foto del posto, magari, chissà potreste andarci anche voi una volta o l'altra.
Ecco questa era un'area merenderos, ops pic nic... ma noi non abbiamo mangiato qui, abbiamo pappato in un rifugio tenuto aperto dai volontari del C.A.I..
Vi presento il monte Gennaio.
Uno scorcio splendido.
Beh la giornata è finita seduti in un ristorantino a mangiare i Necci (crepes di farina di castagne ripiene di ricotta) cioccolata calda con panna e vin brulè...il bello della montagna è l'appetito no?

Non vorrei che pensaste che sono una freddolosa incallita, guardate qui che roba:

Questa è l'indicatore del ns sentiero, "00" come la farina...
Un boschetto poco lontano...
Particolare, questa è galaverna!
Buona serata, al prossimo giro.

giovedì 9 dicembre 2010

Ocean pie...ossia pasticcio di pesce.


Il mio compagno mi dice sempre che la mia cucina gli piace (anche perchè se no farebbe dieta!!!) perchè è semplice e prevede l’uso del pesce, è vero, non amo la carne, mi nausea l’odore da cruda, che ci devo fare? Così ripiego sul pesce e se c’è una cosa che adoro a Natale è il salmone, me lo potrei mangiare in tutte le salse, secondo me in un’altra vita ero un orso e pescavo pesci con la padella…eheheh non so se vi ricordate quella pubblicità, io l’ho trovata geniale da subito.
Questo piatto l’ho mangiato per la prima volta a casa di mia sorella, l’ho adorato subito, è banalmente un pasticcio di pesce con patate, ma è talmente banale che anche una neofita come me lo può fare perchè alla fine non bisogna sfilettare nulla e non bisogna avere chissà che manualità. Spero di riuscire a rifarlo a Natale…pare che alla Cuoca suprema non dispiaccia se cucino qualcosa…a Natale diventiamo tutti più buoni è proprio vero!

ocean pie
Ritornando alla ricettina è per 4 persone e prevede , tra parentesi metto la ricetta originale:
180 g di merluzzo, senza pelle (500g);
500g di salmone , senza pelle(225gg);
425 g di latte;
1 foglia di alloro;
1 kg di patate lesse;
55g di gamberetti sgusciati;
4 cucchiai di farina “00”;
(2 o 4 cucchiai di vino bianco);
1 cucchiaino di semi di finocchio tritati (1 cucchiaino di aneto fresco);
2 cucchiai di capperi sgocciolati;
sale e pepe.
Mettere il pesce in una casseruola e aggiungere il latte, non sfilettate nulla, mettetelo così come lo avete, aggiungere la foglia di alloro, il sale e il pepe, cuocere a fuoco lento per 10 -15 minuti.
Intanto lessare le patate e passarle col passaverdura.
Scolate il pesce e filtrate il liquido di cottura. A questo punto sfilettare il pesce e ridurlo a pezzetti, metterlo in una pirofila (io ne ho usate 4 individuali) insieme ai gamberetti (scongelateli se li avevate congelati).
Prendere metà del burro e scioglietelo, tostare la farina per 1 o 2 minuti, unite il latte (e il vino) e portare a ebollizione, mescolare con una frusta aiuta ad amalgamare meglio il composto.
Unire i capperi e il finocchio, salare e pepare sino a che non si addensa, io ho aspettato che avesse la stessa consistenza dello yogurt.
Unire ora il burro fuso rimanente alle patate schiacciate, salare e pepare e lavorare per qualche minuto, riempire un a sac a poche con il composto di patate.
A questo punto unire il composto liquido di capperi, farina e latte, sopra al pesce, pareggiare per quanto sia possibile.Aggiungere con la sac a poche il composto di patate sopra.
Infornare per 25 min a 200°C.
Io ho trovato eccessivi i due cucchiaini di capperi, la prossima volta ne metterò una decina al massimo.

giovedì 2 dicembre 2010

Monte Forato, Apuane.

Ecco qui il retro della medaglia, sì, decisi di aprire il blog per ricominciare a parlare un po’, in questi anni mi sento un po’ riccio, chiusa nel mio mondo con tanti aculei per evitare di rimanere fregata dall’ennesimo rapporto umano, quindi quando decisi di aprirne uno tutto mio mi si presentò un problemuccio…che nome?
Già perché nella precedente formazione del blog non potevo esprimere tutta la mia persona, ogni post doveva essere pertinente alla cucina e non voglio dire altro, per cui nel momento in cui ho cominciato il mio cammino da sola ho pensato che il blog era mio, me lo gestivo come meglio credevo e basta, mettendoci tutto quello che mi pareva…ummm però mi son fermata al mio libro personale di cucina, un po’ perché son sempre stata una scarpa a far le foto e un po’ per altri motivi (se ci penso non mi vengono neppure in mente). In ogni caso all’atto di scegliere il nome del blog ho voluto mettere insieme le mie due passioni, la montagna e la golosità, da qui montagne di biscotti.
Quindi inserisco anche il mio primo post sulla montagna e incomincio dalla Toscana  e dalla neve, è stata una bellissima giornata,anzi un bellissimo week end insieme a un’altra coppia i Manu al quadrato…beh lei si chiama Manuela e lui Manuel che vi aspettavate???
Fino a un otto anni fa non avevo idea di dove fossero le Alpi Apuane, poi mi sono ritrovata a studiarle e a viverle , la cosa che fondamentalmente colpisce l’occhio è che dalla montagna vedi il mare, in Piemonte dalla montagna puoi vedere quante altre montagne  o un ghiacciaio, ma mai il mare, per cui per me il fascino di queste montagne è questo particolare.
E da qui le foto:
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Non siamo arrivati in vetta perché era pericoloso, già perché per arrivarci avremmo dovuto percorrere quel ponte, coperto di neve e, sebbene non si capisca, il ponte è abbastanza stretto, per cui abbiamo evitato per precauzione, ci torneremo al disgelo!
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Laggiù lo vedete il mare?
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E poi…i cavalli selvatici e chi li aveva mai visti?Meravigliosi equini soli, pacifici in cerca di qualcosa di buono da sgranocchiare.

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Rilancio con ben tre caprioli a poca distanza dai cavalli.
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Il Nona a sinistra, il Procinto (il panettone in mezzo)e  i Bimbi (gli speroni a destra) ??E poi…
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caprette!!!questa era adorabile, non si muoveva!!!
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Al contrario di quest’ultima, non so se si era bevuta una boccetta di Prozac, ma non è stata ferma un istante, si è presa coccole da tutti, ma non ha un musetto simpaticissimo??
Ecco qui, la ns scampagnata è finita in un bar con cappuccio e pasticcino…che piacere andare in montagna!

martedì 30 novembre 2010

Taboulè patate e gamberetti.

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Non sono scappata dal blog, anzi…io vorrei produrre qualcosa da pubblicare ma nelle ultime tre settimane sono a casa giusto per dormire.
Però sono felice, felicissima, quest’anno per la prima volta, ho partecipato allo swap, io amo pensare ai regali, parto sempre con largo anticipo, poi ovviamente arrivo all’ultimo all’acquisto, ma questo è solo un piccolo particolare, beh quest’anno ho deciso di partecipare , una cosa totalmente nuova per me, mi hanno abbinata a due bloggers, Serena e Barbara. Per ora siamo in una fase conoscitiva, ma devo ammettere che è davvero divertente carpire notizie su una persona del quale fino a una settimana fa si ignorava l’esistenza ed è bello sapere cosa si immaginano leggendomi, davvero una bella sensazione. Presto comincerò a pensare a come spedire questi pacchi, insomma proprio la parte logistica, l’imballaggio interno, insomma è tutto molto costruttivo.
Così mentre penso a cosa, e come mettere le cose che voglio spedire, sbircio i loro blog…mi sento come la Signora in giallo, modello Signora di Babbo Natale.
Quello che presento ora non è certo un piatto tipicamente natalizio, anzi, direi più estivo, ma quando ho fame io devo mangiare, subito intendo, non posso aspettare, se no poi mi passa e ciao!
Così il taboulè è diventato un piatto comune in casa ns, quest’estate in Corsica ne ho comprato di tutti i tipi, ai cinque cereali, alla segale, insomma tutto quello che era strano l’ho preso, questo era un rimasuglio normale…
Quindi riepiloghiamo, fame, fame, fame = cibo immediatamente = taboulè, tutto chiaro?
Per questo piatto mi son serviti;
160g di cous cous (se vogliamo essere precisi ci si mangiava in tre);
2 patate piccole;
gamberetti (io abbondo sempre,mi piacciono da matti);
zenzero in polvere;
1/2 limone;
prezzemolo.
Visto che avevo fame fame ho fatto così, ho sbucciato le patate e le ho tagliate a tocchetti piccoli piccoli, li ho immersi nell’acqua e ho portato a ebollizione con due dita di acqua.
Ho preso i gamberetti congelati e li ho immersi in acqua fredda, con un po’ di bicarbonato, li ho cotti.Scolati e aggiunti nella prima padella con le patate a tocchetti, ho unito tutto il cous cous e spento il fuoco.
Ho aggiunto nella padella il succo di mezzo limone, una punta di cucchiaino di zenzero in polvere, ho lasciato riposare per un cinque minuti al massimo.
Impiattato e guarnito con un po’ di prezzemolo, tritato fine.

martedì 16 novembre 2010

Muffins feta e spinaci.

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E di nuovo muffins?Si di nuovo muffins, cosa c’è di meglio di un antipasto che si prepara in mezz’ora? Per me è una manna dal cielo!
Devo dire che alla fine li ha mangiati tutti il mio compagno per la pausa pranzo al lavoro, lui è il tritura muffins professionista, la fortuna è che adora quelli salati e non quelli dolci, così io posso ingozzarmi con i secondi…sono golosa, molto golosa, anzi presto ricomincerò a farli, ho un paio di ricettine interessanti da provare, casomai se non ce la faccio più a mangiarli li metto in freezer.
E’ già  paio di volte in cui resisto alla tentazione di comprarmi il libro sui cupcakes, credo che qualcuno in casa mi ammazzerebbe…comincio ad avere l’esclusiva della libreria…ma ora che ho anche la scusa del contest...

Va beh va, procediamo con gli ingredienti per 12 muffins:
250g di spinaci congelati;
350 g di farina ;
3 cucchiaini di lievito in polvere;
2 uova;
olio q.b.;
2 cucchiai di yogurt;
200 g di feta;
1/2 cucchiaino di sale.
Non so se è stato un errore o meno, ma io la feta non l’ho tagliata a cubetti, l’ho sbriciolata con i rebbi della forchetta, per cui nell’impasto non si vedeva il formaggio ma se ne sentiva il gusto.
Come al solito bisogna mescolare gli ingredienti secchi in una terrina e quelli solidi dall’altra. unirli mescolando il meno possibile e infornare a forno già caldo a 200°C per 15 minuti, dopodiché abbassare a 170°C e proseguire per altri 15 minuti.
Far raffreddare sulla gratella e servire.

sabato 13 novembre 2010

Biscotti zenzero e limone.

Questo è mio primo Natale con il blog, il che significa che finalmente avrò tutte le ricette di biscotti finalmente in ordine da qualche parte! Già perché con mia sorella qualche anno fa è cominciata la tradizione di fare biscotti per tutto il parentame, avendo parecchi zii e zie lontani è stato un pensiero carino per allietarli con la nostra “presenza”, quest’anno su sette zii ne avremo ben quattro presenti e non so se io e mia sorella ci riuniremo lo stesso, anche perché vi posso assicurare che biscottare per cinque, sei ore di fila dopo aver lavorato è veramente faticoso, oltretutto sia lei sia io siamo in un periodo lavorativo abbastanza pesante per cui, non so, per ora non ne abbiamo ancora parlato, nel caso qualche foto la scatterò sicuramente .
Questi sono in assoluto i biscotti preferiti di Nicola, è in grado di mangiarsene una ventina senza accorgersene, io glieli faccio sempre volentieri avendo sempre dello zenzero in polvere in casa, questa volta avevo un po’  fretta e non ho curato molto la forma ma devo dire che son venuti ottimi.
Faccio presente che io son tonta, e parecchio anche, normalmente le mie ricette di biscotti non hanno mai una dose uguale ad esempio l’impasto dei biscotti ovis è minimo, questo è abbastanza e quello dei biscotti di castagne è troppo per non portarli ai vicini di quartiere.
Io per ovviare a questo problema congelo gli impasti e per esperienza so che il sapore non cambia, bisogna solo avere l’accortezza di toglierli dal freezer la sera prima per farli il giorno dopo. In un libro di biscotti poi, ho letto che sarebbe meglio, ai fini del risparmio energetico, attaccare il forno una sola volta per cuocere più impasti…questo è il motivo per cui quando faccio biscotti ci perdo un pomeriggio intero…

Ed ora gli ingredienti per almeno 3 leccarde di biscotti:

300 g di farina “00”;
150 g di zucchero;
100 g di burro;
1 uovo;
il succo e la scorza di un limone biologico;
2 cucchiaini abbondanti di zenzero in polvere;
1 cucchiaino di lievito;
1 pizzico di sale.
Mescolare lo zucchero all’uovo, aggiungere la scorza di limone grattugiata, Aggiungere quindi la farina, lo zenzero, il burro (in pezzi) e il lievito.
Per ultimo aggiungere il succo di limone e comporre la palla dell’impasto, lasciarla riposare in frigo una mezz’oretta.
Formare dei biscotti di 5/6 mm di spessore e infornare a 180°c per 15 minuti con forno statico (così non saranno sbruciacchiati da nessuna parte, cosa che con il forno ventilato accade per cui, o usate il ventilato e al settimo minuto ruotate la leccarda o usate il forno statico).
Volendo per colorare un po’ il biscotto potete usare un tuorlo d’uovo, sbatterlo e passare sopra ai biscotti con un pennello da cucina, resteranno lucidi.

Se hai qualche dubbio leggi qui.

giovedì 11 novembre 2010

Vellutata di castagne.

Questa è stata proprio un’ottima idea, appena raccolte le castagne sono un alimento al quale non riesco a  dire di no, cercavo nel web una zuppetta e toh ne ho trovata una simile, l’ho rimaneggiata, togliendo e inserendo ingredienti ed è venuta questa vellutata, semplice e buona.

vellutata

Ingredienti per 4 persone (io come al solito abbondo, le altre due porzioni sono in freezer):
400 g di castagne bollite, col finocchio!;
200 g di patate lesse;
1 porro grande;
olio e.vo.;
brodo vegetale 1.7l;
pepe.
Per i crostini:
2 fette di pane;
olio e rosmarino.
Il più in questa ricetta è non mangiare le castagne bollite, io me ne sono concessa solo una.
Tagliare il porro a rondelle e farlo appassire con un po’ d’olio nella pentola nel quale andrete a cuocere la vellutata, una volta cotto aggiungere tutto il brodo e poi le castagne e le patate, fare cuocere per una mezz’ora, lasciar riposare e passare al mixer,aggiustare di sale e pepare.
Riscaldare prima di servire e aggiungere un filo d’olio.
Per i crostini tagliare due fette di pane e scaldare un filo d’olio in padella, aggiungere il pane e i rosmarino, saltare un momento e aggiungere alla zuppa.
E’ un piatto unico, magari mangerete un frutto, è molto nutriente.

martedì 9 novembre 2010

Idee per natale.

Ok, lo so è presto, ma io comincio sempre con largo anticipo, normalmente ad ottobre, anche perchè poi so come arriverò alla vigilia, devastata dal lavoro e con zero tempo per godermi lo spirito natalizio, per cui credo che a breve comincerò ad addobbare casa. Non è da molto che amo il Natala, per la precisione è da quando abbiamo messo su casa, avere uno spazio in cui puoi decidere tutto tu, senza che i tuoi genitori ci mettano il becco è per me (ed anche per il mio compagno) una bella soddisfazione, la ns casa è sempre aperta agli amici e penso sia una casa calda e accogliente, almeno questo è quello che abbiam provato a fare noi.
Il Natale è per casa ns una festa in cui anche lei viene messa in ghingheri, l'abbiamo avuta pochi giorni prima di Natale e , nonostante, fosse priva di mobili l'albero e gli addobbi entrarono prepotentemente, ora è un po' meglio, la cosa bella è che per ogni Natale dobbiamo spostare l'albero perchè al suo posto è spuntato un mobile!
In ogni caso non vedo l'ora di appendere gli addobbi per casa, colorandola e abbellendola, sentire il profumo di cannella, anice e arancia in casa, ahhh che meraviglia.
Beh ora vengo al succo del discorso, una cara amica mi ha fatto conoscere loro ,nel catalogo ci sono prodotti meravigliosi che non costano un'eresia...spero di avervi dato un'idea natalizia solidale ma comunque di effetto, come questo ad esempio.
Buona giornata!

lunedì 8 novembre 2010

Muffins mela e cannella.



Questi muffins li ho preparati qualche tempo fa...c'era ancora il sole!

Sono finiti in  un battibaleno, li ho mangiati anch'io, il che è straordinario non piacendomi la mela nei dolci, qui però era veramente buona, sarà che era stata raccolta da una settimana appena, non so.

In ogni caso tra poco ci saranno le renette e forse mi convincerò a preparare qualcosa di sfizioso con quelle.

L'altro giorno mi hanno fatto conoscere il caco mela, oddio se non lo avete mai mangiato val la pena, è meno dolce del caco e ha la consistenza della mela, per cui si mangia a morsi, potrei provare a fare dei muffins...mi sa che sperimenterò, su me stessa perchè per due settimane nessuno potrà mangiare i miei esperimenti, per cui la mia cucina si fermerà un po', purtroppo.

In ogni caso questa ricetta entra a merito nel blog, ossia nel mio ricettario con un bell'otto.


Ingredienti per 6 muffins (stampo in silicone);

100 g di farina "00";

8 g di lievito;

2 g di cannella in polvere;

2 cucchiai di yogurt naturale;

1uovo intero;

1 mela;

1 tazza di latte (diciamo un bicchiere);

2 cucchiai di zucchero.


Tagliare a cubetti la mela.

Mescolare gli ingredienti secchi e quelli umidi in due terrine diverse.

Accendere il forno a 200°C statico (normalmente la mela tende a inumidire il composto in cui viene inserito).

Unire i composti insieme mescolando il  meno possibile, il composto finale deve risultare della stessa consistenza dello yogurt, nè troppo liquido nè troppo solido.

Infornare a 200°C per 5 minuti e poi abbassare a 180°C per 15/20 minuti a secondo della doratura.


Nota:

spesso aggiungo lo zucchero sopra i dolci, una gustosa aggiunta potrebbe essere un paio di cucchiaini di zucchero mescolati alla cannella, da spargere i muffins ancora da infornare.

sabato 6 novembre 2010

Si correeeeeeee!




Il testimone me l'ha passato Ornella , e una volta avuto bisogna correreeeeee, per cui bisogna seguire le regole:

A - Creare un post inserendo il logo della staffetta

B - Postare e rispondere alle 8 domande indicate qui di seguito.

Ok, comincio a correre:

1. quando da piccoli vi veniva chiesto cosa volevate fare da grandi, cosa rispondevate?
Ai tempi mi sarebbe piaciuto o fare il politico ambientalista o l'etologa...già allora ero strana.
2. quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Penso di aver visto  la serie completa di Candy Candy almeno due volte, Spank, i Puffi e Heidi, la mia preferita.
3. quali erano i vostri giochi preferiti?
In estate ogni cosa che si potesse far fuori, normalmente calcio, ero una gran portiera!
In inverno Barbie e Lego.
4. quale e' stato il vostro più bel compleanno e perchè?
Nè da piccola nè da grande son mai stata festeggiata e nemmeno mi interessa, quel che conta è la torta.
5. quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
Vorrei andare in Canada e in Australia, e poi quando avrò il coraggio vorrei fare un giro in parapendio.
6. quale e' stata la vostra prima passione sportiva o non?
In assoluto il pattinaggio su rotelle.

7. quale e' stato il vostro primo idolo musicale?
Madonna, quando uscì Like a Virgin mia sorella mi ha fatto imparare tutti i testi a memoria.
8. quale e' stata la cosa piu' bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesu' Bambino, Santa Lucia?
Non ricordo assolutamente, forse non l'ho ancora ricevuta o forse ho già abbastanza così.

E ora passo il testimone alla Zu...su su che son curiosa!


giovedì 4 novembre 2010

Crepes grano saraceno, gorgo, noci e spinaci.




Sì è proprio ora che posti questa bontà, beh posso dirlo, è stato il piatto forte della cena, ho un'amica di vecchia data, credo di averla conosciuta più o meno a nove anni a SCOUT, ohh già ne facevo parte, ne ho fatto orgogliosamente parte per un discreto periodo in cui ho imparato a rispettare gli altri (forse un po' troppo) a rispettare la natura e divertirmi con poco, queste sono senz'altro le tre caratteristiche che hanno segnato la mia infanzia. Ho poi lasciato il gruppo e con lui parecchi amici, ho tenuto pochissimi rapporti, tra cui quello con lei Erika un personaggio, davvero, vulcanica, imperiosa, disponibile e di parola.
Ovviamente per questa cena non potevo dire "stop lì, sorridete che vi faccio la foto al...piatto per il mio blog!" così la foto l'ho fatta nello stampo, vi posso dire che son piaciute, il suo compagno, come me d'altronde, non gradiva il gorgonzola, ma cotto...ha tutto un altro sapore e una l'ha mangiata anche lui, gran soddisfazione.
La verità è che normalmente io le crepes le faccio e poi, nauseata dall'odore, non le mangio, sono folle ma ormai è chiaro a tutti no?
Beh anche qui ho scoperto l'ennesimo barbatrucco, il rum toglie l'odore di uovo, quindi adesso crepes vi mangio eheheheh.
Come ben è noto, ho ancora della farina di grano saraceno in casa, per cui cerca che ti cerca ho trovato delle fantastiche ricette, peccato mi mancassero gli ingredienti giusti per farle, io ho sostituito il bitto con il gorgonzola e gli spinaci selvatici con gli spinaci congelati, ma sono sottigliezze no???

Ingredienti per 4 persone:
Crepes, circa 12:
75 g di farina bianca;
75 g di farina di grano saraceno;
2 uova;
200 g di  latte,
un bicchierino di rum;
sale.

Besciamella:
200 g di gorgonzola;
150 g di latte;
50g di panna;
1 cucchiaio di farina 00;
sale.

Farcia:
200 g di spinaci (congelati);
1 tazzina di gherigli di noce, circa 15 noci;
prezzemolo per decorare.

Procedimento per le crepes:
unire le due farine,aggiungerle il latte e le uova, mescolando con una frusta per evitare i grumi, come al solito la parte liquida del composto può essere aumentata a secondo dell'umidità delle farine stesse, la giusta consistenza è quella dello yogurt, aggiungere anche il rum  e un pizzico di sale. Lasciar riposare almeno mezz'ora con un panno sopra.
Se si cuociono in una padella antiaderente non vi è necessità di mettere burro...il che non è poco vero?
Mentre cuocete le crepes, scongelate gli spinaci , il tempo è denaro e se non è denaro manca sempre!

Procedimento per la besciamella:
mettere in una cesseruola il latte e tagliare a tocchetti il gorgonzola già morbido, aggiungerlo quando il latte sarà caldo. Aggiungere la panna e mescolare con una frusta, aggiungere la farina, mescolando fino a portare il composto a ebollizione, spegnere e lasciar raffreddare.

Comporre le singole crepes, mettere all'interno un po' di spinaci, noci e besciamella, chiudere e porre in uno stampo da forno, continuare sino alla fine delle crepes, versare la besciamella in surplus sopra, infornare a forno caldo (180°C) per dieci minuti.
Sfornare e guarnire con la graniglia di noci rimasta e il prezzemolo.
Con questa ricetta partecipo alla mia raccolta sul grano saraceno.


martedì 2 novembre 2010

Torta di semolino.

 
Sono tontaaaa!!!
Si si, e stamani ne ho avuto la riprova, pazzesco quanto sono tonta.
Mi son svegliata al suono della sveglia, assonnatissima (normale), con l'intenzione di far la doccia, dopo due giorni di stop lavorativi svegliarsi per andare a lavorare alle 6.40 è brutto, freddo e buio (posso provare a non andare la prossima volta??) comunque mi fiondo nella doccia e mi sveglio, cosa c'è di meglio di una doccia bollente per svegliarsi? Mi vesto e...toh ho dimenticato il cellulare acceso, direi che non è una gran novità ma...lui dice che sono le 6.10...o perbacco com'è possibile? Adesso riesco a far la doccia prima di essermi svegliata?
Naaaaaaaaaaaa, come ogni anno rimango fregata dal cambio dell'ora...sveglia un'ora in anticipo perchè la mia sveglia non si è aggiornata da sola, se fosse una persona la strangolerei, maledetta eppure è super tecnologica prende il segnale dai satelliti...uffa!
Vabbeh al prossimo cambio d'ora mi scorderò di metter il nuovo orario e arriverò in ritardo,succede sempre così!

Ed ora:semolinoooooooo, che passione.

Ovviamente questa passione inizia da bimba,con gli gnocchi alla romana, la Cuoca me li faceva spesso, anche perchè era uno dei pochi piatti che mangiavo con voracità, ho scoperto da poco, pochissimo che i veri gnocchi alla romana sono tondi, la Cuoca me li ha sempre fatti quadrati, semplicemente tagliati con un coltello e disposti nella terrina di cottura, forse perchè sono diventata una persona pratica ma ...quanto spreco nel farli tondi!

L'altro giorno sono stata presa dalla foga e ho guardato tutte le date di scadenza nella dispensa, ma perchè devo far arrivare la roba così vicina alla scadenza,perchè me la scordo nel cantuccio lì dietro i carciofini sott'olio, le olive e la pasta?
E così semolino per cena, ovviamente non avevo più il tempo materiale per fare gli gnocchi e ho scovato questa, ma è buona da matti, una cosa semplicissima, diventerà il tortino svuota frigo/formaggi la prossima volta.



Ingredienti per 4 persone, tortiera da 26 cm:
500 ml di latte;
250 g di semolino;
25 g di burro;
40 g di parmigiano;
1 tuorlo.

Riscaldare il latte con una presa di sale e aggiungere a pioggia il semolino, facendo attenzione a non far attaccare il composto,lavorarlo per qualche minuto, finoa che ilcomposto non diventerà solido, a quel punto togliere dal fuoco, aggiungere il burro, il formaggio grattugiato e per ultimo il tuorlo.
Usando uno stampo in silicone non uso ungere nè passare farina nello stampo...però fatelo se il vs stampo è tradizionale.

Infornare a 180°C per 15 minuti, servire tiepido.

venerdì 29 ottobre 2010

Tenerina ferrarese di Manuela.

Mettiamo subito i puntini sulle I, questa ricetta non è mia, è di Manuela, una persona che riesce a stupirmi con molta facilità per la sua intelligenza, i primissimi ricordi che ho di lei sono legati a un fatto talmente curioso che è impossibile scordarlo, anche per una come me; avendo il compagno toscano e speleologo (ora a tempo perso) ho conosciuto, soprattutto all’inizio della nostra relazione, l’ambiente in cui lui si divertiva e, credetemi, gli speleologi ne sanno qualcosa. Così durante una riunione mi ha presentato la schiera di questi “pazzi”, ovviamente erano troppe le persone e mi son dimenticata nomi e visi nel giro di un minuto, compresa Manuela e Manuel (il suo compagno). Maaa io non passavo così inosservata, in primis l’accento e poi …ero estranea a quell’ambiente! Così la seconda volta in cui vidi Manuela la associai a un racconto che mi fece il mio fidanzato, era rimasta bloccata in una grotta per via di una piena…francamente non andrei sotto terra neanche da decuius, per cui ero e sono spaventatissima alla sola idea, quando lei mi raccontò l’accaduto lo fece con una tranquillità che mi spiazzò, certo sicuramente chi pratica sa quali sono le possibili problematiche che può incontrare ma…paura, non lo farei mai! Ho in serbo ancora una sua ricetta e, caso vuole, che abbia trovato a casa dei miei della farina di castagne, per cui presto al produrrò e poi…ho un conto in sospeso con Manuel, i taralli, giurin giuretto li faccio e ve li mando, sperando che siano buoni anche solo la metà di quelli originali, portate solo pazienza, devo ammanettare l’omo per farmi dare una mano. Un bacione a entrambi, sperando di goderci la neve gareggiando con le nostre nuove palette e...auguroni in ritardo  per il vostro terzo anniversario.


E dopo questa filippica la ricetta…e che ricetta, mi sono presa una licenza poetica, ho aggiunto 70 g di zucchero. In giro sul web ho letto che la vera Tenerina deve spaccarsi sopra e deve rimanere bassa, io l’ho cotta nel mio stampo di silicone da 28 cm di diametro ed è venuta alta 4 cm buoni, l’ideale sarebbe una tortiera a cerniera.

Ingredienti:

250 g di cioccolato fondente;

220 g di burro;

1 bustina di lievito;

4 uova;

1 cucchiaio di fecola di patate;

70 g di zucchero (aggiunto da me);

zucchero a velo per guarnire.

Sciogliere il burro e il cioccolato e lasciarli raffreddare. Dividere i tuorli dagli albumi, montare a neve quest’ultimi (con una goccia di succo di limone) e lasciarli in frigo. Con l’aiuto delle fruste elettriche montate i tuorli con lo zucchero, fino a che il composto non diventerà quasi bianco, a questo punto aggiungere il cucchiaio di fecola, lo lievito e il cioccolato/burro fusi. Accendere il forno a 180°C statico. Per ultimi gli albumi, incorporando il composto con movimenti dal basso verso l’alto sino a che non risulterà omogeneo, versare nella tortiera e infornare 180°C per 20 minuti. Aspettare a sformare la torta dalla tortiera, rifinire con lo zucchero a velo.

mercoledì 27 ottobre 2010

Muffins olive e rosmarino.

Miracolo, i muffins salati perfetti son venuti anche a me, oddio non voglio vantarmi ma rispetto a quelli dell'anno scorso questi sono meravigliosi.

Ok, comincio dall'inizio, un anno e mezzo fa non sapevo neppure cos'erano i muffins, ma al supermercato vidi uno stampo in silicone troppo carino, costava poco e ho pensato, ma si lo compro, al massimo li faccio due o tre volte...una o due volte??? In pratica ogni settimana sperimentavo una ricetta diversa, sono diventata un'habituè, ormai il mio compagno non li poteva più vedere e io li distruibuivo un po' di qua e un po' di là, poi dopo "minacce" poco velate, ho cominciato a farli anche salati, ma i risultati sono stati assai più sconfortanti, venivano mollicci e poco cotti, eppure io seguivo alla lettera il mio super sistema per farli venire bellissimi.
Ecco con questa ricetta ho scoperto il barbatrucco, pare incredibile ma c'è sempre il barbatrucco, la cottura, finalmente mi sono venuti cotti e belli lievitati.
Per questi 12 muffins mi son serviti:
260 g di farina;
150 g di olive denocciolate;
10 g di lievito;
1 cucchiaino di sale;
15 g di zucchero;
1 uovo;
230 g di latte;
1 cucchiaino di rosmarino;
50 g di parmigiano,
olio, due o tre cucchiai.

La regola è sempre la stessa, unire gli ingredienti secchi in una terrina e quelli umidi in un'altra, amalgamarli bene e poi unirli, mescolando il meno possibile, per evitare che diventino spugnosi.
A forno caldo, 200°C infornare e lasciarli cuocere per 15 minuti almeno, poi abbassare a 180°C e continuare la cottura per altri 15 minuti, sfornare e...buona pappa!

domenica 24 ottobre 2010

Vol -au- vent o zuppa di pollo al curry?


Questa sì è una ricetta “recupero l’inimmaginabile”…
Comincio col dire che in principio era una zuppa, poi una vellutata e infine è diventata vol –au- vent…
So solo io come sia stata possibile una simile trasformazione, è che stavo preparando una marea di cose tutte insieme e questa zuppa l’ho dimenticata sul fuoco e, invece di aggiungere brodo ho pensato bene di far fuori quel pacco di vol-au vent in dispensa, erano mesi che mi guardavano e chiedevano quando li avrei destinati al forno, questa mi è sembrata l’occasione propizia. Tenendo conto che ho sempre adorato i vol –au- vent…questi sono buoni e insoliti.
Ingredienti per 2 persone…per la zuppa, per i vol –au- vent siamo più o meno 36!
400 g di petto di pollo;
1 cucchiaio di farina bianca;
2 cucchiaini di curry;
30 g di burro;
1.5 l di brodo vegetale;
4/5 chiodi di garofano;
il succo di 1/2 limone;
1 dl di panna da cucina;
1 cucchiaino raso di cannella;
sale e pepe.
Tagliare a cubetti il pollo.
Mescolare la farina con il curry il sale e il pepe, prendere una bustina di plastica, come quelle che si usano per congelare e aggiungere il composto di farina e  un po’ di cubetti di pollo, smuovere et voilà il pollo è infarinato senza sporcarsi.
In una casseruola sciogliere il burro e rosolare il pollo, versare il brodo e aggiungere i chiodi di garofano, lasciare sobbollire per 30 minuti coperto, mescolando di tanto in tanto.
Unire la panna e il succo di limone, cuocere per altri 15 minuti.
Se me ne fossi ricordata avrei tolto i chiodi di garofano, ma non l’ho fatto…in ogni caso sarebbe meglio farlo.
A questo punto si dovrebbe dare una spolverata di cannella e servire calda, volendo si può fare una bella vellutata oppure…pensare ai vol –au- vent, scaldarli nel forno ben caldo, sfornarli, aggiungere il composto precedentemente frullato et voilà!
Noi li abbiamo mangiati di gusto, belli caldi e invitanti.

venerdì 22 ottobre 2010

Castagnaccio.


Ahhh il Castagnaccio, che amore!

Già avendo il compagno Toscano non posso che amare anche il castagnaccio, ma non è sempre stato così...eheheh, già perchè il primo castagnaccio che ho mangiato era obrobrioso, con le scorzette d'arancia, l'uva sultanina e chi più ne ha ne metta, veramente una roba talmente dolce da risultare indigesta anche al goloso più incallito, per cui per me era storia chiusa, il Castagnaccio non mi piace punto e basta!

Maaa non avevo ancora assaggiato quello della mamma del mio compagno, oddio una cosa totalmente diversa e BUONA! Già perchè in Piemonte non abbiamo la tradizione Garfagnina di fare la farina di castagne, è più facile trovarla nel Cuneese, ma qui un po' meno, per cui questo dolce nella mia famiglia non è mai entrato, anzi la Cuoca lo associava al Mont blanche e di conseguenza era persino odiato.

Beh io mi son dovuta ricredere, amo il castagnaccio, soprattutto la crosticina che si forma negli angoli, la trovo divina. In più la farina di castagne viene fatta da parenti di una collega del mio compagno in modo artigianale, per cui...

Finalmente ho trovato la ricetta, non perchè la mamma del mio compagno non me la volesse dare, ma molto più semplicemente non mi ricordo mai di chiederla, ed ora comincia la mia voglia di castagne, non so per me ottobre è il periodo di castagne in tutti i modi, cotte, crude, non importa, l'anno scorso ne ho mangiate pochissime ma quest'anno, voglio recuperare assolutamente!

Così mi sono messa su internet e ho digitato castagnaccio è uscito questo , oddio meraviglia, sopratutto perchè posso rispolverare il mio fantastico stampo in silicone per muffins, quindi tutta allegra apro il frigo e prendo la farina, apro i due sacchetti e, orca l'oca, nel sacchetto piccolo la farina è buona ma nel saccheto da due kg è da buttare, odio quando succede, buttare due kg di farina è uno spreco e una vergogna, ma non posso fare diversamente, ne salvo ben 170g...alla faccia...ce ne sarebbero voluti 300g.
Beh tanto è inutile piangere sulla farina buttata, valoriziamo quella che abbiamo, per cui incomincio a seguire la ricetta, scoprendo che nel mescolare la farina con il latte i pinoli non stanno a galla...si lo so può sembrare stupido, ma io immaginavo che rimanessero a galla, ora ho capito perchè i pinoli si mettono dopo. In ogni caso così ho dovuto usarne un po' anche per guarnire e se devo dire la verità non mi è spiaciuta la doppia porzione.Gli ingredienti per sei castagnacci mignon sono:

170 g di farina di castagne,
1 bicchiere di latte (indicativo, dipende dall'umidità della farina);
un cucchiaino di zucchero,
pinoli,
olio,
rosmarino;
1 presa di sale.

Aggiungere alla farina, il sale e lo zucchero, mescolare bene,aiutandosi con una frusta aggiungere il latte e mescolare fino ad ottenere una consistenza simile a quello dello yogurt.
Io ho poi aggiunto i pinoli e un po' di rosmarino, come ho scritto prima siate consapevoli che i pinoli non ritorneranno in superficie, aggiunggere un cucchiaio di olio.
Accendere il forno a 200° e riempire gli stampini con il composto, guarnire la superficie con un filo d'olio, dei pinoli e il rosmarino. Infornare e lasciar cuocere una 20 ina di minuti, le forme tenderanno a rompersi in superficie e a dorarsi a quel punto potete sfornare. Per la vs incolumità aspettate prima di sformarli...ovviamente con 170 g vengono sei porzioni piccine con un altezza di 1.5 cm, secondo il mio gusto erano perfetti (scusate ma ne sono proprio orgogliosa).

Note:

io ho usato il latte ma si può usare anche l'acqua, tiepida sarebbe meglio.

mercoledì 20 ottobre 2010

Tortino di patate.


Autunno = Patate, direi che il binomio non fa un grinza no?Poi queste son patate a km zero prese direttamente dallo spacciatore...no no produttore volevo dire ehehehe, si siamo leggermente dipendenti dalle patate!

Posso certamente asserire che non via sia preparazione con le patate che non mi piaccia, anzi nella preparazione di questo tortino sono capitata anche sulla ricetta delle patate duchessa ed, essendo felice dell'idea di poter usare la mia sac a poche, presto proporrò anche quella ricetta, anche perchè da quel che ho capito devono essere una leccornia!

Questo tortino mi ha salvato un po' la serata, già perchè in teoria doveva esserci un altro secondo ma...puff nell'atto di comporre il menù mi son dimenticata quello che volevo fare, oddio lo so sono strana, ma a me capita spesso, mi concentro sul primo o sugli antipasti e mi perdo sulla portata dopo, sono una cuochetta neofita, ormai chi arriva a casa ns lo sa, ogni cosa che mangerà è frutto di  un esperimento...a volte va bene altre no, ma alla fine è troppo forte la voglia di provare, sperimentare gusti e cose che non so fare.Ingredienti:
600g di patate lesse;
300g di prosciutto cotto;
50g di burro;
9 cucchiai di formaggio grattugiato;
una tazza di latte;
2 uova,
sale, pepe.

La preparazioneè moooolto semplice e veloce, il che la rende la mia ricetta ideale.
Lessare le patate e schiacciarle grossolanamente, accendere il forno a 200°C.
Rompere le uova e mischiarle con il formaggio, l'olio il latte il sale e il pepe. Prendere una tortiera piccola e fare uno strato di composto alle patate e uno strato con il prosciutto, immagino che se lo avessi avuto in un unica fetta e lo avessi tagliato in cubetti sarebbe venuto buonissimo lo stesso.
Quindi tornando a noi, uno strato di patete uno di prosciutto e ricopriamo con le patate, unire il burro sopra e una grattugiata di formaggio, infornare e aspettare una decina di minuti, ossia il tempo di doratura.
Aspettare almeno dieci minuti prima di mangiarlo.

martedì 19 ottobre 2010

L'unione fa la forza.

Ops questa non è una ricetta, ma da un po' di tempo non mi sento molto bene, psicologicamente intendo, forse questo non è lo spazio giusto per dire una cosa del genere ma...perchè non lo sarebbe? Mi fa sorridere il pensiero del mio blog, del mio spazio, più o meno privato ma orgogliosamente costruito da sola, con i consigli delle persone che mi amano, che mi aiutano a esser più serena.
Ieri al telefono ho letto al mio compagno un post che mi ha colpita , era l'ultimo post della mercante di spezie , non so se conoscete il suo blog, io ci sono capitata per caso un paio di volte, ieri mi ha riempita di tristezza e di dubbi su cosa voglio e cosa vuole essere il mio blog. Il mio blog è l'unione di esperienza culinaria e voglia di vivere, null'altro, mi sono resa conto che anche in questo ambiente ci sono "rivalità" ma mi sono anche resa conto che alcune persone che mi seguono lo fanno per il gusto di leggere le cose che ho da dire, mi sento di chiedere scusa a chi fin'ora ha letto e commentato quel che ho scritto, mi sentivo bloccata e facevo fatica a scrivere per cui ogni volta passavo la mia mezz'ora a fare un intro faticossima e sofferta.


Ho desiderato il blog quando Federica mi ha aperto questo mondo, poi abbiamo avuto una discussione e il ns primo blog è stato chiuso, riaprendone due diversi, un trauma per una come me, completamente ignorante per quanto riguarda la tecnologia e profondamente ancorata all'idea dell'Amicizia, se decido di credere in una persona e mi delude mi spiazza, ma...è ora, devo e voglio darmi una mossa, mi piace il mio spazio e adoro quelle persone meravigliose che mi seguono e che ci sono sempre con le loro parole dolci, siete delle ottime compagne, grazie di cuore.

Ho deciso che il mondo di bloggers è fatto di persone competitive e meschine ma...non me ne importa nulla, voglio avere a che fare con le persone meravigliose, come nella vita voglio scegliermi gli Amici, perchè gli Amici sono la tua seconda famiglia e hai la possibilità di sceglierteli. Ho deciso che il mio blog va avanti, perchè se la cucina mi libera la mente, il blog mi riempie il cuore.

Un abbraccio,
Lia

domenica 17 ottobre 2010

Cioccolato o torta??

Non so se a voi piace l'autunno a me si, mi fanno letteralmente impazzire i colori della montagna e della campagna;oggi eravamo in giro per l'alto Piemonte, per cui sulle montagne vedevamo gli abeti rossi, belli verdi, i larici, un po' più vicini al giallo, i castagni, abbastanza verdeggianti, i faggi, tra il giallo e il rosso, i boschi prendono delle colorazioni così intense...sono una meraviglia. In più si sente l'odore della legna che brucia nei camini e nelle stufe, e allora ti chiedi cosa mi farebbe stare a casa oggi?
Ecco a me avrebbe sicuramente convinto questa torta/cioccolato, è una golosità da apprezzare con un bicchiere di tea, la copertina, un bel libro e la persona che si ama accanto.

torta o cioccolato

Gli ingredienti sono per una tortiera di 20 cm e per più o meno 6 persone più o meno golose:


2 uova

400 g di cioccolato fondente;

180 g di farina;
25g di burro;

30 g di zucchero di canna;

20 g di zucchero bianco;

1 caffè;

1/2 bustina di lievito.
40g di cacao amaro in polvere;
0.5 l di latte.

Il compito più difficile è sciogliere il cioccolato senza bruciarlo/mangiarlo, io onde evitare tentazioni ci metto subito il burro...
Accendere il forno a 180°C e fare un caffè (io ho usato la moka da uno).
Unire la farina al lievito, il burro col cioccolato, le uova e il latte, consiglio vivamente di fare il tutto utilizzando una frusta in modo da non formare grumi, tanto per una volta non è necessario dividere i tuorli dagli albumi.
Inumidire la carta forno e strizzarla prima di adagiarla all'interno della tortiera. Aggiungere il composto nello stampo, a questo punto cospargere la superficie con lo zucchero di canna, una volta terminato, cospargere lo zucchero bianco semolato ed, in ultimo, solo 30g di cacao amaro. Ora aggiungere la tazzina di caffè sulla torta ed infornare.
La torta deve rimanere in forno per un'ora, proseguire la cottura per 15-20 minuti con un foglio di carta stagnola sopra.
A torta fredda sformarla e cospargerla coi 10 g di cacao rimasti.
Si conserva bene per un paio di giorni.

mercoledì 13 ottobre 2010

Se un po' di raffreddore hai un po' di vin brulè berrai!



Giuro non sono un'alcolizzata!!
In effetti si vedono scene ridicole durante le sagre o le feste di paese, il vin brulè non ha sempre gli effetti sperati, in questo caso è stato usato a scopo curativo, no davvero non scherzo, quando mi sento quasi la febbre me lo faccio la sera, mi fa fare una bella sudata et voilà mi passa tutto...questa volta non ha funzionato così bene, mi sa che era poco :o)
Ovviamente ci sono mille varianti per quanto riguarda le spezie e la quantità di zucchero.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Lia e Pina, nella sezione Piemonte!!



Per fare questa bomba di bontà bisogna partire da un buon vino, per una tazza io ho usato:
  •  ...una tazza di vino rosso...mi sembra banale scriverlo;
  • 1/2 cucchiaino di cannella;
  • 2 cucchiaini di zucchero;
  • 4 chiodi di garofano;
  • 1 grattata di noce moscata.
Mettere in un pentolino alto il vino, aggiungendo le spezie, accendere il fornello e aspettare che sia caldo per aggiungere lo zucchero, mischiare bene in modo da farlo sciogliere.
Quando bolle, dar fuoco con un accendino al vino (occhioooooo) e bruciare, fino a quando non smette da solo.
Con un colino versare nella tazza e bere caldo, piumone e, buona nanna!

domenica 10 ottobre 2010

Biscotti con grano saraceno, formaggio, olive e...basta no?


 Eccomi qui, nuovamente con dei biscotti, ma cosa ci devo fare se li amo tanto e se ho un surplus di farina di grano saraceno???ahahaahh

E si, devo esser sincera, ne ho troppa, o più facilmente ho difficoltà ad usarla, già perchè è una farina priva di glutine, quindi non lievita nemmeno con tante preghierine, per cui mi è rimasta lì in un angolo della dispensa.

Devo dire che la morte sua è in questi biscottini, non so come andrà a finire, nel senso che sono destinati all'aperitivo di una cena a cui siamo invitati, ma qualcosa mi dice che faranno la fine dei suoi predecessori...spariranno tra una chiacchiera e l'altra. Lo spero vivamente perchè mentre li portavo via erano ancora caldi e l'odore si è sparso ovunque, mi sembrava di essere un mega biscotto alla guida, chissà se mi fermavano a un posto di blocco (mi succede spesso) ahahha mi immagino le facce e le "nasate" nell'abitacolo.


Tolto questo vi do gli ingredienti per due infornate e mezzo, io ho usato degli stampini medi, di circa 3 cm di dimensione.


Ingredienti:

165 g di farina bianca;

100 g di farina di grano saraceno;

170 g di burro;

210 g di pecorino romano;

85 g di olive denocciolate;

pepe, sale (pochissimo).


Per mancanza di tempo ho sciolto il burro in un pentolino, lo so che non si fa ma...il tempo stringeva inesorabilmente.

Grattugiare il formaggio e aggiungerlo alle farine mischiando bene il tutto.

Sminuzzare le olive e aggiungendole al composto di farine, aggiungere per ultimo il burro e amalgamare velocemente.

Lasciar raffreddare in frigo per almeno mezz'ora.

Infornare a 180°C per 10/12 minuti sinchè non si saranno dorati i bordi dei biscotti.


Caldi sono ottimi!!!




Con questa ricetta partecipo alla mia raccolta sul grano saraceno!

giovedì 7 ottobre 2010

Zuppa trentina o quasi.


Io sono una persona ordinata, però a volte lo sono meno e per alcune cose non lo sono proprio…per me far la spesa è complicato, parto con la lista, la leggo e parto, allora devo prendere la farina, ok, fatto, devo prendere il pollo, ok fatto, devo prendere le uova…mi perdo e finisco per comprare il mango essicato! Ma a voi succede? Nei supermercati piccoli sembro un pazza, vado avanti e indietro per cercare una cosa sola, puntualmente arrivo a casa e mi manca qualcosa.
L’altro giorno è stato emblematico, avevo un paio di cose sul fuoco ma mancava un ingrediente, poco male ho pensato, mentre esco mi compro anche il latte (che caso l'avevo scordato), mi faccio tutto il mio giro, prendo la panna dimenticata, due confezioni e il latte, torno a casa e... i porri? Ma posso pensare di fare tre spese in un giorno?Noooo.
Questo per dire che in teoria avrei dovuto inserire anche i porri in questa zuppa trentina per esser definita tale.
La ricetta l’ho vista in televisione (cosa rara) ed era sviluppata da una chef, carina lei,tagliava tutto a fiammifero, infatti di per sè non è una gran difficoltà…se uno non dovesse tagliare tutto a mano, io ci ho messo venti minuti e sono una a cui piacciono i coltelli…paura eh? Devo dire che ne è valsa la pena è molto carina da vedere e molto buona da mangiare, soprattutto con questi primi freddi.

SAM_0799

Per la zuppa ci occorrerrano:                              per 4 persone
2 patate medie;
2 carote;
2 coste di sedano;
1 cipolla;
2 porri (averceli avuti);
200 g di speck o come nel mio caso di pancetta;
sale, pepe qb.

Dopo aver mondato le verdure affilate i coltelli!!!
Tagliare tutto a fiammifero, la chef diceva che l’ideale sarebbe avere almeno una verdura per tipo e un pezzo di speck nel cucchiaio…ecco magari più di un pezzo per cucchiaiata se no avete il braccino corto A bocca aperta.
Utilizzare una padella dal bordo alto, far rosolare la pancetta e, una volta tagliato tutto, unire le verdure e l’acqua fredda, ricoprire almeno di un cm e mezzo, salare e pepare.
Io l’ho cotta per un 40 minuti, riscaldata era anche meglio.

lunedì 4 ottobre 2010

Panna cotta al…gorgonzola!

Oddio se penso alla panna cotta il riferimento è sempre un dolce invece, voglio stupirvi con effetti speciali… ci son riuscita?
Io l’ho trovata molto particolare, semplice e insolita, la ricetta è francese, strano a dirsi non era previsto il roquefort, ma proprio il gorgonzola e la ricotta, io come al solito ho modificato un po’  le dosi, probabilmente sbagliando perchè il gusto è venuto molto intenso, sicuramente l’effetto è scenografico.
Devo dir la verità, non vedevo l’ora di usare questi stampini in silicone!!!
SAM_0807
 
Ingredienti:
25 cl di panna liquida;
100 g di ricotta;
250 g di gorgonzola;
4 fogli di gelatina;
sale e pepe qb.
Mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda per dieci minuti.
In un pentolino scaldare la panna liquida, facendola sobbollire, aggiungere i fogli di gelatina, la ricotta e il gorgonzola, mescolare velocemente. Aggiungere il sale e il pepe.
Io ho usato degli stampi individuali, sei per la precisione, si può fare anche in uno stampo unico.
Far raffreddare e poi riposare in frigo per 6/8 ore.
Ovviamente si può fare con ogni tipo di formaggio a patto che uno dei due sia sempre ricotta e l’altro sia un formaggio gustoso.

sabato 2 ottobre 2010

Cheesecake al cioccolato.


Eccomi qui alle prese col cioccolato!!

Da brava golosa mancava proprio una ricettina di un cheesecake, il primo per la cronaca marziana, in effetti io stessa l'ho mangiato una sola volta al ristorante, era veramente buono e bellissimo, una crema di mascarpone ottima, se ci penso mi viene l'acquolina in bocca. Per cui mi sono cimentata, grazie anche e sopratutto a un libercolo di dolciumi al cucchiaio meraviglioso,comprato quest'estate in Corsica, in realtà non ho potuto seguire fedelmente la ricetta perchè non avevo gli stessi ingredienti, nonostante la Francia sia a pochi km da casa non abbiamo proprio gli stessi formaggi, però ho mantenuto le proporzioni .
Tolto i formaggi diversi mi si poneva il problema dei biscotti, già perchè io i biscotti li faccio e non li compro mai, quindi non li avevo...benedetti  i cantucci del Mattei comprati qui dai ns Amici pratesi (faccio notare che è stata la prima via che ho imparato a Prato, portatemi in quasiasi punto di Prato e io arrivo dal Mattei!!!), meno male che qualche tempo fa terminai il marsala se no quei cantucci non sarebbero sopravvissuti.La tortiera che ho usato è da 22, è in silicone, perchè io lo stampo a cerniera non saprei proprio dove mettermelo, potrei chiedere al vicino, magari ha uno spazietto in cucina!

Comunque ho capito che basta un po' di carta da forno bagnata e l'effetto è il medesimo, bisogna solo aspettare che il dolce si raffreddi per evitare di romperlo.La ricetta l'ho adattata per la dimensione della tortiera ed è per 4 persone e gli ingredienti sono:
- per la base:
30 g di burro;
20 g di zucchero (dipende da quanto sono zuccherati i biscotti);
100 g di biscotti secchi, nel mio caso cantuccini.- per la farcia:
70 g di cioccolato fondente;
25g di burro;
2 uova medie;
60 g di zucchero di canna;
200 g di mascarpone;
50 g di ricotta.

Sciogliere 30 g di burro in un pentolino, mentre si triturano in un mixer i cantuccini.
Quindi bagnare la carta da forno e adagiarla, ben strizzata, nella tortiera. Versare dentro il mixer il burro fuso e lo zucchero, amalgamando il fretta. Adagiare e comprimere con un cucchiaio il trito in modo che risulti bello aderente alla carta. Mettere in frigo a solidificare.
Accendere il forno a 160 C° io l'ho messo sulla funzione statico.
Sciogliere il burro insieme al cioccolato nella stessa terrina di prima.
Sbattere le uova intere con lo zucchero (la ricetta non specificava di dividere i tuorli dagli albumi) e aggiungere il mascarpone e la ricotta. Quando il composto di cioccolato e burro si sarà raffreddato aggiungerlo al primo mescolando bene con una frusta.
Comporre la torta e infornare per un'ora.

Noi siamo due golosi e ce la siamo mangiata a temperatura ambiente E' UN ERRORE! Già strano ma vero questa torta era più buona fredda il giorno dopo, il suo ultimo giorno per la cronaca.



giovedì 30 settembre 2010

Polpette di pesce e cannella.

Sinceramente è una brutta foto, lo so, ma non mi è riuscito di meglio, giuro però che le polpette erano buone, davvero, credetemi!!!
Sono di parte, si devo ammettere che amo a dismisura le polpette, di qualsiasi genere, carne, pesce, formaggio, tutto insomma.
Sto aspettando il momento per assediare mia nonna e farmi insegnare quelle di carne, perchè si dice che le sue siano buonissime, in effetti già quelle della Cuoca in me creano dipendenza, va beh, vedremo e nel caso, fotograferò meglio!Giurin giuretto!
Queste le ho copiate qua e là, ma ho apportato le mie modifiche, un po' perchè non avevo tutto l'occorrente e un po' perchè son fatta così, non riesco a seguire una ricetta per filo e per segno (tranne quelle per alcuni dolci, nel quale mi attengo al grammo).

Le dosi potrebbero essere per 4 persone, per le polpette:
400 g di filetti di platessa congelati;
100 g di pane in cassetta interale,sostituibile dal pangrattato che non avevo;
2 cucchiai di semi di sesamo;
1 cucchiao di origano;
1 cucchiaino di cannella;
1 grattugiata di formaggio;
1 uovo
sale, olio evo, pepe.

Per il sugo:
400 g di pomodori pelati;
1 cipolla;
origano, olio evo, sale
1 punta di cucchiaino di zucchero.

Ho fatto scongelare la platessa, l'ho poi tagliata a cubetti piccoli piccoli.
Nel mentre ho tostato il pane in cassetta, 100 g sono 4 fette, dopodichè l'ho messo nel mixer et voilà il pangrattato!

In una padella scaldare un po' di olio e unire la platessa con i semi di sesamo, facendoli rosolare insieme. Lasciar raffreddare il composto e unire tutti gli ingredienti in una terrina a cui poi aggiungere il composto di pesce.

Formare le polpettine, a me ne son venute 10, cuocerle in forno a 180° per 25 minuti.
Preparare ora il sugo,io ho usato la stessa padella in cui ho cotto la platessa, affettando non troppo fine la cipolla, soffriggerla, aggiungere l'origano, l'olio il sale e il pomodoro, fare sobbollire un minuto e poi spegnere.

Togliere le polpettine cotte dal forno e adagiarle nella padella senza sovrapporle, far cuocere per 15 minuti.

E anche queste son sparite...

lunedì 27 settembre 2010

Tiramisù un po' dietetico.


Eccomi tornata con una ricettina facile facile, io adoro il mio tiramisù, la consistenza, il gusto, insomma sono pro-tiramisù.
Ieri sera mentre caricavo la foto pensavo al post che avrei scritto, poi ovviamente mi son addormentata e mi son scordata tutto...
In ogni caso leggevo qua e là post di bambini che "cucinano" con le mamme, io pensavo che il tiramisù per me è stata una conquista da adulta, mi son avvicinata alla cucina relativamente tardi pur avendo una mamma Cuoca, forse proprio per questo molto gelosa della sua arte,mi ricordo che il tiramisù era out, miscelare gli albumi con il resto del composto era una cosa troppo difficile per me, per cui nella preparazione di un qualsiasi dolce io non potevo intervenire, men che meno nel tiramisù, il mio apporto era quello della pulizia con dito in ogni ciotola usata, il che ha alimentato la mia ghiottoneria.Questa funzione ora l'assolve il mio compagno con poca soddisfazione, visto che uso spatole di silicone!!Che brutta infanzia avrei avuto se le avessero inventate prima!
Il mio tiramisù normalmente è di tipo tradizionale, coi savoiardi,il caffè della moka e il marsala, ma avendo deciso di fare solo due porzioni nelle boule i savoiardi erano improponibili per cui ho fatto una versione dietetica con i pavesini, senza però usare la ricotta, perchè se devo mangiare un dolce lo devo fare consapevole che è un piacere peccaminoso.
Mi ha fatto ridere il  mio compagno, dopo la prima cucchiaiata di tiramisù ha sbottato dicendo "l'hai fatta la foto"...beh carino ci ha pensato, conoscendo la sua golosità me lo aspettavo, così la foto l'ho fatta nel pomeriggio.


Ingredienti per due persone golose:

200g di mascarpone;
40 g di zucchero di canna;
2 uova piccole;
2 confezioni di pavesini;
2 tazzine di latte;
1 pochino di rum,
cioccolato per guarnire.Dividere gli albumi dai tuorli, normalmente io monto gli albumi con una goccia di limone, poi metto la terrina in frigo.
Sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad avere un composto chiaro e spumoso, aggiungere il rum.
Aggiungere il mascarpone ai tuori e zucchero, amalgamare bene e quindi aggiungere gli albumi incorporandoli dall'alto verso il basso, lentamente.
Ho fatto bollire un po' di latte (crudo) e spezzando ogni pavesino a metà l'ho intinto nel liquido qualche isante.
Quindi ho cominciato a fare uno strato coi pavesini e uno di mascarpone, fino a finire entrambi.
Lasciar riposare almeno sei ore e poi guarnire col cioccolato grattugiato.

mercoledì 15 settembre 2010

Cervello di drago con olive e noci.

Si in effetti è stato difficile trovare il cervello di drago in questo periodo però non sapete che leccornia!
Okkei, lo ammetto sono andata a vedere Shrek 4 in 3d...wow, sono uscita con un male dietro alle orecchie da impazzire, essendo già io dotata di un bel paio di occhiali averne due in un sol botto non è la cosa più comoda che potessi fare, maaaaaaaaa. per Shrek questo ed altro, al cinema eravamo le uniche due coppie senza bambini, forse perchè lo siamo ancora dentro???Ecco diciamo che è così. Come al solito ho riso come una matta, adesso ho solo voglia di rivedermi tutta la saga...come al solito, sono una drogata di Orco verde, Ciuchino, Gattone e Zenzy.
Visto che la cucina langue in questo periodo per via dei troppi impegni, ho deciso di tirar fuori questa cosuccia, certo non è la ricetta da presentare alla suocera o alla Cuoca, ma devo dire che non era male contando che il pollo, ops cervello di drago era l'unica cosa di commestibile nel freezer.
Quindi gli ingredienti sono:
1 petto di pollo,
una manciata di olive,
10 noci,
farina e olio qb
sale.
Per questa fantastigliosa preparazione super difficile del pollo, dobbiamo dividere in scaloppine il petto di pollo, quindi passarlo nella farina, da notare che ero talmente affamata da non perder tempo nemmeno a fare gli straccetti...
Nel mentre scaldare un po' di olio con le olive e le noci spaccate (la prossima volta in cui non ho una fretta indemoniata e una fame da lupi giuro che le trito insieme a un  po' di prezzemolo), lasciare insaporire a fuoco lento e poi aggiungere le scaloppe di pollo, lasciar cuocere , salare e ...buona pappa!!!
Io mi sono ustionata il palato, per cui non so dire qual'era il gusto.

giovedì 9 settembre 2010

Plum cake ortolano.


Già già, lavorando tutto il giorno non riesco a star dietro all'orto della Cuoca, il problema è che lui continua incessantemente a produrre di tutto e di più, ed essendo proprio sola soletta in casa non riesco a papparmi tutto, sopratutto non riesco a cogliere gli zucchini quando sono ancora definibili tali e non palle da boowling!
Tenevo d'occhio delle melanzane, io non so perchè ma quelle che si comprano non mi piacciono, quelle dell'orto me le mangerei da attaccate alla pianta!
In ogni caso ho improvvisato una ratatouille povera(alla fine ho colto solo quello che era pronto) l'idea era quella di usare finalmente la pasta sfoglia che era rimasta in frigo, solitaria e triste, è finita direttamente in spazzatura (quanto mi da noia buttare via il cibo, ma aveva un odorino...) meno male che in freezer c'era un panetto di sfoglia! Mi apprestavo a ricoprire la tortiera...ups il panetto era piccino piccino, così ho finalmente trovato l'uso salato dello stampo del plum cake.L'idea è graziosa e scenografica secondo il mio parere.

Gli ingredienti son stati:
1/2 scalogno;
1 melanzana media;
1 zucchino tondo medio;
2 uova;
1 panetto di pasta sfoglia;
sale, olio evo qb.

Ho lavato e mondato le verdure, tagliato a rondelle lo scalogno facendolo soffriggere nell'olio, ho poi aggiunto la melanzana tagliata a dadini.
Intanto ho tagliato lo zucchino a rondelle e l'ho messo al sole con il sale.
Ho unito le due verdure e ho lasciato cuocere.
Lasciar scongelare la pasta sfoglia e ricoprire lo stampo del plum cake, accendere il forno a 200°C.
Rompere le uova e sbatterle con un po' di pepe e un po' di sale.
Versare il la mini ratatouille nello stampo con la pasta sfoglia e ricoprire con le uova.
Infornare per 35-40 minuti a 200°C.
Consumata tiepida era ottima.



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