mercoledì 30 giugno 2010

Pizza di patate.

Io adoro le patate, sono uno di quegli ingredienti così versatili che li si può aggiungere ovunque, quindi quando ho visto una ricettina con la pizza ho pensato fosse quella buona, così ho sperimentato ed l’ho fatto sui miei genitori, se mia madre l’ha mangiata di gusto facendomi i complimenti sappiate che è indice di bontà…davvero lei che fa i complimenti è praticamente un miracolo!

Per la pizza occorre una tortiera da 26, per quanto riguarda gli ingredienti abbiamo bisogno di:

350 g di farina,
½ panetto di lievito,
1 patata, la mia pesava 400g ad occhio,
½ cucchiaino di zucchero,
olio qb,
aromi, io avevo solo più il timo,
sale qb.

Per accorciare i tempi ho sbucciato la patata, l’ho tagliata a dadini e l’ho cotta a vapore, sei minuti ed era cotta,l’ho schiacciata con la forchetta e l’ho lasciata fumante nel piatto.

Nel mentre ho preparato lo lievito con un po’ di acqua e zucchero e ho pesato al farina.

Ho unito la patata alla farina e al lievito, la patata era abbastanza umida per cui non ho aggiunto tanta acqua ma qualche cucchiaio di olio, l’impasto è venuto subito bello morbido ed omogeneo, sembrava molto di più l’impasto per gli gnocchi che una pizza, in ogni caso era un esperimento e ho lasciato tutto com’era.

L’ho messo a lievitare in una casseruola per un’oretta e mezza, coperto da un canovaccio umido, al mio ritorno era una meraviglia, lievitato perfettamente, quindi rinfrancata, ho preso la tortiera l’ho foderata con la carta forno e ho steso al suo interno il composto, lavorandolo poco, l’ho solo livellata, ho aggiunto il timo e un po’ di olio, poi ho aggiunto il sale grosso. Ha lievitato un altro paio d’ore, con il solito canovaccio, in realtà credo sarebbe bastata un’ora al massimo ma io ho cominciato tutto alle 15…visto che era un esperimento volevo vedere se era una cosa mangiabile o no.

Ho infornato a 200°C per 35 minuti e il risultato è stata una focaccia morbida e amabile, sicuramente da riproporre.

martedì 29 giugno 2010

Dall'Aquila all'Italia.

Una mia amica dell'Aquila mi ha inviato questa.



“Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."



Loro non scrivono noi facciamo girare...

lunedì 28 giugno 2010

Eve.

Insomma, devo presentarla ufficialmente la mia Eve, lei è la mia volutissima macchina fotografica iper tecnologica con cui finalmente mi sento di poter fare delle foto degne di esser chiamate tali :o).
Sono ancora in fase di sperimentazione, non ha tanti tasti, solo tre, il problema è scoprire le funzioni nascoste sotto il touch screen, certo per una tecnologica come me ,sarà uno scherzo da topolini del circo!!ahahah sarà una lotta, lo so, ma per ora mi sto appassionando, fotografo tutto, anche il pappo della cipolla!
Sono disponibile a ricevere numerosissimi consigli fotografici...grazieeee.


Tartufi light.

L’altra settimana guardavo la dispensa e mi faceva un po’ pena, non è che ci sia granchè, fanno capolino lo scatolame vario, tra cui un’imbarazzante pila di tonno al naturale, un po’ di pasta (che nessuno mangia mai), le immancabili olive e ancor più fondamentale cioccolato, purtroppo la nutella è spirata qualche giorno fa.

Così, avendo nuovamente una voglia di dolci e di cioccolato in particolare ho pensato bene di ridurre i 950g aperti poco tempo fa, per cui pensavo già da tempo a qualcosa di fresco, ma nel mio immaginario il cioccolato è qualcosa di avvolgente e caldo, così ho preso su i miei vari libri sull’argomento per trovare qualcosina di commestibile.
E toh, ne escono fuori i tartufi, ovviamente non mi sono accontentata di leggere la ricetta su un libro, l’ho confrontata sulla bibbia dei dolci, mille dolci per ogni ricorrenza, qui si direbbe mai più senza!!Non lo scrivo in piemontese perché mi sa che verrebbe ancor più storpiato dell’altra volta ahahah.

La ricetta prevedeva l’uso del burro, io l’ho sostituito integralmente con la ricotta, così ho la versione light, lo faccio solo perché secondo me la ricotta va intaccare meno il sapore del cioccolato…assolutamente non per questioni di linea, i dolci devono essere una goduria e non farmi pensare a quanto calorici siano.

Ingredienti per 25 tartufi circa:

100 g di cioccolato fondente,
100 g di ricotta,
75 g di zucchero,
1 tuorlo,
½ tazzina di caffè,
latte qb,
farina di cocco qb.

Spezzettare il cioccolato e scioglierlo insieme a un pochino di latte.
Preparare una moka da uno.
Aggiungere al cioccolato lo zucchero, il caffè, il tuorlo d’uovo, amalgamare bene, aggiungere a composti freddi la ricotta. Mescolare energicamente per avere un composto omogeneo.

A questo punto io ho messo in frigo e lasciato riposare per un’oretta.

Una volta raffreddato il composto ho formato delle palline e ho versato un po’ di farina di cocco in un piatto dove ho poi fatto rotolare i tartufi (il composto è abbastanza appiccicoso). Il primo tartufo me lo sono mangiato, volevo controllare che fosse tutto buono no???

Ho messo i tartufi nei pirottini e li ho conservati in frigo fino a 10 minuti prima di servirli.

giovedì 24 giugno 2010

Zucchine ripiene.

Zucchine, zucchine, zucchine!!!!Siii, finalmente, per me vogliono dire "estate" poi quelle tonde mi fanno simpatia, così panciute e saporite, se ci ripenso me le rimangerei...ma no, la prossima volta cambio ricetta, chissà che mi piaccia ancora di più.
Io adoro le zucchine, ne potrei mangiare campi interi, ed effettivamente quando la produzione dell’orto di mai madre si fa consistente è come se lo facessi, io e mia sorella facciamo la spola a casa durante l’estate per bagnare l’orto e per raccogliere zucchini (cambierei il detto “crescono come funghi” con “crescono come zucchini”ma avete presente quanto sono invasivi e veloci a crescere?) solo che le zucchine sono insidiose, avete presente la pianta con quelle foglie larghe e lunghe? Le zucchine crescono lì in mezzo, verdi come le foglie,mimetizzate all’occhio meno esperto.

Qualche anno fa ero inesperta, vedevo la zucchina e mi faceva tenerezza se era piccolina, la lasciavo lì, poi magari mi scordavo di controllare e mi trovavo uno zucchino modello cocomero … ora mi son fatta furba, li bagno al mattino e alla sera ricontrollo.

Un anno, io e mia sorella, avevamo le vacanze sovrapposte, una delle due non era ancora arrivata e l’altra era già partita, son tornata coi sudori…sono andata a vedere le piante di zucchine…niente aveva tolto tutto, puff, meno male,già pensavo di dover combattere lotta greco romana con uno zucchino della dimensione di un neonato. Il giorno dopo vado a ricontrollare…maledetto, si era nascosto sotto una foglia…pesava tre kg, in pratica si era auto-tranciato da solo per via del peso. :o)

Beh veniamo alla ricetta: per due persone
2 zucchini tondi,
1 uovo,
un cucchiaio di grana grattugiato,
farina di polenta,
1 spicchio d’aglio,
1 scalogno,
1 manciata di prezzemolo,
olio qb,
sale, pepe.

Lavare le zucchine, tagliare la calotta superiore e scavare, delicatamente, con un cucchiaio la polpa,lasciare uno spessore inferiore a un cm. Scottare le zucchine, comprese le calotte in acqua salata per 5 o 6 minuti, farle quindi asciugare su un panno di asciugatutto.

Nel mentre scaldare in una padella un po’ d’olio, tagliare a dadini la polpa e lo scalogno, infine cuocerli insieme.

In un piatto unire l’aglio, io lo spremo perché riesco a digerirlo meglio,il prezzemolo tritato, il tuorlo, il formaggio grattugiato e la farina di polenta(o pangrattato), miscelare bene il tutto.

Vi sarà rimasto da parte l’albume, aggiungete una goccia di limone e montatelo a neve con le fruste.

Nel mentre si sarà cotto il composto di zucchine, aggiungere il secondo composto e accendere il forno a 200°C.Quando sarà più o meno in temperatura aggiungere, gli albumi a tutto il resto del composto, facendo attenzione a non smontare tutto. Versare il composto nelle zucchine. Infornare per 20-25 min.

Informazione di servizio, se non volete che il commensale cominci a tirarvi coltelli dopo il primo morso, lasciare intiepidire prima di servire….ehehehe.

martedì 22 giugno 2010

Risotto con fonduta di toma e carciofi.

Certo potreste obiettare dicendo che fa un po' troppo caldo per un risotto...ma l'altro giorno qui c'erano 10 °C, faceva un freddo pitone, ci voleva qualcosa di caldo e corposo per scaldare il pancino!!
La ricetta originale prevedeva due o tre cosette diverse dalla mia versione, tra cui l'uso della Fontina, ma vi pare che possa usare un formaggio D.o.p. Valdostano e non uno Piemontese? Son mac foll (sono mica pazza) per cui eccovi la ricetta.

Gli ingredienti per due sono:
5 pugni di riso,
un litro di brodo,
uno scalogno,
uno spicchio d'aglio,
3 carciofi,
100g di toma,
1 cucchiaino di fecola di patate,
100g di burro,
70g di parmigiano grattugiato,
latte qb.

Sminuzzare lo scalogno con un pezzetto di burro, aggiungere il riso e mantecarlo. Portare a cottura con il brodo.
Rosolare l'aglio con la metà di burro, far cuocere per una quindicina di minuti a fuoco basso.
Sciogliere il formaggio con il latte, la toma non si scioglie in modo omogeneo, forma dei grumi, per cui ho usato un po' di fecola per addensare un po' il latte.
A cottura del riso, aggiungere la parte di burro rimasta e il formaggio, lasciar riposare un minuto e impiattare.

lunedì 21 giugno 2010

Un pollo per un esperimento.


Ecco l'ennesimo pollo che giustizio!!!
Già adoro il pollo, per non parlare delle patate, per cui quando posso lo preparo al forno. Questo pollo sperimentale nasce da una ricetta della Zu, la mia intenzione era quella di rifare la stessa ricetta ma non ce l'ho fatta ho modificato qualcosa...sono fatta così :o).
Il risultato è stato buono, il pollo sperimentale è sparito in fretta,nonostante fossimo in due.

Gli ingredienti sono:
un pollo intero depezzato;
un limone;
sale qb;
due cucchiaini di semi di papavero (ormai li metto ovunque);
origano;
1/2 bicchiere di olio evo;
patate qb, noi 1 kg;

Ho spremuto il limone in una terrina, ho aggiunto l'olio, i semi di papavero, l'origano e il sale, ho mescolato bene e ho messo il pollo, poi tre ore di frigo per insaporirsi un po'.

Ho acceso il forno a 180°C.
Spellato e tagliato le patate, posizionato il pollo sulla leccarda e, tocco di furbizia, passato le patate dentro la terrina con l'olio, il limone e i sapori.
Ci è voluta un'ora ma il risultato...mmmmm da leccarsi i baffi.

venerdì 18 giugno 2010

Muffins alle carote.

Ah ah ah, la mia famiglia trema all'idea dei muffins, una volta capito l'arcano li ho fatti per tutti i gusti, cioccolato, cocco, ripieni, salati, ogni settimana sfornavo almeno una quindicina di muffins diversi, ovviamente, come tutte le cose che creo, ne mangio uno e poi sono gli altri a doverli mangiare, per cui dopo sei mesi di produzione massiva volevano uccidermi.
Il mio uomo li ama salati, ma non disdegna quelli ripieni alla nutella.Visto che siamo sempre a regime ho optato per qualcosa di leggero questa volta...
Mentre li gustavamo pensavo a un post che ho letto sulle Camille del M.B. (Ehhh troppa pubblicità), non le ho mai mangiate ma me le immagino più o meno così.

Ingredienti per 10 muffins (nei pirottini di carta) o 6 (nello stampo in silicone):

100g di carote;
125g di farina "00";
20 g di farina di mandorle (l'ho tritata io in modo grossolano);
60 g di burro (eh si...non avevo yogurt);
60g di zucchero;
1 uovo;
1/2 bustina di lievito;
1 cucchiaino di cannella;
1 pizzico di sale;
1 bicchiere di latte.

Le carote vanno sbucciate e grattugiate,nel mentre sciogliere il burro e lasciare intiepidire il latte fuori dal frigo.
Accendere il forno a 200°C ventilato.
Unire i composti liquidi e quelli solidi in due terrine differenti, unirli mescolando il meno possibile, più si gira e più i muffins verranno gommosi.
Io ho due pratici stampi, uno prevede l'uso dei pirottini, uno in silicone (i tempi di cottura sono identici).
Riempire i pirottini per 3/4.
Infornare per 5min a 200 °C, al termine dei quali abbassare a 170°C per 15 minuti, lo so che potrebbe risultare una rottura ma io non ho trovato sistema migliore per far crescere i miei muffins, così vengono perfetti.

mercoledì 16 giugno 2010

Feta al forno.


Mi son sempre chiesta come potevo utilizzare questo formaggio, ha un gusto particolare,ma non troppo forte per cui lo aggiungo spesso alle insalate o lo metto banalmente sott'olio, si ma poi?Basta non si può far altro?E no eh?Non va bene!
Così mi è venuto in mente una cena con i miei genitori in un ristorante, ci hanno proposto un formaggio al forno (lo posterò a breve, il mio compagno ne va pazzo), così con delle modifiche ho provato per la feta, il risultato è ottimo.
Un consiglio è quello di lasciarla raffreddare in forno aprendo lo sportello in modo che evapori un po' l'umidità delle verdure e del formaggio.

Ingredienti per due persone:

2 confezioni di formaggio feta;
80g di olive denocciolate;
mezzo peperone giallo;
10 pomodorini ciliegini,
basilico
olio, sale e pepe qb.

Visto che sono golosa e il mio partner lo è altrettanto, ho predisposto una feta per ciascuno, direi che mezza a testa può bastare se si prevede un pasto completo.
In ogni caso ho tagliato i peperoni a julienne, i pomodorini a metà, ho aggiunto le olive e ho condito con olio, sale, pepe e basilico.
Ho lasciato insaporire l'insalata.
Accendere il forno ventilato a 180°C.
Ho diposto la feta in una terrina, e ho porzionato l'insalata di verdure sopra a ricoprirla.
Infornare per 20 minuti, aspettare che raffreddi!!!

sabato 12 giugno 2010

Torta vegetariana...quasi.

Devo essere sincera?Tanto sincera? Ecco avevo in frigo due rotoli di pasta sfoglia e una quantità non indifferente di verdure...ecco adesso è palese questa è una ricetta svuota frigo...
Il fatto è che abbiamo troppe patate in casa e devo farle fuori ma non ho voglia di mangiare patate a vapore con sto caldo, cioè mi piace mischiare un po' i sapori, quindi...
Avevo visto su una rivista una fantastica ricetta con pasta brisè (ok non è sfoglia) con patate e salmone fresco...ok non ho il salmone, per cui per dare un tocco di colore ho pensato a quei mini peperoni in frigo, meno male che non ho pensato alle carote...va beh, la ricetta è semplice semplice, il risultato è stato super, saranno per qui pallini neri aggiunti dopo? :o)) a buon intenditore poche parole!
Gli ingredienti son stati:
2 rotoli di pasta sfoglia fresca,
2 uova,
2 peperoni, uno rosso e uno giallo,
1 cipolla,
1 cucchiaio di semi di papavero,
1 patata (grande di 450g)
una macinata di pepe,
2 cucchiai di farina di polenta,
sale, poco poco...farei la felicità di Ezio...

Ho messo a lessare la patata.
Nel mentre ho lavato i peperoni e li ho tagliati sottili a listarelle, idem la cipolla.
Ho poi messo a scaldare in una padella un goccio di olio, con cui ho appassito prima la cipolla e poi i peperoni.
A verdure tiepide ho sbattuto le due uova con i peperoni e la cipolla, una macinata di pepe e il sale.
Ho poi sbucciato e tagliato la patata, non l'ho aggiunta al composto perchè non volevo che si rompesse, la volevo integra nella torta.
Così ho tirato fuori dal frigo le due sfoglie, ne ho adagiata una nella taglia e poi lo spolverata con la farina di polenta, pesavo che il composto fosse troppo umido, e poi ho fatto uno strato di patate, e uno di composto di peperoni e cipolla e in ultimo patate a ricoprire.
Per completare ho srotolato la seconda sfoglia e l'ho incisa per permettere al vapore di fuoriuscire durante la cottura, quindi l'ho chiusa a coperchio, spennellata con l'avanzo di uovo e due cucchiai di semi di papavero.
Forno a 200°C per 35 min.



giovedì 10 giugno 2010

Yogurt, seconda parte.

Ohhh yes, ormai lo yogurt non ha più segreti per me....ahahahah sto delirando non è vero, sarà il caldo o la noia, non so, comunque non so tutto, mannaggia, la prima parte per la crazione dello yogurt la trovate qui.
In ogni caso nei miei esperimenti yogurtosi ho scoperto almeno due cose importanti:

  1.  accendere il forno per stemperarlo, già perchè se te lo scordi, dico a te Lia cara, poi i fermentini fanno fatica e lo yogurt lo creano in maggior tempo;

  2. se è vero che ai fermenti ricavati da precedenti yogurt home made bisogna aggiungere zucchero, mai due cucchiai, diventerà crema di yogurt M....er, deliziosa se ti piace ma se no...mamma mia quanto è dolce;

  3. dai lo aggiungo per dare un consiglio, visto che io ho l'abitudine di filtrare lo yogurt, qualcuno mi spiega perchè l'ho sempre fatto in un contenitore di vetro ermetico con il fondo largo...ci sono delle fantastiche bottiglie in cui, dopo, è senz'altro più semplice il travaso in bicchieri;

  4. per aromatizzarlo io uso il malto, la frutta o semplicemente il germe di grano, sappiate però che lo yogurt così non si conserva più di qualche giorno, mentre quello naturale se non viene aperto dura anche 15 giorni;

  5. si può usare sempre lo stesso yogurt come starter, basta prelevarne la quantità giusta ogni volta per metterla nel latte, i ns fermenti sono vivi e attivi per lungo tempo.

E con questo chiudo qui, per ora.

Torta ciocco-cocco.


Certo il cioccolato con sto caldo non ci sta proprio bene, ma la voglia è scattata ieri pomeriggio quando un mio amico mi ha detto che a una persona a lui cara, diabetica, hanno regalato 500g di cioccolato fondente...perchè tutte le fortune a chi non può fruirne?Mah allora ho pensato bene di aprire la mia tavoletta, 1kg di bontà, non so, aprire una confezione di cioccolato mi tira su il morale, sentirne il profumo, il colore lucido, beh che dire sono una gran golosa! :o) Ora dovrò offrire ricettine cioccologolose a questo mio carissimo amico per smalrtire questa quantità di cioccolato...già penso a una super sacher con qualche modifica estiva...vedremo, qualcosa mi verrà in mente.

Gli ingredienti sono:
150g di farina "00";
60g di farina di cocco;
50g di cioccolato fondente;
2 cucchiai di cioccolato in polvere;
80 g di zucchero;
2 uova;
125g di yogurt;
1 cucchiaino di lievito in polvere.

Ho sciolto il cioccolato fondente con un po' di latte in una casseruola.
Nel mentre ho diviso i tuorli dagli albumi, sbattendo i primi con lo zucchero e i secondi con due gocce di limone.
Ho unito ai tuori le due farine, prima la "00" e poi quella di cocco, ho aggiunto subito lo yogurt, perchè se no mi ci voleva la pala per girare il composto :o) il cioccolato in polvere e per ultimo il cucchiaino di lievito.
Ho incorporato gli albumi e ho infornato a 180°C per 40 minuti.
In teoria volevo fargli una glassa con il mascarpone ma ho desistito, il mio compagno ha voluto mangiarla dopo due ore...quindi ho tagliato due fette (sono io la prima golosa di casa) . :o)

lunedì 7 giugno 2010

Biscotti al grano saraceno e salvia.


Io lo chiamerei il richiamo del biscotto,non posso farne a meno devo sfornarne qualcuno ogni tanto e, visto il periodo, non avevo voglia di biscotti dolci così ho trovato un appunto scritto su  un mio quaderno sulle dosi per questi biscotti, perchè non provare, ovviamente seguendo a braccio la ricetta originale,in effetti sono finiti un due nano secondi, non ho fatto in tempo a sfornarli e metterli dentro al contenitore che il braccio toscano ha teso la mano per assaggiarne uno, "buono" "ah adesso ho capito dove hai messo il mazzetto di salvia che mi hai fatto raccogliere" e intanto mangiava uno, due biscotti, sono riuscita a salvarli solo perchè volevo far le foto, ma appena mi giravo ce n'era uno in meno...che dire sono buoni, un ottimo modo per spezzar la fame.

Gli ingredienti sono:                                                                30 biscotti circa
150 g di farina "00"
100g di farina di grano saraceno;
5g di sale;
80g di latte;
1 mazzetto di salvia fresca;
1/2 bustina di lievito;
75g di burro;

Adoro questa ricetta perchè una delle poche che mi ha dato un'indicazione precisa sulla quantità di sale, io non ne metto mai abbastanza, ne mangio poco, per cui questi biscotti sono venuti buoni anche perchè erano giusti di sale :o).
Ho mischiato le due farine e il sale, ho lavato e tagliato a strisce la salvia, senza asciugarla, perchè questo composto è molto secco.
Aggiungere lo lievito, sciogliere il burro e aggiungere, per ultimo il latte, mai vista una ricetta così seria, con 80g il composto diventa perfetto.
Come per ogni impasto di biscotti dovrebbe stare almeno mezz'oretta in frigo...il mio è rimasto a riposo per un giorno.
Stendere l'impasto con il mattarello con un altezza di 6/7 mm, e con 12/14 min a 180° avrete un fantastico profumo di salvia per casa.
Caldi sono ottimi, se raffreddano basta una passata al grill del forno.

Con questa ricetta partecipo alla mia raccolta sul grno saraceno.

giovedì 3 giugno 2010

Insalata di riso?

Eccomiiiiiiii, sono scomparsa momentaneamente, la cucina ha sfornato solo yogurt e poco altro è tutto il resto della casa che è in fermento, ed io pure, non ci sono mai e questo è il risultato: assenza ingiustificata da più di una settimana.
Però, c'è un però ho avuto delle belle soddisfazioni rientrando nel blog, adesso ci sono ben sette sostenitori, wow, per un blog piccolo piccolo è un magnifico risultato, grazie mille a tutti/e.
Domenica invece di stare a casa e preparare qualcosa per lunedì ho pensato bene di andare in montagna, così ho preso tanta acqua e tanto freddo :o)) va beh poi è arrivato un bel vento e si è aperto un magnifico scenario, i prati luccicavano e splendevano sotto il sole caldo, così ho fatto qualche foto ai tappeti di genziane...

Ed ora la ricettina, banale, chi non sa fare il riso freddo?I miei sono più condimento che altro, però non ci posso far nulla, mi piacciono i colori e i sapori e poi visto che si mangia un solo piatto almeno che sia bello ricco no?
Quindi ho usato:
7 manciate di riso, per me sono tre porzioni:
1 e 1/2 wustel di pollo;
80 g di petto di pollo;
1/2 peperone rosso;
80 g di piselli;
3 cucchiai abbondanti di olive schiacciate piccanti;
2 uova;
3 carciofini sott'olio;
3 cucchiai di cipolline;
sale;
olio evo.

Sarà superfluo spiegare come si cuoce un riso?Acqua calda e sale grosso???Vabbè sorvoliamo! :o)
Ho tagliato a rondelle e diviso in 4 i wustel, li ho passati in padella, intanto ho fatto lo stesso con il peperone, tagliandolo fine e sostituendolo in padella ai wustel.A metà scottatura ho unito anche il pollo tagliato a straccetti.
Ho scolato i piselli e li ho scottati in padella e per ultimo ho strapazzato le uova.
A riso tiepido ho aggiunto tutti gli ingredienti, ormai tutti stemperati, e ho messo in frigo.



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