lunedì 9 luglio 2012

Rifugio Levi Molinari, bivacco Sigot, Val Susa.

Week end interessante, mi è stato proposto dalla mastra yogica un w-e all’insegna dello yoga, il tema era “in to the wild” giusto per essere proprio selvaggi ci siamo portati anche le tende, per cui quasi tutta la compagnia yogica presente dormiva in tenda, l’altra attività era danza del ventre ma loro, erano tutte dentro il rifugio…noi sì che siamo veri esploratori. Il ritrovo era alle 11,30…io e Nico ci siamo alzati presto ma all’ultimo si è aggiunto un impegno inaspettato che ci ha fatto tardare nella partenza di un’ora e mezza.

Il rifugio Levi Molinari si trova in alta Val Susa, percorrendo la SS24 si supera Exilles e si arriva ai tornanti di Susa, si gira a destra di 90° gradi  (tornante stretto e forte pendenza)  rispetto alla strada statale per Eclause, al primo bivio si gira nuovamente a destra con tornante stretto, si prosegue per una strada a carreggiata ridotta in cui ci si scambia con un minimo di attenzione, si passa una colonia, e si arriva a un altro bivio, a destra per il paesino, dove finisce la strada e a sinistra (con tornante stretto) per il nostro rifugio. Faccio una piccola premessa, la strada è stretta, ci passa una macchina per volta, ci si scambia solo in alcuni punti, sarebbe buona norma suonare il clacson e non fare rally per la strada, normalmente si trova pochissima gente a scendere a metà giornata e molta verso le 17…tenetelo presente, noi abbiamo trovato solo un sidecar!

Tolto questa piccola parentesi si arriva a fine strada asfaltata e sulla sinistra si apre un bello spiazzo dove si possono parcheggiare una dozzina di auto, chi se la sente può proseguire per la strada sterrata (un po’ dissestata ma con attenzione si può arrivare bene) in ogni caso dal primo spiazzo ci saranno 600 m di camminata per arrivare al rifugio.

Noi, carichi come ciuchi ci siam portati tenda e tutto quello che ci sarebbe servito, ramponi, ghette, bastoncini, scarponi,tappeto di yoga…già perché appena arrivati e approntato la tenda io mi sono fiondata a fare yoga, hata yoga. Ok, oggi, posso dire che non è stata una bella idea ma sabato ero tutta felice, già domenica mattina avevo capito che gli addominali laterali e i bicipiti non avevano apprezzato. Tolto questo abbiamo fatto un’ottima cena con dell’ottimo vino e tutti a nanna, il mattino dopo qualcuno avrebbe fatto ashtanga yoga, ma Nico aveva deciso di andare in montagna e , vedendo il cielo, non c’è l’ho fatta a lasciarlo andare da solo.

Colazione, in cui pensavo di mangiarmi anche le gambe del tavolo e partenza per le 8,30, destinazione Sommelier.



Il rifugio Levi Molinari si Trova a 1850 m s.l.m. si possono fare molti itinerari, più o meno impegnativi, Nico per la ns prima uscita pensava di andare al Sommellier 3.333 m ( ovviamente a me non ha detto nulla...).

Clicca per : Veduta sopra il Rifugio Levi Molinari.

Ci incamminiamo per il sentiero con un caldo soffocante poichè nella notte aveva piovuto e con il sole caldo del mattino c'era da sudare sette camicie e ottanta canotte, comunque rotto il fiato siam saliti tranquilli, siamo arrivati al Lago delle monache, un luogo davvero bello in cui si trovano due laghetti insignificanti e ancora tanta neve,ci siamo avvicinati al rudere prendendo un sentiero laterale (intanto il mio stomaco reclamava cibo, per cui ci sarebbe stata una sosta comunque) e qui cosa abbiamo visto? Un branco di camosci con i cuccioli, Nico ben sa che io vado in montagna per poche ma forti ragioni, amo la natura e mi piace viverla a piedi, godermela con calma, adoro gli animali, tutti, sia domestici, sia selvatici, quelli di montagna mi danno maggiore soddisfazione perchè li puoi incontrare solo se hai un passo leggero, sei educato e non hai fretta, per cui incontrarli mi apre sempre il cuore e mi da la forza per affrontare la fatica della salita.

Ed ora ecco a voi i camosci, il branco era numeroso e con tanti cuccioli.


La mia Eve ha solo un 7x per cui le mie foto non sono meravigliose quando i soggetti da fotografare son distanti, questo è il caso, aspetterò le foto di Nico, lui ha una macchina più performante! Comunque questo non mi  ha fermato e ho scattato tantissimo.



La veduta del Lago delle Monache:



Abbiamo ripreso il cammino dopo esserci adeguatamente rinfocillati (io ho sempre fame, figuriamoci in montagna!) durante la salita abbiamo incontrato due stambecchi che ci guardavano stupiti, sarà stata la mia maglia di pile verde fosforescente? Mah non credo, loro non vedono i colori, comunque li abbiamo fotografati per un buon 5 minuti, poi Nicola ha preso la pala meccanica e mi ha spiantato da dove mi ero messa per fargli e foto. In effetti il mio problema è che quando vedo un animale generalmente cerco di avvicinarmi e toccarlo se è domestico oppure lo avvicino e lo fotografo in ogni posizione se è un selvatico, si chiama sindrome da giapponese compulsivo.

Ora guardate le foto e individuate...



Tenete presente che noi eravamo sul sentiero, li abbiamo visti solo perchè hanno fatto rumore.



Cammina cammina ne vediamo un altro che attraversa un nevaio sopra di noi e altre coppie sedute qua e là tranquille, d'altronde davanti a noi c'è solo un altra coppia ma ha un'ora di vantaggio rispetto, per cui gli animali non si scompongono nemmeno tanto e continuano a brucare e riposarsi tranquilli.



L'arrivo al Sigot, amen non ce la facevo più, giuro gli ultimi 100 m di dislivello ero morta, oltretutto c'era un vento freddo che ci ha costretti a vestirci e nel mio caso a mettermi il cappello di pile (si si ho detto pile, windstopper oltretutto, quello che uso in inverno per sciare!).

Veduta dal Sigot, nebbia permettendo!



Nico abbandona l'idea di andare al Sommelier perchè bastava vedermi in faccia per capire che avrei potuto bivaccare lì dov'eravamo, tant'evvero che il bivacco è molto pulito, ordinato e non è per niente umido, infatti è tutto legno, anche fuori, solo che è verniciato di rosso. Putroppo si vede poco perchè è tutto avvolto dalla nebbia ma il posto vale la pena di tanta fatica e forse con un po' più di allenamento me lo sarei goduto senz'altro di più.

Il rientro è stato favoloso, abbiamo trovato altri animali, stambecchi in quantità, lo spettacolo è stato vederli giocare e correre ma anche trovare un branco di 9 stambecchi proprio a fianco del sentiero, ho fatto non so quante foto perchè non so se avrò la fortuna di trovare un branco così bello con esemplari adulti/ vecchi e giovani così tranquillo e pacifico, siamo rimasti almeno 10 minuti a far foto. La sostanziale differenza tra noi e loro è che noi avevamo la macchina fotografica, ci guardavano con curiosità e ci hanno guardati mentre andavamo via, insomma non si capiva chi fosse più curioso.

Vi lascio il video, se no caricavo 1000 foto in questo post:

Camosci in relax

scusate il video non è bellissimo ma la macchina non sapeva bene come correggere il colore e il tempo era tra il nebbioso, nuvoloso, soleggiato, insomma un bel caos per lei.

 





Poi però siam proprio dovuti andar via, a me sembrava gli dispiacesse, ci seguiva con lo guardo:



Tra l'altro siamo riusciti a intravedere anche una marmotta, l'unica ,ma ovviamente non son riuscita a fotografarla.

Per ultima vi presento una pianta che a me piace tantissimo, una bulbosa, la Nigritella nigra, è una pianta protetta ma ha una qualità che a me piace tanto, se la annusate sa di cioccolato!



All'arrivo al rifugio abbiamo smontato la tenda, rifatto gli zaini e via a prendere l'auto e poi cristonare con chi saliva (strada stretta ricordate?) ecco io mi chiedo, ma perchè merenderos schifoso devi venire in montagna sin  dove la macchina ti porta alle 5 del pomeriggio quando normalmente si scende?Io credo che a un certo punto abbiano fatto inversione di marcia perchè il flusso di macchine in discesa era molto più numeroso di quelle in salita. Merenderos che leggi (spero di no) sappi che dalla montagna si scende verso sera, diciamo dopo le 16, per cui  cerca di non salire alle 17 della domenica con fuoristrada o peggio con macchinoni bassi, sappi che rimani incastrato, perchè se è vero che la precedenza ce l'ha chi sale se siete in 15 a salire e 50 a scendere tu stai fermo e gli altri si muovono, punto secondo quando prendi una strada stretta che sale appura dove va a finire e non chiedere a chi scende se è giusto salire di lì.

In ogni caso il w-e è stato meraviglioso, oggi ho male a tutti i muscoli ma son soddisfatta, spero che il post vi sia piaciuto, ci ho messo un po' a allestirlo e avrei voluto mettere tantissime altre foto, tutte quelle che sono qui mi hanno emozionato quando le ho scattate e mi emozionano anche ora nel rivederle, spero vi passino un po' dell'energia che mi hanno donato.

Quest'anno mi auguro di poter postare molti giretti montani e spero di potervi stupire con le mie vacanze estive.

Alla prossima.

13 commenti:

Barbara ha detto...

Splendidoooooooooooo!!!!!!!! :D :D

Lia ha detto...

anche a me è piaciuto un sacco!!!

Piery ha detto...

bellissimo!!! io adoro la montagna!!!!

Fra ha detto...

Foto spettacolari di un luogo spettacolare.... e che spettacolo quell'asinello!!! Mi rubo subito quella foto e la uso come sfondo del mio pc ;)
P.S. sissina bella, lo sai che sulla tastiera c'è una cosina magica che si chiama barra spaziatrice?!!?!?!? hihihihi
ti voglio bene!!!!!!!!!

Lia ha detto...

che fai mi prendi in giro?devo andarmi a rileggere il post eh? vado e correggo!

martig ha detto...

che posto....bellissimooo

Fra ha detto...

Non mi permetterei mai di prenderti in giro, lo sai vero!??!!? Ti voglio troppo bene, è per quello che ti riprendo :-P

Lia ha detto...

vai tranquilla Sis!!

marifra79 ha detto...

Certo che questo post e' piaciuto a tutti!!! Dev'essere stato un fine settimana bello ed emozionante! Io ti avrei accompagnata molto volentieri, adoro la montagna e adoro lo yoga:-) Un abbraccio

Lia ha detto...

Si ma se venivi pure tu avevamo bisogno di un quarto/a perchè entrambe ci piantavamo davanti agli animali a fotografarli!!!!è stato un bel w-e e spero di replicare domenica con un altro bel reportage. un bacione

Benedetta ha detto...

Ooooohhhh gli asineeeeelli! :D sono così coccolosissimi! Voglio un album completo delle foto, sono sicura che ne avrei fatte altre 10000 :D Ps quelle cose con le corna non le avevo mai viste, ma a parte gli attrezzi sulla testa son carini!

Lia ha detto...

Ahhahahah, dai non puoi dire gli attrezzi sulla testa!!Poveri camosci, loro sono così fieri di portarle sul cranio nonostante pesino un sacco. Appena ho tregua metto le foto dei miei adorati ciuchini, sopratutto di quello piccolo!

marifra79 ha detto...

ahahah vero, forse anche di un quinto:-)) Non vedo l'ora di vedere un nuovo reportage, divertiti domenica!!
ps. perdonami per la raccolta sul farro! Lo sai sono una frana in contest e raccolte!

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