- devo farmi la manicure;
- devo togliermi le sopracciglia perchè il modello cespuglio non mi dona per niente.
Sveglia alle 6,20, mi preparo la tisanina del mattino e parto con il decespugliatore e motosega per le sopracciglia, dopo 5 minuti di intenso lavoro (non è facile esser precisi essendo miopi e assonnati) sono guardabile, ho l'arco sopraccigliare di wonder woman, mi piaccio, quindi penso e se mi facessi la maschera al viso? Massì tanto sono solo le 6,35, mi impomato di maschera la faccia e passo alle unghie, pareva avessi lavorato la terra e non mi fossi mai più messa della crema, dura e ruvida la pelle e gruttulute le unghie,cresciute in modo diseguale tra l'altro...sappiate che ho messo anche lo smalto, ovviamente canticchiando in giro per la casa e muovendo le mani...ringrazio sempre di non aprire subito le imposte davanti perchè se qualcuno mi vedesse chiamerebbe subito, e dico subito, la neuro.
Ore sette, sono davanti alla mia tisana e ai miei pilloloni di integratori, vuoi non fare una giocatina a ruzzle? Chiudo tre partite in sospeso mentre trangugio lo yogurt con i fiocchi di avena (non muesli perchè non ho ancora avuto il tempo di farlo) e nel mentre penso che mi devo ancora lavare, vestire e truccare ...insomma sono uscita alle 7,30 e sono comunque arrivata in anticipo al lavoro, ero lì davanti al portone chiuso a giocare a...ruzzle e non lo aprono subito...uffaaaaaaaaaa. Dopo 10 minuti sono stata rapita da mia madre per fare da fotoreporter a casa di mia nonna...storia lunga, in tutto questo delle 30 foto che ho fatto ,ne saranno venute bene due...Eve carica ma la mia mano tremula e Sam (il cellulare) scarico, quando le cose non vanno fatte non vanno fatte punto.
Giusto per gradire ho convinto mia mamma a portarmi in un negozietto a Torino dove vendono di tutto sfuso : farine, legumi, spezie, cereali, mangimi e fiori (non mi chiedete il perchè queste due categorie rientrino nell'alimentare non l'ho capito nemmeno io), comunque il risultato è stato che siamo uscite col nostro sacchettino.
Ma avendo dato un colpo al cerchio, pure mia madre voleva passare in un negozietto, quello delle lane. Un negozio storico che è stato aperto nel '48 gestito dalla proprietaria che di lana ne capisce parecchio, un posto in cui il tempo sembra non esser passato, in cui l'odore di canfora non manca ma i colori e le matasse creano un arcobaleno caldo. Tolta questa figura retorica il risultato sono stati 8 etti di lana da gomitolare, non so se esiste questo verbo, cmq dalla matassa crei i rotoli con taaaaaaanta tanta pazienza e visto che una delle due matasse sarà un mio futuro cardigan chi gomitolerà? Naaaaaaaaa è così evidente che mi son presa io l'impegno per tutte e due le matasse, manco una, tutte e due, roba che metterò due sedie accoppiate per gomitolare e poi non potrò invitare nessuno a cena perchè se no si mangia schiena schiena, oppure posso usare Nico e mentre lui gira in senso orario io giro in senso antiorario , una kundalini gomitolosa!
Tutto questo per dirvi che, questo profitterol poteva esser lungo da preparare, ma avendo io poco tempo, non ho fatto la pasta choux e l'ho comprata...si lo so non son degna di questo blog, ma a volte devo piegarmi al fatto che ho 24 ore al giorno anch'io e che son sempre più brasata per svegliarmi presto al mattino.
Come per tutte le mie ultime ricette dolci, da novembre in poi sappiate che son poco dolci (scusate il gioco di parole), assaggiate e fate secondo il vostro gusto, il mio ora non tollera più tanto lo zucchero e io non ho mai amato i dolci troppo dolci perchè mi stufano in fretta.
Sostanzialmente la difficoltà del profitterol è la pasta, il resto è una sciocchezza, il pregio è che:
- se avanza si più congelare, la domanda è: avanza mai?;
- piace sempre a tutti, tutti adorano il profitteroles grandi e piccini;
- si trasporta facilmente.
Tre punti non son pochi!
La ricetta è per almeno 8 persone.
Per la crema alle nocciole:
1 busta di bignè (prometto che la farò anch'io prima o poi...);
500 ml di latte (io ho usato il latte di soia);
4 tuorli d'uovo;
25 g di farina;
4 cucchiai di zucchero di canna (la prima volta l'ho fatto con 150 g di zucchero ma era troppo secondo il mio gusto);
100 g di pasta di nocciola.
Far bollire il latte con la pasta di nocciola. Sbattere le uova con lo zucchero fino a quando non diventeranno spumosi, aggiungere poi la farina e aggiungere un po' di latte al composto, versare il tutto nella pentola e girare girare con una frusta, fino a che la consistenza non diventa quella dello yogurt.
A quel punto togliere dal fuoco, passare nel colino (a me si formano dei piccoli grumi) ricoprire a filo la crema con la pellicola in modo che non resti aria e non si formi la crosticina. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente.
Ganache di crema di nocciole:
200ml di panna;
200g di crema di nocciole.
Unire i due componenti e lasciar sobbollire qualche secondo, lasciar raffreddare.
A questo punto forare con uno stecchino i bignè (se sono morbidi metteteli sotto il grill per qualche minuto) e riempite la sac a poche con la crema fredda e riempite uno a uno i bignè.
Non ho rotolato i bignè nella ganache perchè era ancora liquida, per cui una volta riempiti i bignè li ho cosparsi di ganache versandocela sopra con un cucchiaio.
Lasciar raffreddare in frigo almeno due ore e mangiare.
1 commento:
Sbaaaaaaaaaaaav!!! Mamma mia, ma quanto devono essere buoni??Questa si che è una variante interessante ai soliti profitteroles panna e cioccolato!! Così forse riesco a farli mangiare al mio ragazzo che trova che il cioccolato dei profitteroles troppo "amaro".
Da fare assolutamente!!
Ciao Lia!! Baci Baci
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