lunedì 26 maggio 2014

Crocchette di amaranto, luppolo e carote.

Sono tornata...forse.

Già, da dopo il trasferimento non ho più scritto molto nonostante avessi la cucina mancava una cosa fondamentale, la voglia di cucinare, a mia discolpa posso dire che ho sballato gli ultimi scatoloni di roba della cucina 4 giorni fa? Ovviamente le scatole di tea sono ancora chiuse perchè manca il loro mobiletto che, durante lo smontaggio si è rotto, aspetto tranquilla che Nico me lo metta  a posto.

E poi qui ho il forno anarchico, già o spento o a tutto foo come si dice qui (a tutto fuoco) si non esiste che si possa regolare la temperatura, lui decide che quando è acceso deve carbonizzare ogni cosa, simpatico il tipo eh?  Una sera ho fatto una focaccia che sembrava un pane arabo, sono arrivata in tempoper non farlo sembrare una ciabatta scoppiata, mi è andata bene !

Tornando a noi essendo così la cucina sono un po' limitata, si si lo so che sono solo scuse ma che ci devo fare, fino a che non prendo la decisione di chiamare il tecnico del forno per far sostituire il termostato ( ha preso ferie a quanto pare) quindi tutti i miei cibi sono cucinati su fornello o arrivano diretti dal frigo, queste crocchette hanno sfidato la potenza del forno (l'ho provato avendo distanziato un pochetto la sonda del termostato, a me Mc Giver mi fa un baffo!). Devo dire che il gusto è molto particolare, nel senso che il gusto predominante è quello dell'amaranto, premetto che tra amaranto e miglio non sono in grado di valorizzarlo al meglio o forse proprio non mi piacciono e cerco di mangiarli solo perchè fanno bene.

Già perchè dopo il mio trasferimento ho avuto 1 mese e mezzo di dieta completamente sballata e ci ho messo tranquillamente altri 20 giorni per riprendere la giusta dieta (cmq i 4 kg in più mi son rimasti per puro ammore) e ora sto cercando di metter insieme pranzi e cene per due (io che ero abituata a mangiare poco e spesso solo un po' di cereali integrali ora mi devo tarare su un trituratutto affamato...ehh ce la farò!) quindi ora si rientra nei ranghi e si ricomincia con lo studio.

Ok, spero vi mancasse anche la mia logorrea visto il post.



Ingredienti per una trentina di crocchette (4 persone) :

200 g di amaranto;

150 g di luppolo (peso da cotti a vapore) ;

2 carote medie grattugiate;

3 scalogni;

750 g di brodo vegetale;

100 g di fiocchi d'avena;

5 cucchiai di farina integrale;

2 cucchai d'olio e.v.o. ;

1 cucchiaio di acidulato di riso.

Lessare l'amaranto con tutto il brodo, lasciando sobbollire lentamente, sarà pronto quando assomiglierà alla grana della polenta anche se risulterà molto acquoso, nessun problema è tutto nella norma. Una volta cotto lasciatelo da parte.

Una volta lavato il luppolo bisognerà cuocerlo a vapore e, alla fine della cottura sminuzzarlo in modo grossolano, nel mentre grattugiare le carote e tagliare finemente lo scalogno facendolo appassire in pentola con un filo d'olio, quando avrà cambiato colore sfumatelo con un cucchiaio di acidulato di riso o con aceto balsamico nel caso in cui non lo abbiate.

A questo punto unite in una grossa ciotola amaranto, luppolo, carote scalogno e la parte secca, farina e fiocchi d'avena, mescolarte bene per amalgamare e lasciate riposare e raffreddare per una mezz'oretta.

Nel mentre preparate la panatura:

90 gr di fiocchi d'avena;

1 cucchiaio d'olio;

1 presa di sale.

Nel caso in cui abbiate un mixer mettete tutto insieme e mixate fino ad ottenere una farina grossolana, se il mixer non l'avete prendete un sacchetto da freezer riempitelo con l'avena e il sale e passateci sopra col mattarello, aggiungete l'olio dopo.

Una volta raffreddato il composto di amaranto con le mani leggermente umide prendete una cucchiaiata di composto e rigiratelo tra i palmi per fare le polpette per poi farle rotolare nella panatura.

Infornare per 30 min a 200 °c (io non le ho bruciate per miracolo).

Si accompagnano bene con un'insalata.

N.b. :

l'amaranto è uno pseudocereale molto nutriente , una fonte importantissima di proteine e , non per ultimo privo di glutine. Devo sperimentarlo dolce visto le quantità ancora presenti nella dispensa.

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