domenica 22 giugno 2014

Merluzzo gratinato.

Mi è sempre piaciuto scrivere e mi è sempre piaciuto leggere, ho scoperto poi innumerevoli cose che adoro fare, tra cui anche cucinare, in questi mesi di rigetto verso la cucina mi sono anche resa conto di quanto mi manca, mi manca un po' la mia vita di prima, il mio tran tran, il lavoro, la shala , gli amici e le cenette tra amiche single solo infrasettimana ( gli amori a distanza a volte hanno dei risvolti piacevoli).
Sono sempre stata una persona che più impegni ha più ne vuole, mi è sempre piaciuto essere super impegnata, in alcuni momenti talmente impegnata da crollar dal sonno appena mi sedevo, forse esageravo, qualche anno fa ho imparato la lezione e cercavo di fare tutto quello che volevo rispettando il riposo corpo - mente che mi è necessario per parlare in italiano...cosa non sempre semplice sopratutto quando parli 12 h al giorno con persone sempre diverse.
Ho sempre cercato di tenere un po' fuori il mio blog dalla mia vita privata, non ho mai voluto che invadesse il mio spazio , ma sapete che vi dico? Ma chissene, nel tempo il mio rapporto col blog è cambiato, la mia vita è cambiata e cambierà ancora per tutto il tempo in cui sarò su questa terra. Questo per dire che mi sono accorta che non avendo i miei amicici in carne ed ossa con tutte le loro differenze che tanto me li fa mancare, mi sento come una pentola su un fornello con l'acqua dentro, sto sobbollendo, dentro è proprio così che mi sento, in fermento da un lato e dall'altro compressa, se per ora ho molto tempo per me non riesco a concentrarmi per farlo fruttare al meglio, so che questo periodo dovrebbe servirmi per immagazzinare energia e rilasciare tranquillità ma non ci riesco, anche nello yoga sono discontinua per quanto questo mi serva per buttar fuori l'ansia che a volte mi accompagna nelle giornate un po' strane. Così mi son resa conto che tutto il mio correre era ed è anche un modo per sfuggirmi per cercare di fare mente locale su quel che sono...certo che crescere è un bel casino mi vien da dire, chissà come ne uscirò, chi vivrà vedrà .
Intanto ieri è successa una cosa che mi ha letteralmente catapultato in cucina...quel fetecchio del freezer si è staccato (è saltata la corrente) ed è rimasto in blocco scongelando tutto il contenuto del freezer...non so se vi è mai capitato, per me è la seconda volta, la prima è stata terribile, era saltata la luce ad agosto, i miei non c'erano i casa e io neppure, quando son rientrata ho trovato un pozzetto (freezer quello grosso dove ci puoi tenere le scorte per un anno intero ) pieno di roba, dai funghi impanati , e non vi spiego l'odore, al pesce, alla carne ai ravioli di magro, mia madre pensava di sfamare l'intero paese per una settimana forse? Mah. Memore di questo il mio freezer è sempre pieno perchè la regola del non si sa mai è sempre valida e ben impressa nel mio dna.
Nell'ordine si sono scongelati :
3 cubetti di lievito;
1 sacchetto di pane in cassetta;
1 sacchetto di pane;
1 sacchetto di spinaci surgelati;
1 sacchetto di prezzemolo;
2 trote ; 800 g di merluzzo;
1 confezione di quarti posteriori di pollo (7 pezzi);
2 petti di tacchino;
1 confezione di pasta sfoglia
Vogliamo parlarne...noi siamo solo due! Così ieri sera abbiamo grigliato tutto il tacchino e ne mangeremo come se non ci fosse un domani, ho anche fatto una torta salata giusto per e ho cucinato il merluzzo (si ci siamo mo vi spadello qui la ricetta!), volevo fare delle crocchette ma non avendo olio per friggere (detesto farlo) ho fatto una ricerca su internet per farmi venire qualche idea veloce per cucinarlo...e mi chiedo perchè non usare il forno visto che funziona benissimo ( è sarcastico ovviamente)?


Per questa preparazione per 4 terrine (so che siamo in due ma o lo cuocevo o lo buttavo) :
800g di merluzzo scongelato (penso si possa fare anche col congelato aumentando i tempi di cottura) ;
3 patate medie;
pan grattato a volontà ;
erbe provenzali a volontà ;
sale e olio .
La ricetta è quanto di più banale uno possa pensare ma che dire mi ha salvato il merluzzo e mi pare doveroso scriverla. Ho lavato e pelato le patate, le ho tagliate sottilissime col pelapatate, adagiandole sopra un pochino d'olio dentro a una terrina (monoporzione) e ho aggiunto un po' di sale, ho infornato le terrine per una decina di minuti col solito sistema (2000 gradi sempre per via del termostato rotto, credo che cuociano tranquillamente a 200 °c per 15 minuti circa) intanto ho preso il pangrattato a cui ho aggiunto una generosa quantità di erbe provenzali secche (sostituibili con le erbe fresche) e il sale, ho tagliato a tocchetto di almeno 5 cm il merluzzo e l'ho rigirato ben bene nella panatura. Ho poi tolto le terrine dal forno e ad una ad una ho aggiunto il merluzzo sopra le patate fino a ricoprirle (a posteriori vi consiglio di fare proprio mucchio sopra o le patate carbonizzeranno) , aggiungere la panatura che vi è avanzata e irrorare con un po' d'olio , infornare a 200 °c per altri 15 minuti. Noi le abbiamo mangiate riscaldate, il merluzzo risulta solo un po' secco per cui se li riscaldate fatelo con l'alluminio sopra così da preservarne l'umidità. Devo dire che non è stato male come merluzzo cucinato in emergenza, probabilmente la prossima volta aggiungerò un battuto di olive, ma prevedo di non riempire troppo il freezer per un po' .

sabato 14 giugno 2014

Friselle integrali con semi di lino.

Caldo, veramente caldo, e quando fa veramente caldo cosa si fa? Si accende il forno e si stira mi sembra ovvio! E così non ho potuto far altro che accendere il forno per sfornare le friselle, sì vi ricordate bene le avevo già fatte ma ai tempi avevo usato farina manitoba e lievito madre, Fosca.
Alla luce di oggi ho smesso di usare la farina manitoba e "00" in effetti ho smesso anche di usare la "0" e uso solamente la farina integrale e, avendo usato il lievito di birra ho dovuto modificare i pesi della farina, per cui non è proprio una ricetta vecchia, ma come dire, un rimaneggiamento.
Come ormai è chiaro , ho il forno anarchico, il che vuol dire che o è spento o va al massimo, si lo so devo chiamare il tecnico per farmi cambiare il termostato…voglia? Vabbeh andiamo verso l’estate e sfornerò anche meno pizza e se non faccio torte è meglio. Guardiamo il lato positivo : ogni ricetta che prevede il forno è una sfida e un’incognita.



Torniamo alle friselle , con questa ricetta si ottengono circa 12-13 pezzi quindi 24-26 friselle:
500 g di farina integrale;
10 gr di lievito di birra;
40 g di semola;
25 g di semi di lino;
50 g d’olio e.v.o. ;
1 cucchiaino di sale;
1 cucchiaino di malto d’orzo;
100 g d’acqua (indicativa dipende dall’umidità) .
Mettere nella planetaria tutti gli ingredienti secchi e mescolarli, aggiungere olio, il malto e l’olio e azionare il gancio, aggiungere lentamente l’acqua tiepida fino a che tutta la farina non sarà staccata dalle pareti, lasciar lavorare l’impastatrice il tempo necessario a far incordare il composto.
Perché sono pigra e anche un po’ gnorri, ho deciso di non far lievitare il composto (come da ricetta) ma ho subito diviso in palle l’impasto di circa 60-70 g e ho formato i grissini lunghi 15-20 cm, li ho richiusi su se stessi e li ho passati nella semola, fino a finire il composto, ho messo poi le due leccarde del forno dentro il forno e ho lasciato lievitare 4 ore fino al raddoppio della dimensione.
Ho acceso il forno, in teoria al massimo e poi bisognerebbe abbassare a 180°c, ma visto che io ho il forno anarchico ho fatto come voleva lui, certo è che dopo 10 minuti le ho tolte dal forno (la cottura giusta sarebbe forno al max e poi una volta infornato scendere a 180°c per 20 minuti) ho aspettato un attimo e le ho tagliate in modo da formare le friselle, le ho nuovamente infornate per 5-6 minuti (la cottura normale direbbe di cuocerle per 15 minuti a 180°C) .
Sono solo da inumidire con acqua fredda e condire a piacere, si conservano in tupperware chiusi anche per un anno, sostanzialmente è pane secco.

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