venerdì 25 febbraio 2011

Biscotti al grano saraceno e ashtanga yoga.

Oggi mi sento proprio bene, sarà che sta per iniziare il week end, sarà perchè fa bello, non so, sono proprio felice. Stamattina mi son svegliata con il sorriso sulle labbra e i brividi...in casa c'erano 13 °C...un freddo pitone, per costringermi a togliere il pigiama, ho sparso per tutti i termosifoni di casa tutto l'abbigliamento che dovevo mettermi per uscire...e io che ieri mi ero convertita al cappotto...stamattina piumino d'oca e se avevo l'orso polare me lo abbracciavo tutto!!
Sta sera andrò a fare casino a yoga. Già perchè a dispetto della disciplina rigorosa, stancante ed estremamente sana, prima di cominciarla si fa salotto e dopo anche, chi lo avrebbe mai pensato, ho cominciato titubante e poi sono rimasta inglobata da questa discilina che mi regala equilibrio mentale e fisico.
Ho cominciato come un riccio prendendola come un'opportunità per zittire i pensieri giornalieri, mi aspettavo solo questo, invece la realtà è che ho intessuto rapporti umani, semplici, genuini e felici.
Pochi giorni dopo aver cominciato a praticare il maestro mise questo video su facebook:


io la trovo meravigliosa, ovviamente la mia pratica non è così, ma chissà col tempo...
A dimenticavo, questi sono i biscotti a cui si riferisce il post!!!
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Ingredienti:
400 g di farina di grano saraceno (farro);
100 g di zucchero semolato;
50 g di zucchero di canna;
100 g di burro;
2 uova;
il succo di 1/2 limone;
3 cucchiai di latte;
1 pizzico di sale;
1 bustina di lievito (1/2 bustina se usate la farina di farro)
La ricetta indicava solo la metà della bustina di lievito, ma sappiate che la farina di grano saraceno è priva di glutine quindi non lievita al contrario della farina di grano farro.

Come per tutti i biscotti, procedere mescolando tutti gli ingredienti secchi (farina, lievito, sale e zucchero), sbattere leggermente le uova e unirle al primo composto, aggiungere il succo di limone, lavorare bene, unire il latte e in ultimo il burro. Lavorare velocemente e lasciar riposare la frolla in frigo per mezz'oretta o un 'ora.
Stendere il composto e, usando gli stampini, creare le forme da cuocere.
Infornare a 180°C per 15 minuti o sinchè non saranno dorati.

E con questa ricetta partecipo alla mia raccolta...ultimamente metto grano saraceno ovunque!

Buon fine settimana a tutti, namastè.


Se hai qualche dubbio leggi qui.

mercoledì 23 febbraio 2011

Gnocchi di patate.

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Io li adoro, adoro ogni cosa creata con le patate, ma gli gnocchi...mamma mia potrei mangiarne a vagonate.
Ho imparato a farli seguendo la ricetta della mia prima Bibbia, questo libro mi ha insegnato i rudimenti della cucina e li ha insegnati a più generazioni di donne e uomini, ha il pregio di avere pochissime foto e disegni, il che limita le aspettative, anzi genera sorpresa per il risultato, i disegni sono secondo me la parte migliore, spiega come depezzare la selvaggina, legare gli arrosti, pulire il pesce, insomma tutte quelle cose che ti insegna qualcuno, mamma o nonna, ma che io non sapevo fare, ok non ho mai depezzato un coniglio, ma se volessi farlo nella Bibbia c'è la spiegazione.
La storia di questo libro è strana, già perchè la copia con il quale ho cominciato a "pasticciare" è quella di mia madre, un libro consunto e usurato dall'uso smodato che ne fece lei prima, mia sorella dopo e in ultimo io, insomma nel ns caso quel libro ha avuto molto da insegnare. E' talmente mal messo che manca la sovracopertina gialla, alcuni fogli iniziali, alcuni fogli nel centro e la rilegatura si sta disgregando.
Devo molto all'autrice di questo libro, Erina Gavotti, ma accidenti prima di sapere che era lei l'aurtice di 'sto libro ci ho messo almeno due anni...già perchè c'era rimasta solo la prefazione di Veronelli.
In ogni caso dopo ricerche strane il libro è apparso in casa, regalatomi da un amica di mia madre, volevo farle la statua! Oltre tutto questa copia è integra, ovviamente in più ha il fatto di esser stata regalata da una grande cuoca, il che è davvero di buon auspicio.
La ricetta è quella del libro, infatti gli gnocchi sono perfetti, morbidi che si sfaldano in bocca e con il gusto di patata e non di farina.
Visto che la ricetta prevede 1 kg di patate io la seguo sempre fedelmente, l'eccedenza normalmente la congelo, la cosa fondamentale è far raffreddare gli gnocchi in congelatore distanziati l'uno dall'altro, per questo c'è il mio Nicola, un genio nel mettere gli gnocchi in freezer, faccio notare la precisione del suo lavoro:
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spaventoso eh? Comunque grazie al suo lavoro certosino dopo un'oretta o due io prendo il piatto dal freezer e raccolgo gli gnocchi in sacchetti, così in caso di cena improvvisata li prendo dal freezer e li metto direttamente in acqua bollente. Attenzione gli gnocchi fatti in casa non sono come quelli che si comprano, per cui mai metterli tutti insieme nell'acqua, aggiungerli un po' per volta per evitare il blob nella pentola!

Ingredienti per 2 persone e 4 porzioni in congelatore:
1kg di patate;
250g di farina;
200g di burro;
parmigiano grattugiato;
noce moscata;
sale.

Lessare le patate in acqua salata e schiacciarle, tutta la lavorazione va fatta con ancora le patate calde.
Impastare con la farina aggiungendo il burro a tocchi, che si scioglierà a contatto delle mani e delle patate, aggiungere la noce moscata, il sale e un po' di parmigiano, create un composto omogeneo.
Lavorando su una superficie infarinata formate dei rotolini più o meno piccoli, tagliate a tocchetti e, adagiando il quasi gnocco, sulla base dei rebbi della forchetta, fate una pressione minima su di esso, dirigendo la spinta all'estremità opposta. Et voilà lo gnocco è pronto.
Per la consumazione è necessario aspettare che gli gnocchi raffreddino un po', un paio d'ore nel frigo.
Io li condisco in vari modi, con il burro e salvia, alla sorrentina, con solo pomodoro fresco, insomma è una base otttima per qualsiasi condimento.

lunedì 21 febbraio 2011

Canederli di grano saraceno.

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Mi capita spesso, anzi spessissimo di non avere niente di quello che mi serve in casa, anche perchè per comprarlo prima avrei dovuto sapere che mi sarebbe venuta voglia di cucinare proprio quella cosa lì.
Tutte le ricette che richiedono pane mi vengono in mente di domenica, ma non al mattino, noooooooo al pomeriggio per cui o chiedi al vicino o ti inventi qualcosa di alternativo, ecco qui ho creato qualcosa di alternativo, il pane era veramente poco e, la prossima volta, dimezzerò il quantitativo di farina a favore del pane (sperando di averlo).

Qui li ho conditi con burro e salvia, ma anche l'abbinamento panna e speck non era male.

Ingredienti per 12 canerderli da 3 cm di diametro:
100 g di pane duro;
120 g di farina di grano saraceno;
1 tazza di latte (o acqua);
1 uovo;
1 fetta spessa di speck;
prezzemolo
sale, pepe.

Tagliare il pane a cubetti e metterlo in una ciotola coperta di acqua o latte, lasciar riposare.
Tostare lo speck per qualche minuto, quindi strizzare il pane e l’uovo il prezzemolo e il sale e fare la polpette.

Io li ho poi congelati e al momento di cuocerli li ho buttati nell'acqua bollente, aspettando che venissero da soli in superficie.

Direi che a pieno titolo possano entrare nella mia raccolta sul grano saraceno:

giovedì 17 febbraio 2011

Biscotti cioccolato e cacao.

Della serie quando una  è golosa si vede!!!
Ormai il mio caso è limite, lo sanno tutti, lo sanno anche a lavoro e spesso arrivano con le cose più disparate, forse è anche grazie al modo in cui mi pongo, scherzando dico di presentarsi con i pasticcini e a volte questi arrivano…il che non è per niente male, se penso a un cliente che ci ha portato 4kg di grissini fatti a mano da lui!!Tra le altre cose buonissimi, oppure a un altro che prima di passare da noi, fa un giretto in pasticceria e mi porta i biscotti…e poi dicono che i Livornesi sono antipatici (al Pisano in ascolto si contorceranno le orecchie), o le casse di arance,quelle di kiwi, insomma tanti piccoli doni che a fine anno ti fanno ringraziare di dover buttare giù qualche rospo e ti ricordano che il mondo non è fatto solo di soldi e cattiverie, e che, in fondo in fondo, c’è del buono in ognuno di noi, basta solo saper toccare la giusta corda.
Vi lascio con questi dolcetti, li faccio da tanto, sono super collaudati, li ho inseriti anche nelle swap natalizio di quest’anno, credo siano piaciuti, quel paio rimasti in casa sono scomparsi subito…non sono l’unica golosa in casa!


Ingredienti:
110 g di cioccolato fondente;
100g di burro;
3 uova piccole;
100 g di zucchero;
165 g di farina 00;
30 g di cacao amaro;
1 e 1/2 cucchiaino di lievito per dolci;
1 pizzico di sale.
Sciogliere il cioccolato con il burro, lasciare riposare e intiepidire.
Sbattere le uova con lo zucchero, montare bene il composto, aggiungerci poi il cioccolato e il burro.
Setacciare insieme: farina, lievito e cacao mescolando bene, amalgamare ora con il primo composto, l’impasto ora dovrebbe essere morbido e appiccicoso.
Lavorarlo con le mani formando delle palline di 2 cm, infarinarsi le mani se necessario. Riporre le palline su una placca con della carta forno distanziate tra loro di 2/3 cm, lasciar riposare in frigo 30 minuti.
Accendere il forno a 180°C e infornare per 8/10 minuti.
Spolverizzare con zucchero a velo.

Ps: lo so che non si dovrebbero mangiare caldi, ma se riuscite a resistere avete tutta la mia ammirazione, io uno o due me li mangio sempre prima che raffreddino!

Se hai qualche dubbio leggi qui.

lunedì 14 febbraio 2011

Tranci di salmone agli agrumi e riso pilaf.

Ossia una gran goduria per i sensi.
Cominciamo dall’inizio.
Io a Natale a differenza della sfera femminile non ingrasso, primo perchè arrivo al 24 pomeriggio ancora in affanno a comprare gli ultimi regali e poi perchè, sostanzialmente è un periodo in cui lavoro tanto e lo stress fa da padrone, così nelle settimane precedenti e successive sono spesso in montagna a smaltire l’ansia e il nervoso di questo periodo, quindi il mio bilancio calorico è spesso negativo, fortunatamente Sorriso.
Certamente non mi lascio sfuggire i dolci, ma non digerendo nulla per via del nervoso posso mangiare solo cose genuine…direi che pandoro e panettone sono per me out nel periodo natalizio, ovviamente mi rifaccio con quintali di cioccolato.
Un alimento che mangio volentieri e in quantità è il salmone, prima o poi escono le pinne anche a me e Poldo mi guarderà facendo le fusa e tirando fuori le unghie…mia madre lo sa e volentierissimo me lo prepara, lo adoro al sale, ma anche alla griglia, o semplicemente al vapore, così quest’anno mia madre ha colto la palla al balzo quando ha trovato una mega offerta di salmone intero, costava una bazzeccola e  la pezzatura di 4/5 kg…quando l’ho saputo ho cominciato a perdere le bave, inizialmente mia madre ne ha comprato uno e l’ha messo in freezer…poi mi sono offerta di cederle anche il ns…così ho un bel pescione di 4kg in freezer…
Mangiandolo spesso al sale volevo cambiare un po’ e ho trovato questa ricettina sul web qualche tempo fa, quando la lessi rimasi sorpresa ma…devo farlo fuori questo bel pescione no?Mi sono un po’ discostata dalla ricetta per quanto riguarda la tipologia di riso, invece del basmati (che in casa ns non entra) ho usato il riso thai, immaginando un piatto un po’ esotico.
Posso certamente dire che è il miglior piatto che io abbia preparato, Nicola l’ha mangiato tutto a una velocità folle, mangiandosi anche la mia metà porzione, lo considererei un piatto unico.

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Ingredienti per due persone:
per il riso:
  • 5 pugni di riso (chiedo venia ma io non peso mai il riso vado a pugni, 2 pugni per persona più uno per la pentola);
  • olio d’oliva extra vergine.
per il salmone:
  • una cipolla piccola;
  • 1 arancia di cui useremo sia la buccia sia la scorza;
  • 3 limoni, useremo la buccia di tutti e tre e metà del succo di uno;
  • 400g di salmone (la ricetta diceva filetti, io avevo i tranci);
  • un cucchiaio di miele di castagno;
  • olio d’oliva extra vergine;
  • zenzero in polvere, un pizzico;
  • sale.
Il procedimento è abbastanza facile e veloce, bisogna però considerare che io avevo del salmone congelato, quindi i tempi di cottura sono più lenti, in questo modo i gusti si sono mescolati molto meglio.

Tostare il riso in una pentola con un po’ di olio e.v.o. , una volta tostato metterlo in una pentola e aggiungere acqua bollente in quantità tale da coprire il riso di almeno due dita, aggiungere il sale grosso e mescolare un istante, chiudere la pentola e mettervi un peso sopra. Cuocere per un cinque, sei minuti ( a seconda del riso). Lasciar coperto a riposare.
Grattugiare gli agrumi e spremere il limone e l’arancia.
Tagliare la cipolla molto fine, quindi mettere sul fuoco una padella con un po’ di olio, aspettare che si scaldi e mettere i due tranci, lasciar cuocere un lato e poi, al momento di giralo, aggiungere la cipolla, rosolare qualche momento e poi aggiungere le scorze grattugiare e il cucchiaio di miele. Lasciar cuocere e aggiungendo il succo del limone e dell’arancia,a cui avevo addizionato il sale, così da non dimenticarlo. Lasciar cuocere per qualche minuto sinchè il succo non si è un po’ ristretto, aggiungere il pizzico di zenzero.
Comporre il piatto disponendo il riso, il salmone e il contorno di agrumi.
Oltre ad essere un piatto molto semplice e veloce, diciamo che in una ventina di minuti è pronto, ha il pregio di essere molto digeribile e sgrassare parecchio il salmone.
Vorrei con questa ricetta partecipare al contest di Cinzia.

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Ed anche questo contest, perchè secondo me questo piatto merita...




giovedì 10 febbraio 2011

Gelee

Giracchiando su i blog che seguo sono rimasta colpita da questo contest, mi sono iscritta senza dichiarare la ricetta con cui avrei partecipato, così la blogger che lo gestisce mi ha un po’ redarguito, chiedendomi se avevo capito lo spirito dell’iniziativa….um um l’avevo capito leggendo la prima volta…solo che ero indecisa sulla ricetta che maggiormente mi rappresenta.
Parlandone con il mio compagno mi suggeriva il Castagnaccio, io dicevo i Torcetti, invece no, ci sono arrivata solo qualche giorno fa, le Gelee!
Già perchè da bambina piccina piccina erano le mie caramelle preferite, potevo mangiarmene un sacchetto in cinque minuti…con somma gioia di mia madre ovviamente! Amo gli agrumi per cui finivo prima quelle all’arancia e limone poi mi mangiavo quelle alla fragola, comunque per non far torto a nessuno le mangiavo tutte e le mangio ancora, amo le caramelle da sempre, vengo redarguita da chiunque per la mia golosità in merito.

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Anni fa un ‘amica mi fece un complimento e mi dedicò questa canzone:

Questa qua è per te
e anche se non e` un granché
ti volevo solo dire
che era qui in fondo a me.
E` per te che lo sai
di chi sto parlando dai
e ti piacerà un minuto
e poi te ne scorderai.
Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai e sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre solo come vuoi....
Questa qua e` per te che non
ti puoi spegnere non hai mai
avuto tempo devi troppo vivere
e` per te questa qua per la tua
golosità ti strofini contro il
mondo tanto il mondo non ti avrà
Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita hai contagiato
quanta vita brucerai che sei
viva viva per quella che sei
niente rate, niente sconti
solo viva come vuoi....
Questa qua e` per te e non e` niente facile
dire quello che non riesco
mentre tu vuoi ridere
Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai
perché sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta sempre ingorda
sempre viva come vuoi....
Questa qua e` per te
che sai sempre scegliere
e io invece non ho scelta
te la devo scrivere.

Viva L.Ligabue

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Ingredienti:
200 g di zucchero;
12 g di gelatina;
3 cucchiai di succo di pompelmo;
9 cucchiai di succo di limone.

Ammollare la colla di pesce per dieci minuti nell’acqua fredda.
Intanto portare ad ebollizione lo zucchero con i due succhi, aspettare che si sciolga completamente lo zucchero e spegnere la fiamma sotto, quindi a fuoco spento aggiungere la colla di pesce ben strizzata, aspettare che si sciolga completamente.
E qui viene il bello, già perchè io avevo uno stampo in silicone per cioccolatini (rigorosamente mai usato, ma non ho potuto fare a meno di comprarlo) per cui ho pensato bene di riesumarlo dallo scomparto silicone, una volta riempito avevo ancora una quantità non indifferente di gelatina nella pentola, per cui ho riempito anche degli stampi in porcellana…sto ancora studiando come tirarli fuori senza rompere l’involucro…
Quindi se fate queste gelatine fatelo nel silicone, vi appiccicherete tutte le dita per toglierle ma almeno non dovrete pregare il composto di scendere da se.
Per finire le gelatine vanno passate nello zucchero, non vi preoccupate su come farete ad appiccicarvi lo zucchero…è facilissimo, basta un piattino con lo zucchero sopra.
Per la ricetta ringrazio una ragazza che ha lasciato un commento sul mio blog!


martedì 8 febbraio 2011

Raccolta grano saraceno mon amur.

Sono pronta, sì, sono pronta per affrontare una raccolta...o almeno credo, in effetti non ho nulla da festeggiare, il mio blog compirà l'anno fra qualche mese, ma io non ho voglia di aspettare qualche mese per festeggiare il Grano Saraceno.
Ho iniziato a conoscere questo cereale qualche tempo fa per fare dei biscottini, poi il sacchetto è rimasto lì  fino alla scadenza, mi sono decisa e ho provato qualche ricetta che avevo in serbo.
Mi sono stupita nel cercare le ricette e non trovarle, in pratica col grano saraceno si possono fare solo i pizzoccheri???Ma non esiste proprio, questo cereale è privo di glutine, quindi va bene per le intolleranze, ha un alto valore biologico,ha il più alto contenuto in proteine di ogni altro cereale, inoltre ha un alto contenuto in fibre e sali minerali, insomma è un ottimo alimento.
La meraviglia di questo cereale è la rusticità della pianta, la quale non ha bisogno di diserbi e grosse lavorazioni è in tutto e per tutto molto naturale.
Quindi vi propongo una raccolta di vostre ricette, ci state?Lo so, il mio blog è piccino ma se mi darete un mano potremmo arrivare a un numero considerevole di ricette.


Le regole, se così le vogliamo chiamare sono poche, pochissime:


  1. se siete o no followers questo non mi interessa (odio i contest/raccolte in cui ti costringono a seguire un blog che non ti piace pur di partecipare), se non avete un blog ma la ricetta mandatemela, io la pubblicherò citando la fonte, la mia e-mail è plodia@hotmail.it;
  2. qualsiasi preparazione va bene, purchè vi sia l'ingrediente principe: il grano saraceno, in qualunque forma sia: farina o decorticato;
  3. visto che il fine è creare una raccolta e non una corsa al premio, vanno bene tutte le ricette anche già pubblicate;
  4. il termine ultimo è stato prorogato al 30 aprile, l'elenco aggiornato delle ricette lo trovi qui!





5. vorrei che esponeste il banner sul vs blog e anche a fine ricetta, più persone lo vedono più possibili ricette avremo.


Non ho mai gestito una raccolta quindi vi chiedo collaborazione, avvertitemi quando inserite una ricetta.
Alla fine creerò un pfd scaricabile...e se lo farò sarà grazie a Ornella, grazie per le dritte!!!
E ora... stupitemi!!




Ed ora la lista:


Antipasti


1) Biscotti alla salvia di Montagne di biscotti;
2) Biscotti olive e formaggio di Montagne di biscotti;
3)Sgranocchini salati allo zenzero e grano saraceno di La Gaia celiaca;
4)Cono croccante al salmone con salsa di yogurt alla senape di Aroma di cacao;
5) Scones bretoni al grano saraceno di La Sissa;
6)Tartellette di brisee al grano saraceno con rucola stracchino e pinoli di Sara (Pixel3v);
7) Friselle con grano saraceno di Il giardino dei sapori e dei colori;

Primi


1) Crepes grano saraceno, gorgo e noci di Montagne di biscotti;
2) Gnocchetti di formenton con sugo di Omin di pan pepato;
3) Gateau di crepes con mortadella di Omin di pan pepato; 
4) Canederli di grano saraceno di Montagne di biscotti;
5) Polenta saracena con biete di A tutta cucina;
6) Gnocchi di grano saraceno e spinaci di A tutta cucina;
7) Soba con ceci, sedano e bottarga di Aroma di cacao;
8) Pizzocche fatti in casa alla valtellinese  di Provare per gustare (Lia);
9) Vellutata di zucca e grano saraceno di Le mie nuvole di panna;
10) Ravioli di grano saraceno con zucca di Sunday's kitchen;


Secondi
1) Scaloppine con chianti e arance di Montagne di biscotti;
2) Schiacciatina mediterranea al grano saraceno di Il gatto ghiotto;
3) Quique con finocchi e zafferano di Zampette in pasta;


Dolci


1) Torta rustica al grano saraceno e more di Montagne di biscotti;
2) Un po' di girasole dopo tutta questa pioggia di Pareti di zucchero;
3) Monoporzioni di Pareti di zucchero;
4)Torta di grano saraceno di Andar a penoni;
5) Muffins al grano saraceno con confettura d'uva di Note di cioccolato;
6) Smoothie muffins con farina di grano saraceno di Note di cioccolato;
7) Biscotti al grano saraceno di Montagne di biscotti;
8) Pan brioche al grano saraceno di In cucina con Mau e Lele;
9) Biscotti al grano saraceno e zucchero di In cucina con Mau e Lele;
10)Biscotti grano saraceno e cioccolato di Francesca V;
11)Crostata con farina di grano sarceno di Provare per gustare (Lia);
12) Biscotti al grano saraceno di Nepitella;
13) Torta di grano saraceno con mele  Aroma di cacao;
14) Torta di grano saraceno all'arancia di In cucina con Letizia;
15) Quadrotti di grano saraceno di Cappuccino & cornetto;
16) Sembra passata di pomodoro di Pareti di zucchero;
17) Biscotti al grano saraceno di Riccioli di cioccolato;
18) Pastiera napoletana senza glutine con grano saraceno di Ai fornelli con la celiachia;

Cake, pane,


1) Cake bretone con grano saraceno e porri di Omin di pan pepato;
2) Pane di mandorle e fourme dambert di Omin di pan pepato;
3) Chiocciole al grano saraceno e rosmarino di Pensieri e pasticci;
4) Plum cake alle banane con farina di grano saraceno,noci e fichi secchi di Note di cioccolato; 
5) Focaccia soffice ai cereali di Note di cioccolato;
6) Banana bread con farina di grano saraceno di Nepitella;
7) Girelle di grano saraceno e timo di A tutta cucina;
8) Pane saraceno profumato alle olive di Le chicche di Kika;
9) Cake salato con ceci rucola e farina di grano saraceno di Aroma di cacao;
10)Focaccia con grano saraceno ripiena di Pasta impasta;
11) Pane casalingo di Carlo senza glutine con grano saraceno di Ai fornelli con la celiachia;

domenica 6 febbraio 2011

Torta rustica al grano saraceno e more.

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Eccomi qui, finalmente mi vien da dire, alla fine tra un impegno e l’altro, tra un viaggio imprevisto e un crollo fisico, finalmente ritrovo la gioia e la calma per cucinar qualcosa.
Sono felice di postare questa ricetta perchè durante il week end scorso sono stata in Sardegna a dare l’estremo saluto a mio nonno, il viaggio è stato precipitoso, abbastanza sgradevole per via delle turbolenze ma il clima in casa dei miei nonni era meraviglioso, credo che a mio nonno sia piaciuto molto il viaggio nell’aldilà sapendo che noi,figli e nipoti, eravamo tutti in casa sua per ricordarlo, tutti felici che finalmente si fosse liberato del dolore degli ultimi anni. Lo so, posso sembrare sacrilega ma, posso dire che sono stati un sabato sera e una domenica di gioia? E’ ovvio che tutti noi fossimo abbastanza magonati, ma il clima era veramente molto sereno, anche con la sua morte è riuscito a riunire tutta la famiglia.
Questa torta è un po’ come lui, tradizionale, dolce e inaspettata.

Ingredienti:
100g di grano saraceno;
(100 g di burro );
100 g di zucchero;
100 g di mandorle tritate;
3 uova;
confettura di more.
Dividere i tuorli dagli albumi, unire lo zucchero ai primi e montare a neve i secondi, mettendo poi la seconda ciotola in frigo per evitare che si smontino.
Le mie mandorle (sarde e provenienti dai terreni dei miei nonni) erano ancora da pelare, per cui le ho scaldate in acqua calda per qualche minuto e poi le ho sbucciate facendo pressione su di esse, le ho poi tritate grossolanamente col tritatutto e le ho unite al composto di zucchero.*
Unire la farina a poco a poco al composto di zucchero e mandorle.
A questo punto ho unito anche gli albumi, mescolando sempre dall’alto verso il basso.
Infornare a forno già caldo a 180° C statico per 40 minuti.
Io ho usato lo stampo in silicone per cui l’ho lasciata raffreddare lì dentro con lo sportello aperto…solo perchè non riuscivo a sformarla!!!
Il giorno dopo sono riuscita a toglierla dalla forma e l’ho tagliata in due dischi per spalmarci sopra la buonissima confettura di more regalatoci da Manù & Manu, sappiate ragazzi che è una droga!!!
Questa torta si presta anche ad esser guarnita con la panna o semplicemente con una crema di ricotta…insomma è veramente buona!


*Esattamente in questo punto avrei dovuto aggiungere il burro ammorbidito che era sul termosifone…ma sono rimbambita e me lo sono scordato lì sopra, fortunatamente avendo ammollato le mandorle ed non essendo troppo vecchie loro hanno fatto sì che il dolce fosse ugualmente morbido.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta sul grano saraceno!!!

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