giovedì 31 maggio 2012

Mousse al cioccolato.

Giornate sì, giornate no.

Premetto son tre notti che dormo malissimo, stress, tisane iperdrenanti e anche caldo, insomma potrei uccidere un drago dandogli un'occhiata sfuggevole.

Nonostante questo ieri per puro caso vedo mia mamma e le dico, in modo garbato s'intende, "Mamy sarebbe ora che tu andassi da Franco (ndr il ns parrucchiere pazzo) " e lei di rimando, "si si, ci vado all'una e mezza " e io " allora ci incontriamo, io vado per le due e mezza".

Franco è in pieno centro di Torino, un delirio trovar parcheggio a qualsiasi ora, ma io, incurante di tutto parto in ritardo e percorro anche una strada nuova, meglio esagerare no? Svolto l'angolo che pensavo fosse giusto (io ho un ottimo senso dell'orientamento e una pessima memoria per i nomi delle vie) , guardo: parcheggio a  destra in pieno sole da due manovre o parcheggio a  sinistra all'ombra a lisca ? Si si, si chiama...lo so!In ogni caso, parcheggio, ovviamente a pagamento, proprio tutto non si può avere, alzo gli occhi a sinistra, niente parchimetro a destra, toh ce l'ho a  due metri, pago e via da Franco. Essendo partita con 20 minuti di ritardo, giuro non è da me, arrivo con 5 minuti di ritardo, direi accettabili.

Entro saluto tutti e mi scuso per il ritardo, e ho anche la faccia tosta di dire "ci ho messo di più ad attraversare il corso a piedi che a parcheggiar la macchina" e lui " cavoli oggi sei proprio fortunata, pensa che tua mamma ha pagato anche il tuo taglio" ...si si, lo so come si chiama questo!

Comunque dopo mezz'ora sono fuori, giornata libera, posso andare a casa a stirare, ecco questa non la definirei una fortuna ma sa da fare ogni tanto sopratutto quando comincia a scarseggiare la roba da mettere, qualche anno fa mia madre ha pensato bene di contare le mie magliette estive, erano 52...fate i vs calcoli.

A casa è stato tutto un corri corri, avevo il dolce da preparare per la cena, un tiramisù ovviamente visto che Ezio me lo chiede sempre e non lo faccio mai e poi stirare, pulire, lavare, in pratica mi son fermata alle 20,25 perchè è arrivata Ale, la prima ospite, serata piacevolissima finita tardino, diciamo a mezzanotte e mezza, stamattina volevo fracassare la sveglia contro il muro, però l'idea che una porzione di tiramisù mi aspettava per colazione ha reso più facile incominciare la giornata.

Stamattina in ufficio cosa trovo? Immaginavo il marasma generato dalla corrente assenteista che avevo creato il pomeriggio prima e invece che ci trovo? Un regalo, una confezione dell'olio corpo che produce una cliente, posso dirlo che ho i pianeti allineati tutti nello stesso verso????Posso richiedere almeno 30 giornate così all'anno?Ti fanno capire quanto le piccole cose aiutino a migliorare una giornata normalissima!

Ah dimenticavo, oggi in due minuti netti mi hanno risolto un problema sulla mia piccola Frauleen, ottima giornata.




Ingredienti per 4 coppe di mousse al cioccolato:

200 ml di panna fresca;

1 uovo;

80 g di cioccolato fondente;

1 cucchiaino di zucchero;

2 cucchiai di latte.

Sminuzzare il cioccolato in scaglie, io uso il coltello seghettato (quello che mi ha affettato il dito per intenderci) e fonderlo a bagnomaria con la metà della panna, aggiungere poi lo zucchero e anche il latte. Quando il composto sarà ben amalgamato, allontanatelo dal fuoco per farlo raffreddare.

In un recipiente freddo da freezer o da frigo montare il resto della panna.

Unire al composto di cioccolato il tuorlo d'uovo, l'albume va montato a neve.

Unire quindi delicatamente al composto di cioccolato l'albume e la panna, incorporandoli lentamente dal basso verso l'alto, sino a  che non ci saranno più grumi.

Versare nelle coppette e coprire con la pellicola, lasciar riposare almeno 3/4 ore, decorare a piacere.









Note:

  • per avere una panna più soda si può aggiungere una punta di amido di mais.

giovedì 24 maggio 2012

Spaghetti alle mazzancolle e rosmarino.

Si dice che tagliarsi faccia male, ma dai? Uff mai provato… tranne quando mi sono affettata un dito col coltello delle verdure, oppure quando due settimane fa mi sono tagliata col coltello del pane e parliamo del mignolo,oppure quando, puntualmente, mi taglio con i fogli, oppure quando in montagna mi appoggio su una pietra appuntita, mi sa che potrei continuare per un buon quarto d'ora.

Ecco inondo qualsiasi cosa di sangue ed io sono sensibile al sangue, anche se è mio a malapena riesco a mettermi un cerotto da sola, metto avanti la mano sanguinolenta e poi cerco di appiccicare il cerotto senza guardare, una scena tra il comico e l’orrendo. Dovrei andare a fare anche gli esami del sangue ma sto pensando seriamente di arrivarci svenuta (non so ancora bene come) oppure più facile, ubriaca (ma forse verrebbero sfalsate le analisi e mi metterebbero dentro per guida in stato di ebbrezza), chissà poi perché mi spaventa così tanto , ma sono dell’idea che se è stato creato per stare all’interno del corpo lì deve stare, un’unghia spezzata, seppur malamente, non mi da noia quanto un dito tagliato. Quando Nico doveva farsi le punture era tutto felice nel pensare che potessi fargliele io…sarebbe stato complicato fargliele guardando altrove, la scena anche qui era tutta da ridere, io che tengo il cotone con il disinfettante, con la faccia che guardava dalla parte opposta e lui che si faceva la puntura da solo. Tze non aveva ancora capito quanto senso/ schifo mi può fare sangue, aghi e buchi nella pelle.

Fino a poco tempo fa, diciamo 6 mesi un anno al max, l’idea di comprare carne rossa e cucinarla mi faceva venire il voltastomaco, tanto che Nico era l’addetto alla cottura della carne, carne ai ferri e patate fritte, una cosa che insieme al risotto agli asparagi gli viene benissimo. Comunque anche ora se passo vicino al reparto macelleria sento l’odore di sangue e mi da noia, nonostante questo ora la cucino un po’ di più.

Uhh vi chiedete il nesso con un primo ai crostacei? Beh mi faceva senso toccare pure il pesce e i crostacei…insomma praticamente vegetariana!

Invece col blog ho imparato anche a apprezzare pesce e carne, l’ultima volta ho avuto a che fare con un branzino (ma posso dirlo che  è brutto?), l’ho sfilettato senza tirarmi via nemmeno un polpastrello, praticamente una chef, beh dopo la scena del sandwich d’orata

Come al solito io e Nico quando facciamo la spesa abbondiamo in tutto, vede le mazzancolle mi guarda e fa: “vuoi mica comprarne solo una confezione, facciamo due a te piacciono tanto” uhhh  si mi piacciono tanto ma non posso mangiarne per una settimana a colazione, pranzo e cena!

Dopo aver pensato un po' ho avuto l'illuminazione: un bel primo. Se non ricordo male questo è il secondo post di pasta in questi due anni di blog, leggevo recentemente che in Italia il consumo procapite di pasta è di 26 kg a cranio, io credo di riuscire ad arrivare al massimo a due in un anno.

Questa pasta è però degna di nota, l'odore e il  sapore sono davvero meravigliosi.

Dotatevi di pazienza, servirà avere il fumetto, io l'ho preparato per la prima volta in questa occasione.



Ingredienti per il fumetto:

una costa di sedano;

teste di mazzancolle, quante ve ne pare;

uno scalogno;

una carota;

sale, pepe, olio.

In una casseruola unire tutti gli ingredienti, coprirli d'acqua e farli bollire per 30 minuti, al termine filtrate il fumetto in un altra casseruola e lasciate riposare con il coperchio chiuso.

Ingredienti per la pasta:

180-200 g di spaghetti o linguine;

una ventina di manzancolle sgusciate;

1 scalogno;

1 cucchiaio di rosmarino;

1/2 bicchiere di vino bianco;

fumetto q.b.;

2 cucchiai di olio.

Metter su l'acqua per la pasta e cuocere gli spaghetti, i ns erano belli grossi trafilati al bronzo, tempo di cottura 16 minuti (ben spesi).

Affettare lo scalogno finemente e farlo imbiondire insieme all'olio, aggiungere poi il rosmarino e il mezzo bicchiere di vino, lasciar cuocere a fuoco medio per 4/5 minuti, chiudere la padella e lasciar riposare.

Quando la pasta arriva a 1 o due minuti dalla fine della cottura, aggiungere alla padella dove è stato cotto lo scalogno e il rosmarino le mazzancolle, aggiungere poi qualche cucchiaio di fumetto, infine saltare la pasta nel condimento e lasciarla a coperchio chiuso un istante.

Note:

  • il gusto del rosmarino, che nel mio caso era secco è fenomenale, aggiungerci dei pomodorini non lo farebbe risaltare, provatela così e poi modificatela dopo, ci sarebbero stati bene dei gamberoni, ma quelli non li abbiamo visti e non li abbiamo comprati;

  • scegliete una buona pasta rugosa, assorbirà il fumetto, lo so che dalla foto sembra scondita ma credetemi, non lo era;

  • il fumetto, non l'ho usato tutto, l'eccedenza l'ho messa in due contenitori e l'ho congelata...mi chiedo perchè io non l'abbia fatto prima, l'odore e il sapore sono splendidi.

domenica 20 maggio 2012

Pancarrè home made con lievito madre.

Chi di voi non conosce la mia Fosca?Ormai tutti, mi sono impallinata con questa storia del lievito madre e ci sono rimasta invischiata come in un barattolo pieno di miele. Sappiate che ho aggionarto  la sua pagina, non pensavo che sarebbe stato così soddisfacente seguire questa strada...si sarà un post serio questo...ogni tanto dovranno pur esserci no?

In ogni caso avendo finito il mio pancarrè ho preso il coraggio a due mani e ho chiesto alla mia consigliera di fiducia, Nunzia, se avrebbe potuto funzionare la mia Fosca, mi ha dato l'ok.

Questa è la mia prima produzione con lievito madre,  è per me una bella soddisfazione raccontarvi e farvi vedere com'è venuto.

Partiamo dalla ricetta è molto simile a quella del pancarrè home made che ho pubblicato qualche tempo fa.


Ingredienti per un pancarrè:

Ingredienti preimpasto:

100 g di Fosca;

100 g di farina manitoba;

40 g di acqua.

Impasto:

lievito madre...vedi preimpasto;

200g di farina "o";

300 g di farina "00"

400g d'acqua circa;

1 cucchiaino di malto abbondante;

10 g di sale,

40 g di olio e.v.o. .

Ore 19.00

Ok, essendo arrivata leggermente prima a casa ho tirato fuori Fosca, un quarto d'ora , tempo che si riprendesse dal freddo del frigo al caldo della casa, tutta felice ho preso 100g e l'ho rinfrescata al 40% con farina manitoba, il che vuol dire 100g di Fosca, 100g di farina e 40 g d'acqua, l'ho impastata per bene e l'ho lasciata fuori dal frigo per 3h a lievitare, con la sua bella crocetta sopra.

Ore 22.00

Ho pesato il resto della farina, aggiunto i liquidi e impastato, santa Stella, ci ha messo un po' a lavorar tutto (io ho raddoppiato le dosi facendo due pancarrè perchè sono un'esagerata lo so), quindi ho fatto la croce sopra e lasciato lievitare.

Facendo due conti bisogna pensare che i tempi di lievitazione con lievito madre rispetto al lievito di birra, sono doppi,almeno per me, la mia è giovane.

Ore 00.30


Improvvisamente mi sveglio con il pensiero : devo fare le pieghe al pancarrè!

Sì siete autorizzati a pensare che io sia ormai uscita totalmente di senno, l0 pens0 anch'io!!!

Quindi guardo, con un occhio aperto e uno chiuso ma con gli occhiali chiaramente,nella planetaria, l'impasto non è minimamente cresciuto e penso,
porca merda(ops scusate mi è sfuggito) devo buttar tutto, vabbeh, visto che sono in piedi e quasi sveglia faccio le pieghe metto dentro lo stampo e aspetto domani mattina per buttare tutto, alla fine non si sa mai.

Le pieghe, queste sconosciute, almeno per me, come si fanno? E' banale, prendiamo il ns panozzo lo sgonfiamo un po' con le dita o con il mattarello e lo ripieghiamo come un depliant, oppure, come nel mio caso lo ripieghiamo a sigaro, arrotolandolo su se stesso, mettere nello stampo e lasciar riposare. Se fossi stata minimamente sveglia avrei messo il composto con la parte liscia sopra ...ma non lo ero...

Ore 6.00

Suona la sveglia...io le ho trovato un nome alternativo che inizia sempre con la S, ha un a tr di mezzo e finisce con a, su usate un po' di fantasia!!!

Sorpresaaaaaaaaaaaaaa, i pancarrè son ben lievitati, puff sospiro di sollievo! Ovviamente si vedono benissimo anche le pieghe...



In ogni caso accendo il forno, 200° ventilato, cuocio per 15 minuti scoperto e poi altri 15 coperto da foglio di alluminio, il mio forno è uno serio e se gli lasciassi fare quello che vuole brucerebbe tutto, non ha ancora capito la differenza che c'è tra cotto dorato e cotto bruciato...piano piano capirà!


Note:

  • una nota importante va alle farine, ho un lievito madre di 3 mesi, non è particolarmente forte quindi lo aiuto con farine proteiche (manitoba) ho usato molta farina "00" e meno "0" per lo stesso motivo, presto proverò con la farina integrale, però avendo lei un forte potere tampone aumenta anche il tempo di lievitazione, tenetene conto per tutti i lievitati.

  • la quantità d'acqua non sempre è precisa, l'umidità atmosferica e quella della farina incidono in modo sostanziale, quindi aggiungete poco per volta nella planetaria (se non ce l'avete compratela, non sapete che spasso impastare così).

  • per la conservazione, io taglio tutto il panetto in fette e poi lo metto in freezer e, all'occorrenza tiro fuori solo la quantità che mi serve, oppure metto il pancarrè (una volta tagliata almeno una fetta) in un sacchetto di plastica avvolto in un canovaccio.

venerdì 18 maggio 2012

Mousse per asparagi.

Alle prese con l'orto, finita la fioritura dei miei tulipani adoratissimi e fotografatissimi (da me) inizia in pompa magna quella dell'orto. L'anno scorso i vicini ci hanno un po' deriso, vedevano me e Nico chini sui nostri vasi a osservare i progressi della nostra verdura.

Abbiamo una coppia di vicini formati in questo modo: moglie, marito, figlia adolescente e 2 mici, uno lo chiamo amorevolmente il Porcello e l'altro Smilzo...potete trarre le vostre considerazioni a riguardo dopo aver visto queste foto:

In ogni caso, siamo in buonissimi rapporti con loro, mi sento coccolata, sopratutto quando Nico non c'è,hanno sempre un occhio di riguardo per me, la vicina è un'amante dei fiori e del giardino, il marito un po' meno ma tanto gli tocca tagliare la siepe  e il prato lo stesso...non vi dico con che gioia, povero Maurizio!!! In ogni caso quando l'anno scorso piantavamo le nostre piantine ci chiedeva cosa fossero e poi ogni volta che mi vedeva bagnarle ci scherzava su e mi diceva che tanto non sarebbe cresciuto nulla...tze avevo una fioritura di zucchine che potevo fare invidia al Castello di Pralormo!

In ogni caso ora il nostro orto ha:

4 piante di melanzane tonde;

4 piante di zucchine;

24 cespi di insalata;

2 piante di basilico;

1 pianta di basilico greco;

5 piantine di santoreggia;

1 pianta di salvia;

1pianta di rosmarino;

2 piante perenni di rucola;

1 pianta di timo ;

5 lilium...si ok non è verdura ma son spuntati e pareva brutto tagliarli prima che fiorissero.

Sembra abbastanza? Naaa perchè maledetta me ho piantato troppa roba e ora mi tocca prendere un altro vaso per mettere la pianta di pomodorini, vogliamo mica rimanere senza no?

Questa ricetta è banalissima ma io l'adoro da sempre mia mamma la fa per accompagnare glia sparagi, non invento nulla, la scrivo solamente per Ezio che me l'ha chiesta...uso del blog a scopo personale...in ogni caso giurin giuretto il prossimo post sarà molto ricco di informazioni.



Ingredienti:

2 uova,

prezzemolo tritato,

olio q.b. ,

sale (che scordo puntualmente).

Far bollire l'acqua e le uova fino a che non saranno sode, aspettare che intiepidiscano e metterle nel mixer tritandole, aggiungere il prezzemolo e il sale, per ultimo l'olio, dare il colpo finale di mixer , senza scaldare troppo l'olio.

Note:

  • la quantità di prezzemolo è a piacere, mia madre a fa molto verde io poco...i gusti sono gusti.

mercoledì 9 maggio 2012

Brownes al cioccolato e nocciole.

Sono cocciuta, estremamente cocciuta, d'altronde ho la mamma sarda...

Oltre a questo son pure caparbia...insomma se decido che una cosa non la voglio ,io quella cosa non la voglio, di che parlo?Di un robot multifunzione da cucina, quelli che fanno tutto, affettano, tritano,impastano, montano, puliscono casa e vanno a lavorare per te...no forse non esiste un robot per queste due opzioni finali, se no era già mio da un po'.

Comunque, sta di fatto che il robot io non lo volevo, volevo fare tutto a mano. A volte mi chiedo perchè ho queste idee malsane, il bello è che sono così cocciuta che nessuno mi fa cambiare idea, fino a  che non mi convinco da sola, tardi ovviamente. Ma non per un robot, per una planetaria/impastatrice.

Mi sono convinta di avere assoluto bisogno di un'impastatrice dopo aver avuto il raptus Fosca, io amo la pizza ma a volte impastare 700g di farina più almeno due pancarrè (ossia 1 kg)mi portava via qualcosa come due ore e i polsi.

In tutto questo Nico non c'è mai entrato, mi ha chiesto un paio di volte se ne avevo bisogno, ho sempre detto " mia madre ci ha messo nove mesi a farmi le manine, fammele usare no?" se per questo ci ha messo nove mesi a farmi un cervello, ma a quanto pare non lo uso granchè bene...sorvoliamo.

Quindi finalmente a metà aprile mi è arrivata Stella. Ovviamente mi arriva all'indirizzo del lavoro, il posto dove passo la maggior parte del mio tempo.

Ho da poco cambiato macchina, il bagagliaio è ristretto (usiamo un aggettivo carino per non dire che è un buco) , arriva il corriere che mi porta un pacco leggerissimo di 70 x 50 x50, sorrido e penso "Ma c'è qualcosa dentro o è tutta scatola?" ma sopratutto "come diavolo lo infilo in Frauleen ?(sì è il nome della mia macchina, ognuno ha i suoi difetti, io do il nome alle cose/piante che mi stanno più simpatiche).

Ok, panico,è un mercoledì,quindi non ho yoga ma come al solito ho tutto l'occorrente dietro (non si sa mai, sia mai che abbia bisogno di fare due o tre saluti a sole per mettere a posto la mia energia) per cui nel bagagliaio ho il tappeto di traverso, anzi due, non ho ancora deciso che fare del tappetino vecchio, poi ho la ruota di scorta e almeno 20 borse della spesa (manco mi dovessi comprare l'intero supermercato), ok, provo a mettere il pacco, non ci entra, lo giro, non ci entra. E intanto penso "No bella, non esiste proprio che ti lascio qui a lavoro sta notte, io devo usarti, io devo andare a casa sballarti, lavarti e impastare."

Lampo di genio, nella mia tecnologica macchina si possono tirare avanti i sedili...zak, l'imballo entra, amen, tutta felice torno a lavorare, pregustandomi la serata.

Arrivo in garage, scarico la scatola e me la porto a casa, resiste un nano secondo integra, taglio tutto, riduco in coriandoli il cartone e...c'è la scatola di Stella con l'immagine, apro quella e mi trovo davanti il polistirolo...comincio a  pensare che il peso sia l'imballaggio, in ogni caso, speranzosa, apro il polistirolo e trovo una plastica morbida, voi non ve la immaginate la mia faccia è già un misto tra : mi sto incazzando a togliere imballaggi a quanto son bravi più la imballano meno si rovina!

Tolgo la plastica morbida, trovo il pruriball...allora ma c'è qualcosa in sta scatola o mi hanno mandato la plastica?

Ok, due giri di plastica ancora e finalmente trovo Stella, montata per giunta, e io già pensavo di dover fare la donnina Ikea con la brugoletta in una mano e le istruzioni in svedese dall'altro. Tze ma Stella è assemblata e ha il gancio per montare. Piccola digressione, ma mia Stella è una planetaria con tre ganci, uno per montare e due per impastare.

Uhhh tre ganci, uno è montato, ma gli altri due? La prima scatola è vuota, la seconda è vuota, dove sono? Mi sta salendo la rabbia agli occhi quando noto che dietro al polistirolo c'è del cartone (dell'altro) lo scosto et voilà i ganci (il servizio assistenza è salvo).

Lavo tutto e che impasto??Si perchè son le  20 e comincio a sentire un leggero languorino, metto su qualcosa da mangiare e nel mentre cerco qualcosa da fare di veloce per provare la mia Stella, cosa c'è di meglio dei brownes, veloci, richiedono poco sforzo e sono al cioccolato...certo non è il modo migliore per testare la mia nuova planetaria ma dopo tutto non posso schiavizzarla da subito no?





Ingredienti per una tortiera o da 24 cm di diametro o una teglia rettangolare 20 x 10:

150 g di farina;

100 g di nocciole sbriciolate;

1 cucchiaino di lievito in polvere;

150 g di burro;

3 uova;

300 g di zucchero;

150 g di cioccolato fondente.



Tagliare a tocchetti  il cioccolato fondente e scioglierlo a fuoco bassissimo con il burro.

Unire la farina con il lievito e le nocciole sbriciolate. Unire le gli ingredienti secchi con quelli umidi senza amalgamarli troppo.

Infornare a 180°C per 30-40 minuti.

Lasciar riposare su una gratella fino a raffreddamento e poi tagliare a cubetti.



Note:

  • sostituendo le nocciole con le noci otterrete un dolce davvero buono, classico ma buonissimo;

  • le tempistiche di cottura dipendono dal forno e dall'umidità il consiglio è sempre quello di provare con lo stecchino;

  • io li faccio sempre di sera, primo deodorano di cioccolato la casa e secondo al mattino posso tagliare e mangiare...;

  • chi vi dice che sono dietetici vi prende in giro, sono 2000 kcal al solo pensiero di mordere un brownes.

Note su Stella:

Stella è una Clatronic 3323, non è il meglio che c'è sul mercato, avrei dovuto scegliere altre marche per avere il top di gamma ma a me non interessava, mi interessava avere una macchina robusta con un buon motore spendendo poco.

Un consiglio che do a chiunque si compri una planetaria è scegliete in base alle vs esigenze, Stella è compatta, facile da pulire e ha pochi ammenicoli, i ricambi costano relativamente poco. Assorbe 1000w di potenza, per me l'ideale per impastare. Un suo limite è la distanza tra gancio e ciotola, sarà 1cm e mezzo, ciò non gli consente di lavorare piccole quantità, per intenderci, tre albumi o quattro nemmeno li sfiora. Le ventose sotto rendono questa impastatrice immobile, certo il braccio non è così fermo, ma come dire ho speso poco e non posso pretendere la luna, inoltre è mediamente rumorosa, un po' come un minipimer. A suo pro posso dire che lei impasta 2/3 kg di impasto in venti minuti, io nel mentre posso fare qualcos'altro (ovviamente controllando sempre) e, soprattutto, dopo non sono stanca, perchè impastare sarà pure bello ma stanca, soprattutto se lo fai una sola volta a settimana.

martedì 1 maggio 2012

Ciambellone latte, cacao e cioccolato.

Ieri, 30 aprile io e Nico decidiamo, dopo esserci messi la bandana in testa, di andare a comprare due cose, il suo telefono e dei fogli simil policarbonato per me, tutto chiaro?Solo due cose, due solamente. Ovviamente essendo due cose che non si trovano nel medesimo negozio decidiamo di andare nel supermercato più grande che c’è nella provincia (siamo due sboroni lo so) , ma visto che siamo intelligenti come due faine ci andiamo nell’orario di pranzo, piove, sappiamo già che ci sarà ressa.

Ressa?????Ma che cavolo sono proprio tutti qui!!! Parcheggiamo la macchina in un posticino da triciclo e ci fiondiamo in quella ressa di gente che pareva avere gli occhi fuori e i denti aguzzi, tutti ovviamente con la bandana in testa? No, tanti con le sigarette, totalmente a proprio agio in un luogo tanto densamente popolato…chiamatemi asociale ma durante i giorni festivi amo la calma di casa, della montagna o comunque al massimo in compagnia di 4 persone.

Per tornare a noi entriamo nel primo negozio e ne usciamo dopo una ventina di minuti, nei primi 5 avevo già trovato tutto ma vuoi non guardare tutte le sementi e tutti i vasetti in ‘sto negozio di bricolage???Ecco ritorniamo alla macchina solo per posare sti 3 fogli, giusto per non averli tra le scatole…noi, stoicamente dovremo entrare nell’ipermercato, scavalcare l’orda di persone affamate assiepate davanti a un bancone in cui uno della gastronomia sta tagliando porchette come se piovesse (in effetti fuori c’è il diluvio), stacco anche gli occhi di Nico dalla porchetta, perchè noi siamo lì per un telefono e non per comprare cibo, il concetto è chiaro vero?

In ogni caso, come ogni persona autolesionista, guardo se lo stesso articolo che ho comprato nell’altro negozio c’è anche qui, giusto per incavolarmi come una iena scoprendo che qui costava la metà, maaaaa meno male non c’è, il mio ego è salvo!

Siamo nel reparto bricolage… a un passo da quello del campeggio e a cavallo con quello delle stoviglie (nella mia mente si apre una nuvoletta…BLOG)  Nico si ferma nel reparto campeggio e io mi guardo tutte le stoviglie possibili e immaginabili (come al solito il problema è, dove caspita le stivo altre stoviglie??) .

Ok, dal reparto campeggio urla un tavolino che sono almeno 5 anni che Nico cerca ovunque, l’ha visto anche la settimana scorsa in Francia e l’ho fermato dicendogli che quest’anno le nostre vacanze non saranno campeggio (ma le faremo????bah) a sto giro devo cedere, devo anche dargli una mano perchè lui vorrebbe la scatola più intatta…la scelta è ardua a tutte manca qualcosa, comunque alla fine sceglie il suo tavolino, compatto e leggero…un metro di lunghezza per 50 cm di larghezza e 10cm di altezza….una roba proprio comoda per passare nelle corsie piene di gente…vabbeh vado a cercargli un cestino, così almeno non uccide nessuno.

Cestini questi sconosciuti, nel senso che ho corso per dieci casse, con una ragazza dietro dallo sguardo aguzzo che cercava la stessa cosa, non ce n’era uno, già questo doveva farmi capire qualcosa, comunque verso le ultime casse ne vedo tre, viva l’abbondanza, mi giro per tornare da Nico e me lo trovo praticamente alle spalle, insomma tre famelici avventori dei cestini si inseguono e due ne vogliono solo uno.

Fortunatamente il tavolo ci sta, per lungo per giunta…se no potevamo falciare tutti i bambini presenti al nostro passaggio, visto che c’eravamo di siamo comprati un po’ di cose nel reparto shampoo e cosmesi (ero finita fin lì per cercare il cestino) e poi….”ma non è che passiamo nel reparto farine, l’ho quasi finita a casa”…ne ho comprati 4 kg 2 settimane fa, a volte mi stupisco di me stessa. Mentre guardavo le farine mi cade l’occhio all’ultimo posto delle scaffale, pacco di farina da 5kg, mi si illuminano gli occhi e  mi giro verso Nico, nella speranza che capisca la mia necessità atavica di possedere un tal sacco, lui nemmeno guarda l’incarto fa il calcolo di quanto costa nella confezione da kg e nella confezione da 5…il sacchetto, insomma il sacco è già nel carrello…insomma se stiamo insieme ci sarà pure qualche motivo, questo è uno di quelli.

Beh dobbiamo andare al secondo piano (ok, ho già i capelli ritti ) vuoi non passare dal reparto pescheria e quello verdure, abbiamo riempito il ns carrellino con ogni ben di dio, ben sapendo che a casa avremmo dovuto giocare a tetris per far entrare il tutto nel nostro frigo, in questi giorni sembra una cella frigorifera di un ristorante da 100 coperti! In ogni caso è entrato di tutto, ora dobbiamo solo occuparci del telefono, peraltro già visto, andiamo al banchetto ce lo fanno vedere, tutto ok, spediamo l’inserviente a prenderlo in magazzino, torna con un pacchetto 10x5x5, che è ci sono le istruzioni lì dentro? L’ultima volta che avevo il telefono rotto e ne ho comprato un altro la mia scatola era almeno il triplo, boh non ci sarà qualcosa dentro, la tizia che ci serviva deve aver visto il punto interrogativo sia sulla mia faccia sia su quella di Nico (giuro era evidente) ci ha aperto la scatola davanti, non mancava nulla, c’era solo 1/3 dell’imballaggio in meno (amen finalmente hanno capito che le scatole alla fine le buttiamo!), quindi la donzella si gira verso Nico e gli fa “ se aggiunge 9 € le regaliamo la stampante, la vuole?” guardo Nico, lui guarda me, sulla mia faccia c’era scritto NO, giuro era facile capirlo, stranamente lui  ha capito SI…ecco allora immaginatevi noi due, Nico con un tavolo sottobraccio e la busta (unica) della spesa con dentro i 5kg di farina e molto altro e io con la borsetta nella mano sinistra e la stampante nella destra…una coppia di assassini! Essendo stanca di tutta sta bolgia mi sono posta in posizione avanzata e ho cominciato a schiviare, vecchi, bambini, barbie e ken ovunque, dimentico il mini cane all’angolo del bar, ho rischiato di travolgerlo, dietro Nico brandeggiava il tavolo manco fosse stato una sciabola, tra l’altro incastrandosi in un angolo e picchiando il pollice, non avete sentito un urlo verso le 17,00 ieri???

Finalmente alla macchina, si rientra a casa…anche perchè noi siamo usciti senza aver pranzato e ora entrambi mangeremo anche le gambe del tavolo appena comprato.

Ed ora dopo tutto questo la ricetta è una rivisitazione di questa, l’ho provata con l’olio ma non mi è piaciuta, così ho pensato bene di modificarla sostituendo l’olio con il latte, non vi so dire come fosse ma Nico e i miei hanno apprezzato parecchio, ringrazio Marianna e la sua mamma per questa ricetta.



Ingredienti:

400g di farina;

215 g di zucchero;

4 uova intere;

240 ml di latte;

1 cucchiaino di polvere d’arancia;

16 g di lievito per dolci;

1 cucchiaio di cacao amaro;

qualche cubetto di tavoletta di cioccolato fondente;

sale un pizzico.

Lavorare i tuorli con lo zucchero fino a renderli chiari e gonfi. Montare a neve gli albumi e riporli in frigo.

Unire tutti gli ingredienti liquidi ai tuorli e poi setacciare la farina e il lievito. Unire gli albumi, con un movimento circolare dall’alto verso il basso senza smontare il composto.

Accendere il forno a  180°. Prendere lo stampo e versarci un po’ di olio all’interno, spalmandolo con un pennello o con un pezzo di carta assorbente, infarinarlo, riempirlo per i 3/4 del composto.

All’ultimo quarto che vi resta nella planetaria aggiungere il cucchiaio di cacao, mescolare bene e versarlo sopra a quello bianco, poi tagliate e a pezzetti piccoli il cioccolato e mettetelo sopra.

Infornate per 40 minuti o comunque fino a  che il dolce non supera la prova stecchino.




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