lunedì 6 agosto 2012

Rifugio Giacoletti dal Pian del Re (Cn).

Penultimo week end prima della partenza delle nostre vacanze (del quale parlerò sicuramente al rientro…aspettatevi un post lunghissimo e pieno di foto) questo fine settimana l’aveva programmato da un paio di mesi Nico, felice di poter ritornare nel cuneese nei pressi del Monviso, se ci penso bene quasi 8 anni fa provammo a fare l’ascesa al Monviso mancava poco alla vetta ma il tempo prometteva fulmini e saette, non rischiammo, lui è sempre lì e noi prima o poi riusciremo ad andar su. Non bisogna sfidare la natura ma portarle rispetto.

Il nostro giro incomincia venerdì mattina, partenza da casa, rientro dopo mezz’ora perchè mi ero dimenticata gli scarponi…classica domanda: “hai preso gli scarponi?”  io: “umm non li hai presi tu?” risposta “ahaiohausfhcauhfialn” rientro a casa e ripartenza, ritardo sulla tabella di marcia 1h , Nico felicissimo, felice come quando ti schiacci un dito chiudendo la porta di casa…

Comunque si riparte, destinazione Pian del Re.

Dopo Saluzzo comincio ad aver fame, a Paesana rischio di mangiarmi lo sterzo dell’auto quindi insisto per fermarci in una panetteria, ho gli occhi famelici, iniettati di sangue e la lingua fuori dalla bocca…Nico cede, entriamo in un paesino, Calcinere, salendo al pian de Re si trova a destra a 8 km da Crissolo, stradina che man mano si riduce a una corsia, sulla destra c’è un ristorante e sulla sinistra una panetteria, di quelle vecchie con l’insegna sopra la porta e la tenda per non far entrare le mosche, l’unico segno che il tempo è quello del 21 secolo, il tappeto per entrare, in Vibram (d’altronde siamo in montagna). Entriamo speranzosi di trovare una mega leccarda piena di pizza bianca o una di margherita, nada, davanti a noi stagere (ripiani) piene di filoni di pane , sulla sinistra un ripiano basso pieno di:

baci di dama tutti al cioccolato,

anicini,

torcetti di due tipi diversi,

paste di meliga (saranno state almeno 200);

una ciambella dolce;

altri biscotti al cioccolato;

gallette per la colazione.

Stavo per svenire, durante la marcia avevo deciso che non avrei mangiato dolci…seeeeeeeeee allora se mi metti davanti una scelta del genere come faccio a  dir di no?

Nicola ha preso un filone di pane e io una manciata tra paste di meliga e torcetti, €4,50 non proprio economico direi. Comunque uscita dalla panetteria ho addentato la prima pasta di meliga prima di arrivare alla macchina (2 metri) oddio burro con farina di mais, una roba da libidine, i torcetti buoni ma non la fine del mondo, il pane ottimo cotto nel forno a legna, vi lascio l’indirizzo ve lo consiglio vivamente:

Panetteria Garzino Fr. Calcinere 35 Paesana (Cn) tel 0175/94152

Non è economica ma è veramente meritevole.

Visto che il mio stomaco era pieno abbiamo potuto proseguire per Crissolo e poi per il Pian della Regina e proseguire per il Pian del Re, dal Pian della Regina si può arrivare a quello del Re con due ore di cammino, noi siamo saliti in macchina, avevamo l’attrezzatura d’arrampicata e la roba per tre giorni dietro, ok che ci piace andare in montagna ma proprio autoflagellarci no!

Come abitudine tolgo dalla custodia Eve per fare la prima foto, la accendo...memoria piena...nooooooooooooooo ho dimenticato la micro sd nel pc, ovviamente Nico non ha preso la macchina fotografica, però ho un lampo di genio, stacco il telefono e prendo quella micro sd...siamo salvi!!!



Arrivati al Pian del Re ((2020 m)abbiamo lasciato la macchina (parcheggio a pagamento), ci siamo cambiati le scarpe e messi i due piombi, ops zaini in spalla, destinazione Rifugio Giacoletti (2741 m ) la giornata era bella ma le previsioni davano brutto per il tardo pomeriggio.



Ci siamo incamminati baldanzosi superando i merenderos che andavano a vedere la sorgente del Po e il lago Fiorenza appena sopra. Mi ha fatto ridere un papà che diceva al figlio “vedi, quelle sono le corde per arrampicare, loro vanno sulla roccia” e io pensavo “ sì siamo due pirla che si portano uno zaino da 15-20 kg per 700 metri per poi andare a faticare ancora a scalare…” in ogni caso abbiamo passato il lago Fiorenza indenni, sarà che è in piano?



Mentre salivamo per il sentiero chiedo a Nico se ci fermiamo un attimino a bere, lui mi risponde candido “non abbiamo acqua la prendiamo alla sorgente del Po.” Punto primo, noi partiamo sempre con almeno un litro d’acqua a testa, punto secondo Nico, ca@@o, la sorgente del Po era al Pian del Re!! Ci siamo passati a fianco, sai dove tutti facevano le foto???Era lì!Faccia di sale di Nico…ok si prosegue senz’acqua…d’altronde l’ho scelto e me lo tengo così.



Abbiamo poi cominciato a salire su un sentiero abbastanza agevole insieme a miliardi di zanzare tigre, mi chiedevo come facessero a sopravvivere a 2000m comunque c’erano ed erano agguerrite,  ho capito solo dopo aver letto una guida il perchè di tante zanzare, il Pian del Re è una di quelle poche zone in cui ci c'è una torbiera relitta, è quindi una zona umida, un po' come il Pian del Nivolet, per rimanere sempre in Piemonte, noi non abbiamo visto la salamandra ma abbiamo sentito la fame delle zanzare!

La sete persisteva, haimè! Io ero pronta a gettarmi nel lago a modi cane e bere, Nico non ha voluto…vabbeh, fortunatamente sul sentiero della morena troviamo una sorgente(segnalata di rosso sulla roccia e con tubo di canalizzazione), acqua di montagna, gelata e senza sali, puoi berne 14 ettolitri ed avere ancora sete, comunque va bene, si riempie la borraccia, si attacca il pane e qualche zenzero candito e si riprende la salita, si sale, si sale, si sale e, si arriva a un bivio, noi saliamo e incontriamo solo gente che scende (e questo dovrebbe farci pensare….ma noi imperterriti saliamo come due stambecchi…stambecchi stanchi e vecchi però).



Gira che ti gira sto sentiero sale e sullo zaino sembra che ci sia seduto un uomo di 1 quintale! Dopo aver capito che effettivamente Nico mi vuol far fuori gliel’ho detto, ho anche argomentato bene tra l’altro: quest’anno come prima uscita voleva farmi fare 1300 m di dislivello, ma io a 1100 stavo spuntando l’anima e ci siamo fermati (bivacco Sigot), poi partiamo per questo sentiero senz’acqua, portando sulle spalle un peso non indifferente, ok far sport ma così è tentato omicidio!!!





In ogni caso vedo qualcosa muovere tra le rocce, una marmotta!!!Amen qualcosa di diverso dai soliti bipedi! Bella e curiosa è una marmotta giovane che ci segue con lo sguardo, faccio in tempo a fargli qualche foto e fischia, porca paletta ci ha assordati, il fischio in realtà assomiglia a uno squittio ma sembra dato dalle corde vocali non da un sibilo. Dopo aver fischiato pensavamo andasse nella sua tana, naaaa era curiosa si è alzata sulle zampe posteriori e ci ha guardato e fischiato (era un apprezzamento il suo?) alla fine ce ne siamo andati noi.



E così arriviamo qui ( a voi non sembra la testa di rospo???) :



e chi si vede???



Camosci! Da notare il primo a sinistra...non ho mica capito com'era messo aveva una zampa sollevata, salutava?



Arrivati al rifugio Nico voleva comprarmi con un pezzo di crostata ai mirtilli…a volte è ingenuo, un pezzo solo? In ogni caso mi convince ad andare ad arrampicare nella palestra di roccia lì vicino, d’altronde era quello che voleva fare, io ero stravolta. Dopo appena mezz’ora arriva il gruppo del Cai con il quale eravamo, per cui ritorniamo al rifugio e prendiamo posto nel dormitorio.

Il rifugio è piccino in realtà diciamo che ci sono 50 posti a dormire di cui dieci in piccionaia, i nostri posti dove sono??? Esatto piccionaia, dopo 700 metri di salita con uno zaino praticamente vivo che si muove a ogni passo dobbiamo salire una scala a pioli (fortunatamente agganciata con corda) e dormire su dei materassini di 70 cm di larghezza io ovviamente ho anche una trave a venti cm dalla testa…mi sembra giusto!

La nota positiva è che si mangia bene e le portate sono davvero generose, il che in montagna proprio non guasta.

Al mattino mi son fiondata giù dal materassino con un mal di schiena improponibile, ho preso Eve e sono uscita per due motivi, fondamentali :



gli stambecchi vengono fino a 5 metri dalla porta del Giacoletti perchè i ragazzi del rifugio mettono il sale sulle rocce e loro vengono a leccarlo, golosi!

E il secondo motivo è:



A sinistra in basso il Viso Mozzo e in alto a destra sua Maestà il Monviso (si nota dalla foto che siamo a livello neve? Immaginate il freddo!).

Il sabato è stata una giornata strana il tempo è stato un po' incerto, il ns programma prevedeva una via di 13 tiri, dimensione quarto, ma al secondo tiro Nicola ha insistito per scendere, in primis perchè avevamo uno zaino che anche a portarlo da secondi c'era da morire di fatica e poi, il tempo era molto incerto e con tutto il ferrame che avevamo addosso prendersi un fulmine è un attimo, in più la via non era molto intuitiva, al primo tiro Nico è uscito dalla via di un bel po' e nel secondo aperto da me mi è presa una strizza paura (che poi ho fortunatamente contrastato ma che per almeno due minuti buoni mi ha bloccata), così siamo rientrati insieme a un'altra cordata anch'essa spaventata dal fatto che le vie non fossero per niente intuitive e che quindi ci si sarebbe messo molto più tempo sfidando la sorte con un meteo in peggioramento.

La domenica c'era la festa al rifugio, cuociono ben 60 kg di costine di carne di maiale tutte interamente portate a spalle, vi ricordo sempre i 700 m di dislivello...comunque noi alle 8 eravamo già con i nostri zaini in spalla, volevamo fare il sentiero del postino in pratica saremmo scesi di un 300 metri per poi risalire altri 400 per poi ridiscendere al Pian del Re, ma eravamo in gruppo e tra Nico che si era aperto una caviglia arrampicando, gli zaini pesantissimi e due donne che per scendere il sentiero su roccia morenica e ruscello hanno tirato giù tutti i santi del paradiso chiedendo anche in prestito quelli nelle altre lingue, abbiamo dovuto desistere,a me ispirava e parecchio, andremo a farlo senza tutto quel peso sulle spalle, da soli, un'altra volta.

La discesa è stata gradevolmente accompagnata dal concerto sinfonico che ogni anno si tiene al Pian del Re.

E ora, la sorgente del Po...l'ho portato a vederla!



Non c'entra una cippa lippa sta foto ma ho dovuto fare questa foto a una macchina nel parcheggio al Pian del Re:



Credo che questo sarà il mio ultimo post del mese di agosto, ci rivediamo a settembre, spero di potervi raccontare le meravigliose vacanze che ci aspettano.

Namastè!

9 commenti:

Fra ha detto...

Ma dimmi un pò te, la marmotta che ti fischia, il camoscio che ti saluta... che mica sei Heidi, vero?!!?!!?? Buone vacanze tesora... rilassati e goditele fino in fondo.
Ti stravoglio bene!!!!!!!!

Lia ha detto...

la natura mi ama!!!!ahahhahaha un bacione bella Sis

Barbara ha detto...

solo tu puoi scrivere post così belli e divertenti dopo una fatica del genere! :D :D

Lia ha detto...

da bambina quando camminavo in salita pensavo che arrivata a meta mi sarei scordata la fatica solo guardando il paesaggio, rimane tutt'ora il mio modo di pensare, mi apre sempre il cuore la natura, sopratutto quando me la conquisto passo dopo passo. un baciotto!

marifra79 ha detto...

Ti stimo moltissimo! Dev'essere meraviglioso percorrere sentieri simili! Lo so, prima o poi verro' anch'io con voi:-) Un abbraccio!!!!

Lia ha detto...

Immagino solo le foto che potresti fare...faresti un reportage da paura!!!!dai dai vieni!!!

paola ha detto...

che posti meravigliosi.. merita proprio scarpinare!!
quando torni passa da me che ho un premio x te ;)
Un bacione
Paola
p.s. sei partita da poco e già mi manchi!!!

ornella ha detto...

Poter camminare in questi posti meravigliosi è un sogno per me e se poi fossi in compagnia di una coppia simpaticissima, innamorata e rispettosa della montagna come voi...partirei subito!
Certo io no per scalare...ma magari porterei lo zaino del "rancio" :-D come si dice dalle mie parti! Un bacione cara Lia

Lia ha detto...

e che rancio mi immagino!!! un bacione anche a te Ornellina, mi sei mancata tanto.

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