giovedì 28 febbraio 2013

Profitteroles alla crema di nocciola.

Avete presente wonder woman? Quella donna meravigliosamente atletica con  bellissimi capelli scuri, il costumino attillato che riusciva a far tutto? Potrei essere io, sono bruna, ho un fisico quasi atletico (quando decido di fare seriamente yoga) e mi impegno a fare mille cose fino a che non stramazzo al suolo...sta settimana è davvero particolare, son partita già un po' stanca e preoccupata da un paio di grane, poi risoltasi in una bolla di sapone, poi ci si mette una cattiva dormita e ti rovina il resto della settimana, stamattina mi son svegliata con due certezza:

  1. devo farmi la manicure;

  2. devo togliermi le sopracciglia perchè il modello cespuglio non mi dona per niente.


Sveglia alle 6,20, mi preparo la tisanina del mattino e parto con il decespugliatore e motosega per le sopracciglia, dopo 5 minuti di intenso lavoro (non è facile esser precisi essendo miopi e assonnati) sono guardabile, ho l'arco sopraccigliare di wonder woman, mi piaccio, quindi penso e se mi facessi la maschera al viso? Massì tanto sono solo le 6,35, mi impomato di maschera la faccia e passo alle unghie, pareva avessi lavorato la terra e non mi fossi mai più messa della crema, dura e ruvida la pelle e gruttulute le unghie,cresciute in modo diseguale tra l'altro...sappiate che ho messo anche lo smalto, ovviamente canticchiando in giro per la casa e muovendo le mani...ringrazio sempre di non aprire subito le imposte davanti perchè se qualcuno mi vedesse chiamerebbe subito, e dico subito, la neuro.

Ore sette, sono davanti alla mia tisana e ai miei pilloloni di integratori, vuoi non fare una giocatina a ruzzle? Chiudo tre partite in sospeso mentre trangugio lo yogurt con i fiocchi di avena (non muesli perchè non ho ancora avuto il tempo di farlo) e nel mentre penso che mi devo ancora lavare, vestire e truccare ...insomma sono uscita alle 7,30 e sono comunque arrivata in anticipo al lavoro, ero lì davanti al portone chiuso a giocare a...ruzzle e non lo aprono subito...uffaaaaaaaaaa. Dopo 10 minuti sono stata rapita da mia madre per fare da fotoreporter a casa di mia nonna...storia lunga, in tutto questo delle 30 foto che ho fatto ,ne saranno venute bene due...Eve carica ma la mia mano tremula e Sam (il cellulare) scarico, quando le cose non vanno fatte non vanno fatte punto.

Giusto per gradire ho convinto mia mamma a portarmi in un negozietto a Torino dove vendono di tutto sfuso : farine, legumi, spezie, cereali, mangimi e fiori (non mi chiedete il perchè queste due categorie rientrino nell'alimentare non l'ho capito nemmeno io), comunque il risultato è stato che siamo uscite col nostro sacchettino.

Ma avendo dato un colpo al cerchio, pure mia madre voleva passare in un negozietto, quello delle lane. Un negozio storico che è stato aperto nel '48 gestito dalla proprietaria che di lana ne capisce parecchio, un posto in cui il tempo sembra non esser passato, in cui l'odore di  canfora non manca ma i colori e le matasse creano un arcobaleno caldo. Tolta questa figura retorica il risultato sono stati 8 etti di lana da gomitolare, non so se esiste questo verbo, cmq dalla matassa crei i rotoli con taaaaaaanta tanta pazienza e visto che una delle due matasse sarà un mio futuro cardigan chi gomitolerà? Naaaaaaaaa è così evidente che mi son presa io l'impegno per tutte e due le matasse, manco una, tutte e due, roba che metterò due sedie accoppiate per gomitolare e poi non potrò invitare nessuno a  cena perchè se no si mangia schiena schiena, oppure posso usare Nico e mentre lui gira in senso orario io giro in senso antiorario , una kundalini gomitolosa!

Tutto questo per dirvi che, questo profitterol poteva esser lungo da preparare, ma avendo io poco tempo, non ho fatto la pasta choux e l'ho comprata...si lo so non son degna di questo blog, ma a volte devo piegarmi al fatto che ho 24 ore al giorno anch'io e che son sempre più brasata per svegliarmi presto al mattino.

Come per tutte le mie ultime ricette dolci, da novembre in poi sappiate che son poco dolci (scusate il gioco di parole), assaggiate e fate secondo il vostro gusto, il mio ora non tollera più tanto lo zucchero e io non ho mai amato i dolci troppo dolci perchè mi stufano in fretta.

Sostanzialmente la difficoltà del profitterol è la pasta, il resto è una sciocchezza, il pregio è che:

  1. se avanza si più congelare, la domanda è: avanza mai?;

  2. piace sempre a tutti, tutti adorano il profitteroles grandi e piccini;

  3. si trasporta facilmente.


Tre punti non son pochi!

profitteroles


La ricetta è per almeno 8 persone.

Per la crema alle nocciole:

1 busta di bignè (prometto che la farò anch'io prima o poi...);

500 ml di latte (io ho usato il latte di soia);

4 tuorli d'uovo;

25 g di farina;

4 cucchiai di zucchero di canna (la prima volta l'ho fatto con 150 g di zucchero ma era troppo secondo il mio gusto);

100 g di pasta di nocciola.

Far bollire il latte con la pasta di nocciola. Sbattere le uova con lo zucchero fino a quando non diventeranno spumosi, aggiungere poi la farina e aggiungere un po' di latte al composto, versare il tutto nella pentola e girare girare con una frusta, fino a che la consistenza non diventa quella dello yogurt.

A quel punto togliere dal fuoco, passare nel colino (a me si formano dei piccoli grumi) ricoprire a filo la crema con la pellicola in modo che non resti aria e non si formi la crosticina. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente.

Ganache di crema di nocciole:

200ml di panna;

200g di crema di nocciole.

Unire i due componenti e lasciar sobbollire qualche secondo, lasciar raffreddare.

A questo punto forare con uno stecchino i bignè (se sono morbidi metteteli sotto il grill per qualche minuto) e riempite la sac a poche con la crema fredda e riempite uno a uno i bignè.

Non ho rotolato i bignè nella ganache perchè era ancora liquida, per cui una volta  riempiti i bignè li ho cosparsi di ganache versandocela sopra con un cucchiaio.

Lasciar raffreddare in frigo almeno due ore e mangiare.

sabato 16 febbraio 2013

Brownies vegan pere e cioccolato.

Scrivo il post prima di aver fatto la foto, questo dovrebbe farvi capire che forse e dico forse, non riuscirò a far la foto, pensate che mi son mangiata l'intera tortiera in due giorno, ok sono schifosa, ma fa freddo brucio calorie e ho voglia di dolci!

Sono un pozzo di scuse eh?

Questa settimana è un delirio,giusto ieri ho fatto una lavatrice e son riuscita a rimanere sveglia per stendere i panni, io mi chiedo chi ha inventato lo stendino quadrato a tre piani.

Quando ci siamo trasferiti in questa nuova casa l'ho voluto comprare anch'io attirata da questi 40 metri di stendibilità, visto soprattutto quanto lavo.

Quindi:
  1. montarlo...e sì mica te lo vendono montato, meno male che mettono le istruzioni, pensavo di incollarlo!

  2. le magliette le devi piegare a metà perchè se no toccano il filo sotto, quindi ci mettono il doppio del tempo ad asciugare perchè tra che son piegate, tra che i fili son più vicini c'è una quantità di umido maggiore e col cavolo che asciugano;

  3. i jeans pesano troppo e li devi mettere verso l'interno ovviamente senza i ripiani sotto, se ne metti tre ti trovi lo stendino impennato;

  4. se vuoi stendere le lenzuola incomincia a studiare un libricino di origami...sopratutto se hai le matrimoniali;

  5. non so a casa vostra ma a casa mia devo mettermi col piede di porco per far uscire lo stendino dal bagno e metterlo in sala...non ci passa dalla porta.

  6. ha le rotelle...si state pensando che sia comodo eh? Occhio a stendere in terrazzo, io una volta l'ho trovato a tre metri da dove lo avevo messo è dispettoso e sopratutto pensa di essere una barca a vela!

Detto questo vi lascio la foto dei browens sopravvissuti.







Ingredienti:

150 g di farina "0";

150 g di latte di soia;

150 g di cioccolato senza zucchero (ha il maltitolo il più delle volte)

1 pera kaiser;

1/2 bustina di lievito;

50 g di malto d'orzo (in alternativo va bene anche il miele);

olio di riso se volete.

Io parto col pesare tutto, nella farina aggiungo lo lievito e poi sciolgo il cioccolato con un goccio di acqua o di latte, aggiungo quindi la pera fatta a cubetti alla farina e poi i componenti liquidi,m mescolando bene per amalgamare il tutto.

Verso poi in una tortiera da 20 cm di diametro e inforno a 180 °C per almeno 15 minuti.

Io ho usato una tortiera in silicone, sformate appena è possibile e tagliate quando raffredda. Cioccolato e pere...una droga!

Nota:

  • non ci ho pensato subito, ma mangiando molti meno zuccheri rispetto alla media, potreste trovare questi dolcetti poco dolci, se li provate aggiungere un po' di miele o malto alla ricetta per non rimanere delusi.

martedì 12 febbraio 2013

Profitteroles alla nocciola...anche no!

Metti che di sabato io lavori.

Metti che Nico decida di invitare un amico e la sua compagna che non vediamo da una vita.

Metti che io voglia sperimentare su di loro un menù nuovo.

Metti che lui decida che io farò la pizza.

Che mi resta???Beh se non posso sperimentare sulla cena almeno sul dolce lo vogliamo fare?

Sogno da tempo immemore di fare la pasta choux e riempirla ci crema allo zabaione o più facilmente di crema di nocciola.

C'è un problema, in teoria e pure in pratica, io i latticini vaccini dovrei guardarli solo da lontano e salutarli con la manina stile regina d'Inghilterra...vabbhe per una volta posso sgarrare no? Quindi decido di fare un profiteroles con crema di mascarpone alla nocciola con spruzzetti qui e là di panna montata. Cioè il paradiso no? Ovviamente non guardo neppure la ricetta e parto con la lista da dare a Nico per far la spesa.

Arrivo a casa e tiro fuori la ricetta : farina, acqua, queste ce le ho, uova e burro...burro? Chi ha detto burro? Mi affaccio al grande frigo e chiedo "non è che lì dentro, sotto al farina di castagne, i formaggi caprini, le verdure, il miso il thain, la pasta di nocciole, c'è del burro? Risposta "ma tu lo sai da quanto non compri il burro??? da Natale, ma secondo te io lo fabbrico?" si è  po' acido ma in fondo lo capisco, prima di questo regime alimentare vedeva dolci e  robette mica da poco ora sembra un frigo multietnico con prevalenza di alimenti salati (vedi i vasetti di dado ad esempio).

Torniamo a noi niente burro, ore 15 voglia di uscire??? Aspetta che la sto ancora cercando va! Quindi mi rimaneva di chiedere al vicino il burro...naaaa detesto chiedere ai vicini.

Quindi? Quindi niente profitteroles...porca paletta io avevo voglia.

Vabbeh, piano b, facciamo un tiramisù alla nocciola no? sai che cosa meravigliosa e buona? Cerchiamo i pavesini va...niente pavesini in cucina, scendo in cantina niente pavesini di scorta...e ma che giornata di melma!

Piano c...rotolo mascarpone e nocciola, cioè in tutto questo almeno qualche ingrediente resta sempre lo stesso.

Quindi mentre cuocio la pasta biscotto preparo da un lato la crema al mascarpone e dall'altro la pizza...ottimizzazione dei tempi.

Il maggior pregio del rotolo è la facilità di svolgimento e il sicuro effetto visto la faccina carina che ne esce sempre, io sono una maga del rotolo.

Poco tempo, poco sforzo, ottimo risultato!



Ingredienti per la pasta biscotto:

3 uova;

80 g di farina;

60 g di zucchero di canna;

1 cucchiaio di rhum (serve per togliere l'odore di uovo è opzionale).

Dividere i tuorli dagli albumi, lavorare gli albumi a neve e i tuorli con lo zucchero fino a che non diventano spumosi, aggiungere la farina e continuare a lavorare con le fruste, aggiungere il rhum e in ultimo gli albumi mescolando dal basso verso l'alto con delicatezza.

Accendere il forno a 180 gradi e versare il composto in una teglia 30x20 foderata di carta forno. Infornare per 10 minuti fino a che non sarà dorato.

Al momento di sfornare bagnate un altro strappo di carta da forno, mettete un canovaccio sul piano da cucina e quel foglio sopra, girate la teglia con la pasta biscotto lì sopra in modo che la parte alta vada a toccare la carta forno umida e lentamente ma con decisione tirate via la carta forno con cui avete cotto la pasta, arrotolate e stringete bene con il canovaccio, lasciate riposare almeno due ore a temperatura ambiente e poi passate in frigo.

Per la farcia occorre:

250 g di mascarpone;

pasta di nocciole a piacimento;

1 cucchiaino di zucchero a velo (a piacimento)

Incorporare la pasta di nocciole con il mascarpone fino a che non prenderà il sapore desiderato, io ho aggiunto anche un cucchiaino di zucchero perchè il mascarpone non era dolce (detto da una che non mangia più lo zucchero è tutto detto).

Lasciar riposare il composto in frigo in modo che si indurisca bene.

Srotolare dolcemente il rotolo e riempirlo con il composto di mascarpone, e poi decorarlo a  piacere, io ci ho messo anche un amaretto sbriciolato sopra.

Comunque il profitterol lo farò e pubblicherò la ricetta.

Note:

  1. ho imparato che se si cuoce troppo la pasta biscotto bisogna poi inumidirla con del latte, oppure appena sfornata chiuderla bene nel canovaccio così da preservare un po' l'umidità...se no diventa un mattone.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...