lunedì 25 marzo 2013

Riso thai con verdure e curry

L'anno scorso in questo periodo siamo stati in due aziende risicole, nonostante io sia piemontese di nascita e viva da 31 anni qui non conosco per niente il riso, alle superiori ho studiato molte colture ma quella del riso è passata inosservata, forse perché la mia zona è più da mais e grano.

Così son venuta su con una discreta ignoranza, ma se sul riso carnaroli un po' ho capito come cucinarlo, sul thai brancolavo nella più completa ignoranza.

Così vi propongo due modi i fare la stessa pietanza, uno con un risultato discutibile e l'altro con un ottimo risultato.


Ingredienti per 2 persone :

140 g di riso ;

1 scalogno;

2 carote;

100 ml di yogurt ;

1/2 cucchiaino di curry;

1 manciata di mandorle;

sale e olio.

Gli ingredienti sono uguali per le due preparazioni , affrontiamo il primo modo di cucinare il riso thai, quello scritto sopra la confezione di riso per intendersi:

  1. mettere nell'acqua fredda il riso a pioggia  e lasciarlo bollire fino a  cottura , risultato un pappone informe;

  2. mettere nell'acqua fredda il riso e lasciarlo lì per una ventina di minuti (si può andare fino a quaranta), scolarlo e sciacquarlo, poi prendere una pentola non troppo grande e mettere un bicchiere e mezzo di acqua per bicchiere di riso (ok io non l'ho fatto ho messo 2 litri d'acqua e l'ho poi scolato) quando l'acqua bolle mettere il riso a pioggia nella pentola e non toccarlo più fino a che non sarà cotto. Risultato? Chicchi sgranati.

Ovviamente la prima volta ho seguito in modo caparbio le istruzioni sulla confezione e ho ottenuto la pappa informe, al secondo giro mi sono informata e ho trovato diverse notizie,  alcune contrastanti e ho deciso di provare il secondo metodo, e se devo dare un giudizio il secondo è senz'altro migliore, consiglio di perdere 20 minuti di ammollo ma mangiare un buon riso.

Sì non ho messo il sale, non me ne sono dimenticata non l'ho proprio messo e devo dire che va bene così, è vero io non mangio salato ma il curry da quella sapidità per cui il sale non serve (a mio gusto).

Procediamo con la preparazione del condimento:

tagliare lo scalogno finemente e le carote a listarelle non troppo piccole (rimarrano un po' crude dando croccantezza) tagliare anche le mandorle nel senso della lunghezza almeno a metà.

In una padella aggiungere un filo d'olio e le verdure, lasciandole appassire e cuocere con il coperchio sopra e finendo la cottura togliendo il coperchio, aggiungere poi le mandorle tostandole un po', lasciate riposare a fuoco spento.

In una piccola terrina versare mezzo cucchiaino di curry e lo yogurt (intero, bianco senza aromi) mescolare bene per amalgamare la salsa.

Scolare il riso (se come me non avete dimestichezza con la quantità d'acqua che assorbe) e versare nella padella del condimento e con un colpo mischiare il contenuto.

Impiattate e aggiungete a vostro gusto la salsa di yogurt, mischiare ed assaggiare. Io non posso fare a meno di rifarlo perchè mi piace tantissimo, semplice e facile da fare.
riso thai con verdure e mandorle


Note:



  • le mandorle non le ho sbucciate volutamente, le ho preferite con al buccia così da avere un contrasto quasi amarognolo;

  • la salsa di yogurt è curry è poca, ma farla è un attimo, se invece non vi piace è meglio diluirla nel riso, ho provato la prima volta a salare il riso ma non è la stessa cosa, fidatevi e provate solo col curry , vi piacerà.

giovedì 21 marzo 2013

Sapori dimenticati , primavera.

E' così siamo giunti al fatidico appuntamento con la raccolta e con la primavera, quest'anno ho proprio voglia di aria pulita, di sole di germogli sulle piante,  e sopratutto di spogliare un po' il letto, avrei quasi voglia di togliere lo scaldasonno i due piumoni e la coperta di cachemire sopra (si nota che son leggermente freddolosa?).

Ma torniamo a noi, a voi e alle ricette primaverili, ora non potete dirmi di no, chi di voi non cucina le ortiche,il luppolo, il tarassaco , il buon enrico?

Le prime tre le conoscete tutti ma il quarto? Eppure dal nome dovrebbe essere invitante e in natura è molto abbondante, vi parlo un po' di lui e, spero, che Ezio mi passi una ricetta da postare per incuriosirvi ulteriormente.

Il buon Enrico si chiama Chenopodium bonus-henricus è una pianta interessante per chi come me tende all'anemia perchè lui la combatte, è ricco di ferro, di vitamine e haimè anche di saponine, quindi va lavato bene.

L'unica controindicazione del buon enrico è che,in ingenti quantità, crea ossalato di calcio, ossia i calcoli renali, per cui è da consumare con cautela.
sapori dimenticati primavera

Ed ecco a voi il banner per la primavera:

banner sapori dimenticati primavera

 

Come al solito la raccolta continua anche da Daniela e Carlotta!

 

Le ricette:

lunedì 11 marzo 2013

Il pancotto.

Mi fa piacere ospitare nuovamente Antonella nel mio blog con una sua ricetta, tolto che non posso mangiare le patate questa zuppa la mangerei molto volentieri, solo ieri ho visto raccogliere la cicoria selvatica nei campi, se il tempo mi assiste sabato vado a farmi un giretto, credo che Nico non abbia mai mangiato la cicoria con le uova sode, vecchia ricetta dei contadini di queste parti.

 

pancotto


Altro piatto della tradizione “povera” che si può ritrovare, con alcune varianti, secondo i prodotti disponibili sul territorio, in tutte le nostre regioni.

Questa la versione pugliese:

Ingredienti:

Pane raffermo di tipo casareccio;

Verdure spontanee miste:  cicoria selvatica, borragine, erbette, tarassaco, rapestre , rucola ecc….

2/3 pomodorini (facoltativi)

una manciata di legumi (fave) già lessati ;

qualche patata;

1 spicchio d’aglio;

1 cipollotto;

2 foglie d’alloro;

1 peperoncino;

sale;

olio EVO.

Preparazione:

In una casseruola capace versare 1l c.ca di acqua, salare ed aggiungere l’aglio, l’alloro, il peperoncino e le patate sbucciate e tagliate a grossi tocchi.

Intanto che le patate arrivano quasi a cottura, mondare le verdure miste, quindi inserirle in pentola insieme ai pomodorini e i legumi.

Inserire quindi il pane ridotto a tocchi ed irrorare di olio evo. Mescolare energicamente per qualche minuto quindi servire in fondine aggiungendo ancora un filo d’olio crudo.

Anche questa ricetta rientra a pieno titolo nella raccolta:

banner sapori aut-inverno

venerdì 8 marzo 2013

Purea di fave con cicoriette selvatiche.

Ed eccomi a prestare il mio spazio virtuale ad Antonella per presentare una sua ricetta per la mia raccolta sui sapori dimenticati:

Purea di fave con cicoriette selvatiche


Piatto della tradizione pugliese, cosiddetto povero, ma, direi, completo dal punto di vista nutrizionale ed estremamente ricco dei sapori degli ingredienti genuini della mia terra.
Ingredienti:
Fave secche
verdure spontanee tipo cicorie
sale
peperoncino
olio evo
Preparazione

Non metterò dosi precise, per questi piatti non è necessario, ci si affida al buon senso per l'equilibrio fra gli ingredienti e, per il resto più ce n'è meglio è!
A sera si mettono a bagno le fave, diciamo un'abbondante manciata a testa. Al mattino, dopo circa otto ore quindi, saranno abbastanza morbide da poterle sgusciare senza difficoltà. Per chi non avesse tempo per questa operazione si trovano in commercio fave già sgusciate.
Quindi si lessano in abbondante acqua salata, a fuoco lento e a lungo, rimestando ogni tanto, e sempre più spesso, verso fine cottura, quando si saranno in tal modo ridotte a purea. Volendo una purea più vellutata si possono passare al passaverdure, o frullare col frullatore ad immersione, ma per chi ama i gusti "rustici" è gradevole lasciarla così in modo da trovare qualche granellino più consistente sotto i denti. Tenete la purea sempre molto liquida perchè le fave "tirano" molto!
Mentre cuocciono le fave, mondate e lavate delle cicoriette spontanee ( almeno un chilo per quattro persone) che avrete raccolto durante le vostre passeggiate in campagna...Non vi è possibile farlo? Anche qui c'è rimedio, a malincuore per la mancata passeggiata nel verde, ma potete sostituire le cicoriette con quelle coltivate reperibili in ogni mercatino (da noi si trovano in vendita anche quelle spontanee) o reparto ortofrutta di supermercato. Lessate le verdure.
Sistemate nel piatto, meglio, per restare nel rustico, un coccio o una terrina, una bella cucchiaiata di purea, affiancate un bel ciuffo di verdure, qualche fettina di pane casareccio bruschettato, se piace spolverate di peperoncino e condite con l'immancabile olio EVOcrudo.
L'amarognolo delle cicorie si stempera nel gusto dolciastro delle fave e si arricchisce dei profumi di frutta e mandorle amare dell'olio pugliese creando un'armonia di sapori.

E questa la aggiungiamo alla raccolta:banner sapori aut-inverno

martedì 5 marzo 2013

Spadellata di finocchi, carote con zenzero e salsa di soia.

Assenteista, ecco come mi sento verso il mio blog ma ultimamente le foto le faccio in notturna e sono una più brutta dell'altra, sembra quasi una gara a fare la foto più brutta, quindi detto questo per la prima volta posto senza foto, poi si ho ripensato, ho pescato delle foto dal web, non le spaccio per mie ovviamente e giuro non succederà più.

Questo è il degno risultato di quando io e Nico facciamo la spesa e uno dei due non ha guardato cosa c'era in frigo il risultato può essere, continuano a mancare le uova oppure abbiamo 5 finocchi, due cavoli viola e due cavoli cappuccio...e pensare che abbiamo entrambi un telefono...vebbeh, questa non ricetta l'ho vista fare a mia zia, che però aveva omesso la salsa di soia, io l'adoro vuoi non metterla? E' un ottima ricetta per quando si hanno dei finocchi non proprio freschi.

Ingredienti per due persone:

1 finocchio;

1 carota,

due cucchiai di salsa di soia;

un pezzetto di zenzero fresco;

semi di sesamo;

semi di girasole.

Tagliare non troppo finemente i finocchi nel senso della lunghezza, tagliare finemente le carote, sempre per il senso della lunghezza in modo da avere delle carote julienne un po' più spesse, scaldare nel wok un po' di salsa di soia, non tutta, aggiungere la verdura e lasciar cuocere 5/8 minuti a fuoco medio,poi scoprire e aggiungere il resto della salsa e lo zenzero grattugiato, cuocere ancora per 5-10 minuti, i finocchi non risulteranno cotti più morbidi, un modo come un altro per mangiare la verdura calda senza cuocerla troppo.

I semi io li aggiungo gli ultimi minuti in modo da tostarli un po'.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...